Wednesday, October 7, 2015

Madonna Sacerdoti 1991


Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna
Scritti di Don Stefano Gobbi






ANNO 1991
L’ANNUNCIO DELLA NUOVA ERA




Rubbio (Vicenza), 1 Gennaio 1991
Festa di Maria Santissima Madre di Dio
L’annuncio della nuova era.
«Alla luce della mia divina Maternità, iniziate questo nuovo anno nella preghiera e nella fiducia.
Sono vera Madre di Dio.
Colui che nasce da me, nella santa notte del Natale e viene deposto con tanto amore nella mangiatoia, circondato da tanto squallore e da una così grande povertà, è il vero Figlio di Dio, il Verbo del Padre incarnato nel mio seno verginale, l’Immagine della sua sostanza, lo Splendore della sua gloria.
Per Volontà di mio figlio Gesù, sono diventata anche vostra Madre.
- Come Mamma sono accanto a ciascuno di voi per aiutarvi a realizzare, nel tempo che vi è concesso, il disegno del vostro Padre Celeste. Questo disegno è che si compia da voi la sua divina Volontà.
E la Volontà divina è che voi diventiate santi.
Io perciò vi aiuto a camminare sulla strada della santità, perché la divina Volontà sia da voi compiuta in maniera perfetta e così possiate dare, nella vostra vita, la più grande gloria alla Santissima Trinità.
- Come Mamma sono accanto alla Chiesa, mia figlia amatissima.
In questi tempi la Chiesa è chiamata a vivere le ore della agonia e del Getsemani; le ore della passione redentrice; le ore della sua cruenta immolazione sul Calvario.
All’inizio di questo nuovo anno, sulla via del Calvario, Io incontro tutti i miei figli: il Papa, da Me particolarmente amato, guidato e difeso, i vescovi, i sacerdoti, i religiosi ed i fedeli.
Quale pesante Croce devono portare oggi questi miei amatissimi figli!
La croce dell’apostasia e della mancanza di fede; la croce dei peccati e degli innumerevoli sacrilegi; la croce dell’abbandono e del rifiuto; la croce della condanna e della crocifissione.
È vicino per la mia Chiesa il momento dello spargimento del sangue e della sua cruenta immolazione.
Soprattutto in questi tempi, Io sono sempre accanto a questa mia figlia sofferente ed agonizzante, come lo sono stata sotto la Croce, su cui Gesù veniva immolato per la nostra redenzione.
- Come Mamma sono accanto a questa povera umanità ammalata ed oppressa sotto il peso del suo ostinato rifiuto di Dio e della sua Legge di amore.
Come essa si è allontanata dal Signore!
Si è voluto costruire una civiltà atea e materialista; si sono proposti nuovi valori, fondati sulla soddisfazione di tutte le passioni, sulla ricerca di tutti i piaceri, sulla legittimazione di ogni disordine morale.
Così all’amore è subentrato l’egoismo e l’odio; alla fede la superbia e l’incredulità; alla speranza l’avarizia e la lussuria; alla onestà la frode e l’inganno; alla bontà la cattiveria e la durezza dei cuori.
Satana ha cantato la sua vittoria perché ha portato il peccato nelle anime e la divisione nelle famiglie, nella società, nelle stesse nazioni e fra le nazioni.
Così la pace non è stata tanto minacciata come ai vostri giorni.
Incominciate questo nuovo anno sotto la grave minaccia di un conflitto, che potrà diventare la scintilla per lo scoppio della terribile terza guerra mondiale.
Pregate, figli prediletti, fate penitenza, perché ormai siete entrati nel tempo del grande castigo che il Signore manderà per la purificazione della terra.
Moltiplicate ovunque i Cenacoli di preghiera che da tanto Io vi ho domandato e non lasciatevi prendere da paura né dallo scoraggiamento.
Abbiate grande fiducia nella potente opera di intercessione e di mediazione della vostra Mamma Celeste.
La grande sofferenza che vi attende è per prepararvi alla nascita della nuova era, che sta per giungere sul mondo. Vivete questo nuovo anno nel mio Cuore Immacolato: è il rifugio che Io vi ho preparato per questi tempi carichi di sofferenze per i singoli e per i popoli.
Allora non avrete paura.
La vostra sofferenza aumenterà con l’aumentare della prova che è già incominciata.
Sono l’annuncio della nuova era.
Nell’oscurità profonda di questo vostro tempo, se vivete con Me, voi potete già intravedere il chiarore dei tempi nuovi che vi attendono.
Guardate a questa luce e vivete nella pace del cuore e nella speranza.
Se restate sempre nel mio Cuore Immacolato, miei prediletti e figli a Me consacrati, già da questi momenti voi potete incominciare la nuova era di santità e di grazia, di luce e di purezza, di amore e di pace.
Così, nell’ora della grande prova, voi darete a tutti il carisma della mia materna presenza e sarete balsamo soave ed atteso per tante ferite aperte e sanguinanti.
All’inizio di questo nuovo anno, che apre la porta sull’ultimo decennio di questo secolo e che sarà segnato da avvenimenti gravi e decisivi, vi racchiudo nel profondo del mio Cuore Immacolato e vi benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».




Milano, 2 febbraio 1991
(primo sabato) Presentazione di Gesù Bambino al Tempio
La strada che conduce alla nuova era.
«Contemplatemi oggi nel mistero della presentazione al Tempio del mio divino Bambino.
Con quanta docilità ed abbandono filiale Gesù si lascia portare fra le mie braccia materne, mentre con il mio castissimo sposo Giuseppe salgo al Tempio di Gerusalemme per soddisfare al precetto della santa Legge del Signore.
Affido il Bambino alle mani del Sacerdote e viene così offerto al Padre come vittima e sacrificio per il nostro riscatto. Gesù entra nella gloria del suo Tempio, come Luce che illumina ogni uomo, per la salvezza di tutte le genti.
Il mistero, nascosto dai secoli eterni nel segreto del Padre, in questo momento si fa manifesto non ai grandi ed ai sapienti; non ai potenti ed agli intelligenti; non ai primi ed ai più importanti.
Esso viene svelato ai piccoli, ai poveri, ai semplici, agli ultimi, ai puri di cuore.
Così una semplice donna ed un povero vecchio, aperti ad accogliere il dono dello Spirito, riescono per primi a penetrare nella comprensione di questo grande mistero.
“Ora lascia o Signore che il tuo servo se ne vada in pace, perché i miei occhi hanno contemplato il Salvatore, Luce per la rivelazione delle genti e gloria del tuo popolo Israele”.
È un mistero di amore e di dolore, di luce e di tenebra, di gioia e di sofferenza, di morte e di vita.
“Sarà posto come segno di contraddizione per la salvezza e la rovina di molti”.
Ed Io vengo intimamente associata allo svolgersi di questa divina missione: “A te, o Madre, una spada trapasserà l’anima”.
Lasciatevi portare anche voi, miei prediletti e figli consacrati al mio Cuore, fra le mie braccia materne.
È giunto il momento della vostra Luce e della vostra testimonianza. Per questo vi invito tutti ad entrare nel tempio del mio Cuore Immacolato.
Qui siete offerti alla gloria del Padre; qui venite formati alla imitazione del Figlio; qui siete trasformati dalla potente opera dello Spirito Santo.
La vostra sacerdotale immolazione è necessaria per la salvezza di tutte le genti.
Siete entrati nel periodo conclusivo della grande tribolazione ed è ormai giunta per voi l’ora della grande prova, che da tanti anni Io vi ho preannunciato.
È una prova tanto grande e dolorosa, che voi non potete neppure immaginare, ma è necessaria per la Chiesa e per tutta l’umanità, perché possa giungere a voi la nuova era, il mondo nuovo, la riconciliazione dell’umanità con il suo Signore.
In questi giorni Gesù sta operando in maniera molto forte in ogni parte del mondo per realizzare il disegno del suo Amore misericordioso.
Questo disegno è per ora nascosto e chiuso nel segreto del suo Cuore divino.
Esso viene ancora oggi svelato solo ai piccoli, ai semplici, ai poveri, ai puri di cuore.
Con questi piccoli, che si sta raccogliendo da ogni parte della terra, Gesù instaurerà presto il suo Regno di gloria.
Questa è la strada che conduce alla nuova era.
Così oggi, mentre mi venerate nel momento in cui presento il Bambino Gesù al tempio di Gerusalemme, vi invito ad entrare tutti nel Tempio spirituale del mio Cuore Immacolato, perché vi possa offrire alla gloria del Signore e vi possa formare alla semplicità ed alla piccolezza, alla povertà ed alla purezza.
Soltanto così potete diventare voi stessi la strada che conduce al suo Regno ed essere Luce fortissima che indica a tutta la povera umanità il cammino che porta ai tempi nuovi che vi attendono».




Brasilia (Brasile), 26 febbraio 1991
Esercizi spirituali, sotto forma di Cenacolo, con Vescovi e Sacerdoti del M.S.M. di tutto il Brasile
Non di solo pane.
«In questi giorni il mio Cuore Immacolato è consolato nel vedervi così numerosi a questo continuo Cenacolo di preghiera e di fraternità.
Siete venuti da tutto il Brasile, questa terra da Me tanto amata e dal mio Avversario sempre più insidiata.
Oggi accolgo, nel giardino del mio Cuore Immacolato, la Chiesa che qui vive e soffre, e la vostra Patria che attraversa ancora momenti di grandi difficoltà e di pericolo.
Invito tutti i miei figli a consacrarsi al mio Cuore Immacolato, ad entrare al più presto nel rifugio sicuro che Io vi ho preparato per questi tempi della purificazione e della grande tribolazione.
Sono Mamma tenera e comprensiva per tutti voi.
Voglio condurvi sulla via della pace, della preghiera, della santità, di una vostra più profonda unione con Gesù, nostro Redentore e nostro Salvatore.
Io vedo il vostro zelo nell’apostolato; conosco le vostre grandi difficoltà; porto con voi il peso delle vostre quotidiane sofferenze.
Sopratutto guardo con amore al vostro impegno verso i più poveri, gli emarginati, gli ultimi, nello sforzo di liberarli dalla schiavitù della povertà e della miseria. Ma, come vostra Mamma, vi prendo per mano e vi conduco alla comprensione della verità tutta intera.
Non di solo pane vive l’uomo.
L’uomo vive anche di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio per nutrire la fame della sua mente.
Oltre alla povertà di beni materiali, esiste una più grande povertà di beni spirituali.
Quanti sono i miei figli che vivono sotto il giogo di questa spirituale schiavitù!
Sono coloro che diventano vittime delle false ideologie, fondate sulla negazione di Dio.
Come dilaga l’errore dell’ateismo teorico e pratico, che porta molti a vivere facendo a meno di Dio.
Sono quelli che si allontanano dalla Chiesa per aderire alle varie sette, che qui si diffondono sempre di più.
Questo avviene perché le menti affamate di tanti miei figli non sono più nutrite col pane della Parola di Dio.
Vi domando di donare con abbondanza questo cibo spirituale e soprattutto, a voi miei prediletti e figli a Me consacrati, chiedo che diventi ancora più grande lo sforzo di comunicare a tutti la Luce del Vangelo.
Predicate il Vangelo con coraggio e senza paura; donatelo nella chiarezza della sua integrità; annunciatelo con la stessa forza con cui mio figlio Gesù ve lo ha predicato.
Così aiutate tutti a camminare sulla via della vera fede, nella più grande ubbidienza al Magistero del Papa e dei Vescovi uniti con Lui.
Non di solo pane vive l’uomo.
L’uomo vive anche della Grazia divina, che Gesù gli ha donato, per nutrire la fame della sua anima.
Oltre alla povertà di beni materiali, esiste una più grande pericolosa povertà morale, costituita dal pesante giogo che rende tanti miei figli schiavi del male e del peccato, delle passioni disordinate, specialmente dell’impurità.
Quanto è grande questa piaga fra voi!
Come è subdola l’insidia del mio Avversario, che spesso vi conduce a porre tutto il vostro impegno sacerdotale nel guarire le ferite dei poveri e degli sfruttati, per farvi così dimenticare di guardare soprattutto alle piaghe profonde dei peccatori e dei cattivi.
Donate il cibo della Grazia di Dio a queste anime che muoiono di fame.
Per questo dovete aiutare i peccatori a tornare alla fonte della divina Misericordia, col mettervi a loro disposizione nel Sacramento della Riconciliazione.
Questo è il tempo favorevole per voi. Questo è il tempo della conversione e del ritorno al Signore.
Figli prediletti, diventate voi stessi i ministri solleciti della riconciliazione, per la salvezza di tante anime, che corrono il pericolo di perdersi.
Non di solo pane vive l’uomo.
L’uomo vive anche del Pane vivo disceso dal cielo per nutrire la fame del suo cuore.
Quanti vivono oggi sotto la terribile schiavitù dell’orgoglio, dell’egoismo sfrenato, dell’avarizia, dell’odio, della violenza, di una grande incapacità di amare.
La strada che vi conduce alla salvezza è solo quella della comunione e dell’amore.
Per questo Gesù vi ha fatto l’inestimabile dono della Santissima Eucarestia.
Gesù si fa presente nell’Eucarestia per essere il cibo della vostra vita spirituale e per formarvi ad una vera capacità di amore.
Gesù si dona a voi nell’Eucarestia per amare in voi, con voi e per mezzo di voi.
Gesù Eucaristico è il Pane vivo disceso dal cielo, il cibo da mangiare per non avere più fame, l’acqua da bere per non avere più sete.
Gesù Eucaristico vuole diventare oggi il Buon Samaritano per la vostra Chiesa tanto divisa e sofferente e per la vostra Patria tanto ammalata e minacciata.
Gesù Eucaristico vuole condurvi tutti sulla strada dell’amore, della riconciliazione, della comunione, della pace, della misericordia e della salvezza.
Imparate da Lui che è mite ed umile di cuore e troverete riposo per le vostre anime.
Quest’anno il Brasile celebra il suo Congresso Eucaristico Nazionale.
Che la vostra Chiesa e la vostra Patria si prostrino in atto di profonda adorazione a Gesù Eucaristico.
Oggi Io domando a tutti di spalancare le porte a GESÙ CRISTO che viene.
Sono la Madre del secondo Avvento e la porta che si apre sulla nuova era. Questa nuova era coinciderà con il più grande trionfo del Regno Eucaristico di Gesù.
Per questo vi invito, in questo anno straordinario, a fare rifiorire ovunque il culto di adorazione, di riparazione e di amore alla Santissima Eucaristia.
Nelle vostre Chiese tornate ad esporre il Santissimo Sacramento per le solenni ore di adorazione pubblica.
Diventi l’Eucaristia il centro della vostra preghiera, della vostra vita, del vostro culto e delle vostre riunioni ecclesiali.
Così, ancora oggi, Gesù Eucaristico, con la sua Parola, nutrirà la fame delle menti; con la sua Grazia, nutrirà la fame delle anime; con il suo Amore, nutrirà la fame dei vostri cuori.
E sarà Gesù Eucaristico a darvi finalmente il grande dono della vera liberazione da ogni forma di schiavitù fisica, spirituale e morale.
Allora in tutti voi risplenderà la grande dignità di figli di Dio, da Lui creati, amati, redenti, santificati e salvati.
Uscite ora da questo vostro Cenacolo e diventate gli apostoli di questa nuova Evangelizzazione in tutto il Brasile.
Io vi accompagno col mio amore immacolato e vi sostengo con la mia materna benedizione».




Rubbio (Vicenza), 28 marzo 1991
Giovedì Santo
La Pasqua dell’Amore e del Dolore.
«Figli prediletti, oggi è la vostra festa, perché è il giorno della nascita del vostro Sacerdozio.
Nell’ultima Cena, con le parole: - “Prendete e mangiatene tutti, questo è il mio Corpo; bevetene tutti, questo è il Calice del mio Sangue” -, Gesù istituisce il nuovo Sacrificio, il patto della nuova ed eterna alleanza.
Con le parole che rivolge agli apostoli: “Fate questo in memoria di Me”, istituisce il suo nuovo Sacerdozio.
A questo nuovo ed eterno Sacerdozio di Cristo siete stati associati anche tutti voi, miei figli prediletti, che avete partecipato del segno indelebile del carattere sacerdotale, nel giorno della vostra Ordinazione Presbiterale.
Ed oggi ricordate questo dono, rinnovando la vostra piena disponibilità al servizio di Cristo e dei fratelli, riuniti attorno ai vostri Vescovi, durante la concelebrazione della santa Messa crismale, che vi consente di esprimere, in maniera così profonda e visibile, l’unità che c’è fra voi, il vescovo e Cristo. In questo giorno vi domando di rinnovare il vostro atto di amore completo e totale a Gesù.
Vivete i momenti del suo così grande patire.
Entrate con Lui nell’Orto degli Ulivi, per vivere la sua stessa Agonia del Getsemani.
Quanto Gesù ha atteso questo giorno!
“Ho ardentemente desiderato di mangiare questa mia Pasqua con voi, prima del mio patire”.
È la Pasqua dell’Amore.
È la Pasqua della istituzione del Sacrificio dell’Amore; è la Pasqua del sacramento dell’Amore; del nuovo comandamento dell’amore; del servizio dato come atto perfetto dell’amore; della preghiera per la unità di tutti voi, come compimento dell’amore.
È la Pasqua del Dolore.
Ecco che appena Gesù entra nell’Orto degli Ulivi, un’angoscia profonda lo prende e quasi lo paralizza.
Si sente vittima innocente, agnello immacolato, ostia immolata, su cui è caricato tutto il peccato del mondo.
In un istante ha la chiara visione di ogni particolare della sua dolorosa ed obbrobriosa Passione.
Allora, con la voce profonda che sale da tutta la sua divina Persona, si affida al Padre.
“Padre, se è possibile, passi da me questo Calice”.
Si prostra per terra, prega, geme, piange, fremiti profondi scuotono tutto il suo Corpo, che comincia a sudare abbondantemente e le gocce di sudore si mutano in gocce di sangue. Ha bisogno di conforto.
Lo chiede ai tre discepoli più amati: Pietro, Giacomo e Giovanni. Per tre volte va da loro, oppresso da tanto soffrire; per tre volte li trova addormentati.
Io sono lontana con la mia presenza, ma con l’anima e con il cuore sono sempre accanto a mio Figlio. E così la sola creatura terrena, che lo assiste anche in quei momenti di angosciosa agonia, è sua Madre.
Confortato da questo mio spirituale e materno aiuto, Gesù si offre in atto di perfetto abbandono: “Padre, sia fatta non la mia, ma la tua volontà”.
Allora dal Padre gli è inviato l’Angelo, con il calice di soave conforto, di divina consolazione, per dargli il coraggio di procedere verso l’incontro con il traditore ormai giunto.
“Colui che mi tradisce è vicino”.
Figli prediletti, nella vostra vita sacerdotale, si deve rinnovare il grande mistero di amore e di dolore del vostro divino fratello Gesù.
Anche voi siete chiamati ad entrare nel Getsemani di questi ultimi tempi, che preparano la vostra sacerdotale immolazione, per la nuova era che vi attende.
Quante volte il peso dei dolori vi opprime; le forze del male vi paralizzano; le incomprensioni vi segnano; le opposizioni vi fermano; i peccati di questa umanità vi schiacciano; i tradimenti vi prostrano.
“Padre, se è possibile, passi da noi questo Calice”.
Figli prediletti, non cercate umane consolazioni o superficiali conforti.
È mio compito materno donarvi quel calice di conforto, che il Padre Celeste vi ha preparato.
Così venite da Me aiutati a compiere oggi il solo Volere del Padre.
Affidatevi tutti al mio Cuore Immacolato, perché vi possa condurre sulla strada della Divina Volontà.
E vivete con Me, nel Getsemani di questi ultimi tempi, la vostra Pasqua di Amore e di Dolore, in attesa della nuova era che ormai vi attende».




Rubbio (Vicenza), 29 marzo 1991
Venerdì Santo
L’Uomo di tutti i tempi.
«Raccoglietevi nel giardino del mio Cuore Immacolato, figli prediletti, per vivere insieme a Gesù le ore terribili della sua dolorosa Passione.
È il venerdì santo.
È il giorno della sua condanna e della sua morte sulla Croce. Dopo avere passato tutta la notte, fra gli insulti ed il vilipendio dei componenti e dei servi del Sinedrio, a giorno inoltrato, Gesù è condotto davanti a Pilato.
Qui avviene un secondo e più umiliante processo. Davanti a grande folla aizzata contro di Lui, di fronte ai capi religiosi che lo accusano di bestemmia e di sacrilegio, Gesù, mansueto come un agnello che muto si lascia condurre al macello, assiste in augusto silenzio a tutto lo svolgersi dei fatti. L’iniziale onestà di Pilato, che non trova alcuna colpa contro di Lui; “Se non fosse colpevole, non te lo avremmo portato qui!” L’incipiente paura della folla; il dubbio sulla realtà della sua Parola: “Sei tu Re?”; il tentativo di salvarlo, proponendo la sua liberazione al posto di Barabba; il timore delle grida del popolo; il terrore del giudizio di Roma: “Se liberi costui, sei nemico di Cesare”.
E così, con viltà, Pilato segna la sua condanna a morte. Consegna Gesù ai soldati perché venga flagellato.
Il suo corpo è reso tutto una piaga viva e profonda dagli strappi che incidono nella sua carne immacolata i terribili flagelli romani.
Poi viene incoronato di spine.
Le spine gli aprono rivoli di sangue, che scendono dal suo capo e sfigurano il suo Volto; e lo percuotono e lo ricoprono di sputi e di insulti.
“Lo abbiamo visto percosso e umiliato; non più sembianza umana aveva il suo volto”.
L’ultima trovata più cattiva e crudele: lo ricoprono di uno straccio scarlatto, come porpora; gli mettono fra le mani una canna come scettro e lo conducono a Pilato, che lo presenta alla folla:
Ecco l’Uomo!
Ecco l’Uomo di tutti i tempi.
Su di Lui, nel Getsemani, si sono posati tutti i peccati del mondo; nel Pretorio si sono caricati i dolori, le umiliazioni, i vilipendi, gli sfruttamenti, le schiavitù di tutti gli uomini. È l’Uomo di tutti i tempi.
Gli uomini che erano prima di Lui sono vissuti nella speranza di vedere questo suo giorno ed in Lui hanno trovato la salvezza.
Egli è Colui che in Abele fu ucciso, in Isacco fu legato ai piedi, in Giacobbe andò pellegrino, in Giuseppe fu venduto, in Mosé fu esposto sulle acque, nell’Agnello fu ucciso, in Davide fu perseguitato e nei profeti fu disonorato.
È l’Uomo di tutti i tempi.
Per il dono della sua Redenzione, sono chiamati a vivere in comunione di vita con Dio tutti gli uomini che sono vissuti dopo di Lui.
Ha portato sul suo Corpo le sofferenze di tutte le vittime dell’odio, della violenza, delle guerre; ha racchiuso entro le sue ferite il sangue sparso da milioni di bimbi innocenti, uccisi ancora nel seno delle loro madri.
È stato flagellato da tutti i dolori, dalle malattie, specialmente dai mali inguaribili che dilagano; è stato coronato di spine in coloro che soccombono alle false ideologie, agli errori che portano lontano dalla fede, all’orgoglio ed all’umana superbia.
È stato vilipeso nei piccoli, nei poveri, negli emarginati, negli ultimi, negli sfruttati. È stato sputacchiato nei rifiutati e nei disperati.
È stato esposto al ludibrio in coloro che espongono come merce la dignità del proprio corpo.
Ecco l’Uomo.
Ora porta su di Sè il legno della condanna; sale verso il Calvario, s’incontra con me, sua Madre trafitta; è inchiodato al patibolo, viene innalzato sulla Croce.
Le tre angosciose ore della sua Agonia, accanto a Me sua Madre ed a Giovanni, l’apostolo prediletto.
Infine il suo atto di completo abbandono al Padre e la sua morte sulla Croce, verso le ore 15 di questo giorno.
Ecco veramente l’Uomo di tutti i tempi.
In Lui è vissuto, è stato redento e salvato ogni uomo, dal primo, Adamo, fino all’ultimo che si troverà sulla terra alla fine dei tempi.
Con l’aiuto di Giovanni, di Giuseppe d’Arimatea e delle pie donne, lo porto al sepolcro, ove viene deposto fino all’alba del primo giorno dopo il sabato.
La sua divina resurrezione è la prova più grande che solo Lui è l’Uomo di tutti i tempi.
È l’Uomo dei tempi nuovi.
Perché solo in Lui risorgeranno tutti gli uomini vissuti, morti, sepolti e consumati in arida polvere.
Allora, pur nel grande deserto del vostro tempo, vivete con Me queste ore della sua Passione e della sua morte sulla Croce.
Vivetele nel silenzio, nel raccoglimento, nella preghiera, in dolce intimità di vita col vostro divino fratello Crocifisso.
Perché solo in Lui si compiranno i tempi nuovi che vi attendono, quando tornerà a voi nella gloria, e si prosteranno davanti a Lui tutte le potenze del cielo, della terra e dell’inferno, a perfetta gloria di Dio Padre».




Rubbio (Vicenza), 30 marzo 1991
Sabato Santo
Nel lungo sabato santo.
«Figli prediletti, viviamo insieme questo giorno del sabato santo.
Gesù riposa esanime nel nuovo sepolcro, ove è stato deposto. Io veglio nella fiducia, nella preghiera, nella speranza e nell’attesa.
È il giorno del vostro spirituale riposo.
È il primo giorno della mia spirituale maternità.
In questi ultimi tempi diventi più forte il vostro impegno di vivere in unione di vita con la vostra Mamma Addolorata.
È un lungo sabato santo, che sta ormai per finire.
Allora diventi più intensa la vostra preghiera.
Non lasciatevi assorbire né prendere dall’azione e da eccessiva preoccupazione.
Nei momenti della sofferenza, nei dolori degli ultimi tempi che vivete, vi invito a vegliare con Me in assidua preghiera.
Nel lungo sabato santo, che state vivendo, vegliate con Me nella fiducia e nella speranza.
Nel sepolcro del vostro lungo sabato santo viene per sempre sepolta l’iniquità e la miseria umana; sono deposti il male ed il peccato, l’orgoglio e l’odio, l’impurità e la superbia, ogni forma di corruzione e di morte.
Nel lungo sabato santo di questi vostri ultimi tempi, dovete soprattutto vegliare con Me nell’attesa.
Ciò che mi ha reso più lieve il grande dolore di questo giorno, era la certezza che Gesù sarebbe gloriosamente risorto. Al sabato del sepolcro sarebbe succeduto il primo giorno della Resurrezione.
Pur vivendo ancora il dolore, la fatica, la sofferenza, la morte di questo lungo sabato santo, vivete con Me nell’attesa. Gesù tornerà sulle nubi del cielo per instaurare il suo Regno di gloria e fare nuove tutte le cose.
Figli prediletti, vivete con Me oggi, nell’attesa di questo suo ritorno».




Rubbio (Vicenza), 31 marzo 1991
Pasqua di Resurrezione
Madre della gioia.
«Partecipate con Me alla gioia di tutto l’universo, figli prediletti.
Gesù è risorto.
È passata l’ora tenebrosa del Getsemani e del Calvario. In tre giorni si è compiuto il più grande mistero della storia: il tradimento, il giudizio, la condanna, il Calvario, l’agonia, la morte ed il nuovo sepolcro.
Tutto è passato. Gesù è risorto! Gesù è vivo in mezzo a noi.
Sia grande la vostra gioia, insieme con Me che sono la Madre della gioia.
Da quando Gesù mi è apparso nello splendore del suo Corpo glorioso, il mio Cuore si è riempito di una così grande pienezza di gioia, che non l’ha abbandonata mai più.
Nulla turbi ormai la gioia profonda della vostra umana esistenza.
Non il peccato, che è stato cancellato; non il dolore, che è stato redento; non la morte, che è stata vinta per sempre. Il vostro cammino terreno ripercorre le tappe dello stesso cammino di Cristo.
Siete ancora nel momento della purificazione e della sofferenza, del Getsemani e del Calvario.
Ma oggi aprite le porte del vostro cuore solo alla gioia, con Me che sono la Madre della vostra gioia.
Il Cristo risorto e vivente fra voi ordina tutti gli avvenimenti al compimento del suo divino disegno e predispone ogni cosa perché possa giungere presto a voi il suo Regno di gloria».




Milano, 4 maggio 1991
1° sabato del mese
I tempi della vostra testimonianza.
«Con questo primo sabato del mese di maggio, iniziate il periodo di tempo, che è dedicato ad una mia particolare venerazione.
In questo mese di maggio vi voglio maggiormente uniti a Me, per farvi crescere nella vostra vita di consacrazione, fino alla piena maturità.
Sono giunti i tempi della vostra maturità. Questi sono i tempi della vostra testimonianza.
Date a tutti la testimonianza di essere a Me consacrati.
La vostra vita sia illuminata dalla mia presenza materna e diffondete attorno a voi il carisma della mia santità, della mia purezza, della mia misericordia, della mia carità, della mia tenerezza.
Chi vede voi deve vedere la potenza della mia Luce; chi incontra voi deve trovare il balsamo soave della mia misericordia. Donate il mio aiuto ai lontani, ai poveri, agli ammalati, ai peccatori, ai disperati.
Venite con Me, vostra materna Pastora, alla ricerca di tante pecorelle che si sono smarrite e corrono il pericolo di morire di fame e di freddo.
Donate a tutti la testimonianza di camminare con Me sulla strada della fede.
In questi tempi gli errori dilagano, in maniera così vasta e profonda, che voi non potete neppure immaginare.
Molti perdono la fede e l’apostasia si espande sempre più nella Chiesa, come un terribile cancro che si è diffuso in tutte le sue membra.
Voi siete chiamati a seguirmi sulla strada della fede eroica e pura.
Io vi faccio il dono di mantenervi nell’integrità della fede, perché possiate illuminare i miei figli, in questi tempi di grande oscurità.
Per questo vi domando di essere fortemente uniti con il Papa, che ha da Gesù il grande compito di confermare tutti nella verità della fede cattolica.
Donate a tutti la testimonianza di camminare con Me sulla strada della preghiera.
La preghiera è la forza della Chiesa; la preghiera è necessaria per la vostra salvezza.
La preghiera fatta con Me vi può ottenere il dono della seconda Pentecoste.
Solo con la preghiera potete entrare nella nuova era che vi attende.
Allora vi invito a chiamare tutti alla preghiera. Moltiplicate i Cenacoli di preghiera che vi ho domandato. Voglio che siate voi Sacerdoti a dare per primi l’esempio di partecipare a questi Cenacoli. Poi domando che, in questi tempi decisivi, si diffondano i Cenacoli fra i bambini, fra i giovani e nelle famiglie.
È giunta l’ora in cui tutta la Chiesa deve raccogliersi con Me in preghiera, nel Cenacolo spirituale del mio Cuore Immacolato.
Donate a tutti la testimonianza di camminare con Me sulla strada della santità.
Il mio Cuore Immacolato deve essere onorato e glorificato dalla Chiesa e da tutta l’umanità.
Per questo voglio portarvi ad una grande santità.
Così per mezzo di voi piccoli bambini a Me consacrati, la Chiesa tutta potrà essere illuminata e trasformata dalla stessa santità della vostra Mamma Celeste.
Vi porto sulla strada della perfetta imitazione di Gesù, della piccolezza e dell’umiltà, del disprezzo del mondo e di voi stessi, dell’esercizio eroico di tutte le virtù, di un grande amore alla Santissima Eucarestia.
Siete ormai dentro i tempi decisivi, che vi portano alla nuova era.
Siete dentro i miei tempi.
In questi giorni di grande oscurità, la vostra luce risplenderà sempre più forte, fino ad avvolgere coi suoi raggi e ad illuminare le anime, la Chiesa e tutta l’umanità».




Salisburgo (Austria), 13 maggio 1991
Anniversario della prima apparizione a Fatima
Il Papa del mio segreto.
«Oggi siete raccolti qui, in questo mio venerato Santuario, in un Cenacolo così numeroso di sacerdoti e di fedeli del mio Movimento Sacerdotale Mariano.
Ricordate così l’anniversario della mia prima Apparizione, avvenuta in Fatima il 13 maggio 1917.
Spiritualmente vi sentite molto uniti al mio Papa Giovanni Paolo II, questo dono prezioso che il mio Cuore Immacolato vi ha fatto e che, in questi stessi momenti, si trova in preghiera nella Cova da Iria, per ringraziarmi della materna e straordinaria protezione che Io gli ho dato, salvandogli la vita, nella circostanza del cruento attentato, avvenuto dieci anni fa in piazza S. Pietro.
Oggi vi confermo che questo è il Papa del mio segreto; il Papa di cui ho parlato ai bambini durante le apparizioni; il Papa del mio amore e del mio dolore.
Con tanto coraggio e con sovrumana fortezza, Egli va in ogni parte del mondo, non curandosi delle fatiche e dei numerosi pericoli, per confermare tutti nella fede, adempiendo così al suo ministero apostolico di Successore di Pietro, di Vicario di Cristo, di Pastore universale della santa Chiesa Cattolica, fondata sulla roccia da mio figlio Gesù.
Il Papa dona a tutti la luce di Cristo, in questi tempi di grande oscurità.
Conferma con vigore nelle verità della fede, in questi tempi di generale apostasia.
Invita a camminare sulla strada dell’amore e della pace, in questi tempi di violenza, di odio, di disordini e di guerre. Il mio Cuore Immacolato è ferito nel vedere come, attorno a Lui, si diffondano il vuoto e l’indifferenza; la contestazione da parte di alcuni miei poveri figli vescovi, sacerdoti, religiosi e fedeli; la superba opposizione al suo Magistero.
Per questo oggi la mia Chiesa è lacerata da una profonda divisione; è minacciata dalla perdita della vera fede; è pervasa da un’infedeltà che si fa sempre più grande.
Quando questo Papa avrà compiuto il compito che Gesù gli ha affidato ed Io scenderò dal cielo ad accogliere il suo sacrificio, tutti sarete avvolti da una densa tenebra di apostasia che sarà allora diventata generale.
Rimarrà fedele solo quel piccolo resto che, in questi anni, accogliendo il mio materno invito, si è lasciato racchiudere dentro il rifugio sicuro del mio Cuore Immacolato.
E sarà questo piccolo resto fedele, da Me preparato e formato, che avrà il compito di ricevere il Cristo che tornerà a voi nella gloria, dando così inizio alla nuova era che vi attende».




Berlino (Germania), 19 maggio 1991
Solennità di Pentecoste
La comprensione della verità tutta intera.
«Oggi vi trovate qui a passare la solennità liturgica della Pentecoste, in un continuo Cenacolo di fraternità e di preghiera, fatta con Me e per mezzo di Me.
Si rinnova così la stessa realtà che c’era nel Cenacolo di Gerusalemme, quando, sotto forma di lingue di fuoco, lo Spirito Santo è disceso sugli Apostoli riuniti in preghiera con la vostra Mamma Celeste.
È stata la prima Pentecoste.
È stato l’inizio del cammino terreno della Chiesa nella storia dell’umanità.
Con l’abbondanza straordinaria dei suoi carismi, lo Spirito del Signore ha completamente trasformato gli Apostoli, da timidi e paurosi, in coraggiosi testimoni di Gesù e del suo Vangelo.
Con la forza potente della sua azione divina li ha condotti alla comprensione della Verità tutta intera e li ha resi perfetti testimoni di Gesù, fino allo spargimento del sangue.
Ora siete entrati nei tempi della seconda Pentecoste.
Per questo è necessario che questi Cenacoli si moltiplichino in ogni parte del mondo.
Io domando che tutta la Chiesa si raccolga nel Cenacolo spirituale del mio Cuore Immacolato.
Allora lo Spirito Santo vi porterà alla comprensione della Verità tutta intera.
Vi porterà dentro il segreto della Parola di Dio e vi donerà Luce di Sapienza per comprendere tutto il Vangelo e quanto in esso viene descritto dei tempi che vivete.
Lo Spirito Santo vi farà comprendere i segni del vostro tempo.
Sono i tempi predetti dalla Divina Scrittura come quelli della grande apostasia e della venuta dell’Anticristo.
Sono tempi di grande tribolazione e di innumerevoli sofferenze per tutti, che vi porteranno a vivere gli ultimi avvenimenti in preparazione alla seconda venuta di Gesù nella gloria.
Lo Spirito Santo dà la sua perfetta testimonianza a Gesù e lo proclama come l’Unigenito Figlio, coeterno e consustanziale al Padre, Colui per mezzo del quale tutto è stato fatto, il Verbo incarnato, il Re di tutto l’universo, che deve tornare nella gloria per instaurare nel mondo il suo Regno.
Lo Spirito Santo prepara i cuori e le anime alla seconda venuta di Gesù.
Per questo oggi effonde i suoi carismi, in maniera ancora più forte e straordinaria che al tempo degli inizi della Chiesa.
Infatti siete ormai entrati negli ultimi tempi, che vi condurranno alla nuova era.
Compito dello Spirito è di preparare l’umanità al suo completo cambiamento, di rinnovare la faccia del creato, di formare i cieli nuovi e la nuova terra.
Per questo vi domando di perseverare con fedeltà nei Cenacoli che Io vi ho domandato.
E lasciate che lo Spirito Santo vi plasmi con la sua dolce e forte azione di amore.
Solo così potete essere pronti per il grande disegno che vi attende».




Dongo (Como), 8 giugno 1991
Festa del Cuore Immacolato di Maria
Apostoli degli ultimi tempi.
«Oggi celebrate la memoria liturgica del mio Cuore Immacolato.
È la vostra festa, miei prediletti e figli a Me consacrati. Voi siete stati scelti da Me e chiamati a far parte della mia schiera vittoriosa.
Voi fate parte della mia proprietà. Ho un grande disegno sopra di voi.
Questo mio disegno vi è stato svelato in ogni suo particolare. Ora esso deve apparire alla Chiesa ed all’umanità in tutto il suo splendore, perché sono questi i tempi della vostra maturità e della vostra pubblica testimonianza. Mostratevi a tutti come i miei consacrati, come gli Apostoli di questi ultimi tempi. Come Apostoli degli ultimi tempi, dovete annunciare con coraggio tutte le verità della fede cattolica, proclamare con forza il Vangelo, smascherare con decisione le pericolose eresie, che si travestono di verità, per meglio ingannare le menti e così allontanare un grande numero di miei figli dalla vera fede. Come Apostoli degli ultimi tempi, dovete opporvi con la potenza dei piccoli alla superba forza dei grandi e dei dotti, che, sedotti da una falsa scienza e dalla vanagloria, hanno dilaniato il Vangelo di Gesù, proponendo di esso un’interpretazione razionale, umana e tutta errata.
Sono giunti i tempi predetti da S. Paolo in cui molti annunciano dottrine false e peregrine e così si corre dietro a queste favole e ci si allontana dalla verità del Vangelo.
Come Apostoli degli ultimi tempi, dovete seguire Gesù sulla strada del disprezzo del mondo e di voi stessi, dell’umiltà, della preghiera, della povertà, del silenzio, della mortificazione, della carità, di una più profonda unione con Dio.
Siete sconosciuti e disprezzati dal mondo e da quanti vi circondano, spesso siete ostacolati, emarginati e perseguitati, perché questa sofferenza è necessaria alla fecondità della vostra stessa missione.
Come Apostoli degli ultimi tempi dovete ora illuminare la terra con la Luce di Cristo.
Mostratevi a tutti come miei figli, perché Io sono sempre con voi.
La fede sia la luce che vi illumini, in questi giorni di apostasia e di grande oscurità, e vi consumi solo lo zelo per la gloria di mio figlio Gesù, in questi tempi di una così vasta infedeltà.
Come Apostoli degli ultimi tempi, tocca a voi il compito di compiere la seconda evangelizzazione, tanto domandata dal mio Papa Giovanni Paolo II.
Evangelizzate la Chiesa, che si è allontanata dallo Spirito di Cristo e si è lasciata sedurre dallo spirito del mondo, che in essa è profondamente penetrato e l’ha tutta pervasa. Evangelizzate la umanità che è ritornata pagana, dopo quasi duemila anni dal primo annuncio del Vangelo. Evangelizzate tutti gli uomini, che sono diventati vittime degli errori, del male, del peccato e si lasciano travolgere dal vento impetuoso di tutte le false ideologie.
Evangelizzate i popoli e le nazioni della terra, immersi nella tenebra della pratica negazione di Dio, mentre si prostrano al culto del piacere, del denaro, della forza, dell’orgoglio, dell’impurità.
Sono giunti i vostri tempi ed Io vi ho formato in questi anni perché possiate dare ora la vostra forte testimonianza di discepoli, fedeli a Gesù, fino allo spargimento del vostro stesso sangue.
Quando, da ogni parte della terra, tutti voi, miei piccoli bambini, darete questa testimonianza di Apostoli degli ultimi tempi, allora il mio Cuore Immacolato avrà il suo più grande trionfo».




San Marino, 26 giugno 1991
Esercizi Spirituali, sotto forma di Cenacolo, con Sacerdoti del MSM di Europa e di America
In voi Io mi manifesto.
«Figli prediletti, anche quest’anno vi ho chiamati quassù, su questo monte, a passare insieme con Me una settimana di continuo Cenacolo.
E voi avete risposto in maniera tanto generosa.
Siete venuti da tutte le parti di Europa e da molte Nazioni di America, offrendomi il disagio di viaggi lunghi e faticosi. Io sono sempre con voi. Mi unisco alla vostra preghiera; costruisco fra voi più perfetta fraternità.
Vi aiuto a conoscervi, a comprendervi, ad amarvi, ad andare avanti insieme sul doloroso cammino di questi ultimi tempi. Perché ancora vi ho voluto qui?
Perché sono giunti i tempi in cui Io voglio manifestarmi, per mezzo di voi, alla Chiesa ed a tutta l’umanità.
In voi Io mi manifesto come Condottiera della mia schiera, da Me formata in ogni parte del mondo, per combattere contro il grande esercito dei nemici di Dio, agli ordini di colui che si oppone a Cristo, cioè dell’Anticristo.
La mia schiera è formata dai piccoli, dai poveri, dagli umili servi del Signore, che Io chiamo ad entrare nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato, perché possano ricevere in pienezza il dono dello Spirito Santo.
E nel cuore e nell’anima dei più piccoli che Io, in questi anni, opero i miei più grandi prodigi.
Per questo vi ho voluto ancora qui: per formarvi tutti alla piccolezza, all’infanzia dello spirito, alla povertà, all’umiltà, perché è con la debolezza dei piccoli che Io vincerò la superba forza dei grandi.
In voi Io mi manifesto come Regina, perché è per mezzo di voi che ogni giorno realizzo il trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo.
Aprite le porte della vostra esistenza, perché Io possa regnare in voi e preparare la via al Regno glorioso di Cristo. Sono l’aurora che annuncia l’arrivo del grande giorno del Signore.
In voi Io mi manifesto come Profetessa di questi ultimi tempi. Per questo vi parlo.
Perché so che da voi, miei figli, Io sono ascoltata, ubbidita e seguita.
Così Io continuo ancora a manifestarmi attraverso i messaggi che dono al cuore di questo mio più piccolo figlio.
Credete alla mia parola. Accogliete con docilità questi miei messaggi, perché in essi ormai tutto vi è stato detto di quanto vi attende.
In voi Io mi manifesto come Mamma tenera e misericordiosa, in queste ore dolorose della purificazione e della grande tribolazione.
Voi siete chiamati ad essere gli strumenti della mia materna tenerezza.
Amate tutti con il mio cuore di Mamma!
Per questo in voi Io voglio sempre più manifestarmi. Perché in voi Io voglio consolare chi soffre, sostenere chi è debole, rialzare chi è caduto, ricondurre al Signore chi si è allontanato, convertire i peccatori, guarire gli ammalati, dare speranza a tutti gli sfiduciati.
Siate il mio balsamo soave che scende a lenire le grandi sofferenze di tanti miei figli.
Camminate sulla strada che, in questi anni, vi ho tracciato. Mostratevi a tutti come i miei figli, i miei consacrati, perché Io sono sempre con voi.
Vivete nel disprezzo del mondo e di voi stessi.
La fede sia la sola luce che vi illumina, in questi tempi di grande oscurità.
Vi consumi solo lo zelo per la gloria di Dio, in questi giorni di una così vasta aridità.
Voi siete chiamati ad essere il cuore nuovo della nuova Chiesa, che Gesù, in maniera tutta misteriosa, sta formandosi nel giardino celeste del mio Cuore Immacolato.
Vi ringrazio del conforto che, in questi giorni, voi date al grande dolore del mio Cuore Immacolato. Con i vostri cari, con le anime che vi sono affidate, vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».




Rubbio (Vicenza), 15 agosto 1991
Festa di Maria SS Assunta in Cielo
La nuova era.
«Oggi, figli prediletti, contemplatemi nello splendore del mio Corpo glorioso, assunto alla gloria del Paradiso.
Vivete nella gioia, nella fiducia gli ultimi tempi di questo vostro secondo Avvento, guardando a Me come al Segno di sicura speranza e di consolazione.
La nuova era, che vi attende, corrisponde ad un particolare incontro di amore, di luce e di vita fra il Paradiso, in cui mi trovo nella perfetta beatitudine con gli Angeli ed i Santi, e la terra in cui vivete voi miei figli, in mezzo a tanti pericoli e ad innumerevoli tribolazioni.
È la Gerusalemme Celeste, che discende dal cielo sulla terra, per trasformarla completamente e formare così i nuovi cieli e la nuova terra.
La nuova era, verso cui siete incamminati, porta tutto il creato alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità.
Il Padre riceve la sua più grande gloria da ogni creatura, che riflette la sua luce, il suo amore, il suo divino splendore.
Il Figlio instaura il suo Regno di grazia e di santità, liberando tutto il creato dalla schiavitù del male e del peccato. Lo Spirito Santo si effonde in pienezza con i suoi santi Doni, porta alla comprensione di tutta la Verità e rinnova la faccia della terra.
La nuova era, che Io vi annuncio, coincide con il pieno adempimento della Divina Volontà, così che finalmente si realizzi quanto Gesù vi ha insegnato a domandare al Padre Celeste: «Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra».
È il tempo in cui dalle creature si compie il divino volere del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Dal perfetto adempimento del Divino Volere viene rinnovato tutto il mondo, perché Dio vi trova come il suo nuovo giardino dell’Eden, in cui può abitare in amorevole compagnia con le sue creature.
La nuova era, che ormai sta per giungere, vi porta ad una piena comunione di vita con coloro che vi hanno preceduto e che qui in Paradiso godono della perfetta felicità.
Vedete lo splendore delle Gerarchie Celesti; comunicate con i Santi del Paradiso; sollevate le sofferenze purificatrici delle anime che si trovano ancora in Purgatorio.
Esperimentate, in maniera forte e visibile, la consolante verità della Comunione dei Santi.
La nuova era, che Io vi preparo, coincide con la sconfitta di Satana e del suo universale dominio.
Viene distrutto tutto il suo potere. Viene legato, con tutti gli Spiriti cattivi, e racchiuso nell’inferno da cui non potrà uscire per nuocere nel mondo.
In esso regna Cristo, nello splendore del suo Corpo glorioso, e trionfa il Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste, nella luce del suo Corpo assunto alla gloria del Paradiso.
Questa mia festa, che vi invita a guardare alla vostra Mamma Celeste assunta in cielo, diventa così per voi motivo di profonda gioia e di grande fiducia.
In mezzo alle innumerevoli sofferenze dei tempi che vivete, mi vedete come segno di sicura speranza e di consolazione, perché sono la porta luminosa che si apre sulla nuova era, che dalla Santissima Trinità è stata preparata per voi».




Olomouc (Moravia), 3 settembre 1991
Esercizi Spirituali, informa di Cenacolo coi Sacerdoti del M.S.M. di Cecoslovacchia
Apostoli della nuova era.
«Come sono contenta, figli miei prediletti, di vedervi così numerosi a questi Esercizi Spirituali, che voi fate sotto forma di un continuo Cenacolo.
Siete venuti dalla Moravia, dalla Boemia e dalla Slovacchia, per vivere giorni di intensa preghiera e di grande fraternità, in compagnia della vostra Mamma Celeste.
Io sono sempre con voi.
Come era nel Cenacolo di Gerusalemme, così anche in questo vostro Cenacolo, Io mi unisco alla vostra preghiera, costruisco fra voi maggiore capacità di intesa, vi aiuto a camminare sulla strada del vostro amore vicendevole, perché sia sempre più vissuto da voi il comandamento nuovo, che vi ha dato mio figlio Gesù: «amatevi fra voi come Io vi ho amato».
Siete usciti da una prova dolorosa e molto pesante. Dopo tanti anni di dura schiavitù comunista, Io vi ho ottenuto la grazia della vostra liberazione, come vi avevo già preannunciato.
Ora vi domando di diventare gli Apostoli della nuova era, che vi attende.
Per questo vi formo il cuore nuovo, perché sappiate amare tutti col mio amore materno e misericordioso.
Non guardate ad alcuni fra voi che, per debolezza, sono scesi a compromessi col mio Avversario, che ora è stato sconfitto. Non abbiate alcun risentimento verso di loro.
Il passato è ormai stato cancellato. Ora siete chiamati a vivere questo nuovo tempo e nuovi compiti vi attendono. Vi attende il compito di ricostruire la Chiesa, qui ove è stata tanto perseguitata e violata dal mio Avversario. Per questo vi invito ad essere sempre Sacerdoti fedeli, testimoni di unità e di amore al Papa ed ai vostri Vescovi. Esercitate il vostro ministero con gioia e con entusiasmo; donate a tutti la luce di Cristo e del suo Vangelo; siate ministri della Grazia e della santità.
Così, per mezzo di voi, la Chiesa tornerà a risplendere di grande Luce per tutti quelli che vivono in questa vostra Nazione. Vi attende il compito di evangelizzare questa povera umanità, che è stata ingannata e sedotta dallo Spirito del male. Pensate a tanti miei figli - sopratutto ai giovani - che sono stati formati da anni alla scuola della negazione di Dio e del rifiuto della sua legge di amore.
Sono pecorelle strappate al gregge del vostro divino Pastore ed avviate sulle strade del male, del peccato e della infelicità. Prendeteli sulle vostra braccia sacerdotali questi miei figli smarriti e portateli tutti dentro al sicuro ovile del mio Cuore Immacolato.
Siate perciò perseveranti nel vostro ministero della catechesi, donando la luce della Verità che Cristo vi ha rivelato, per aiutare tutti a restare nella vera fede.
Così adempite al compito di questa seconda evangelizzazione, tanto domandata dal mio primo figlio prediletto, il Papa Giovanni Paolo secondo.
Vi attende il compito di fare scendere il balsamo soave della mia materna tenerezza, su tante piaghe aperte e sanguinanti. Guardate come sono numerosi i poveri, i lontani, i peccatori, gli infelici, i percossi, i calpestati, gli scoraggiati, gli abbandonati, i soli, i disperati.
Siate voi espressione del mio amore e della mia materna preoccupazione.
Amate tutti con la forza del vostro cuore sacerdotale e con la luce che vi è donata dalla vostra Mamma Celeste.
Se adempite a questo compito che oggi vi affido, diventate veramente gli Apostoli della nuova era, che qui Io ho già incominciato.
Partite da questo Cenacolo nella gioia, nella fiducia ed in una grande speranza. Io sono sempre con voi. Voi siete parte preziosa della mia materna proprietà. Con i vostri cari, con le anime che vi sono affidate, vi benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».




Velehrad (Boemia), 8 settembre 1991
Natività della Beata Vergine Maria
La corona dei popoli slavi.
«Oggi ti ho voluto qui a celebrare il giorno della mia Natività con un Cenacolo, che tieni in questo importante Santuario, dove sono venerata, assieme alla memoria dei due grandi apostoli slavi S. Cirillo e S. Metodio.
Ti incontri con tanti Sacerdoti e fedeli, venuti anche da lontano, per passare questo giorno in continua preghiera con la Mamma Celeste e per rinnovare assieme la vostra consacrazione al mio Cuore Immacolato.
Portami, come dono filiale, attorno alla culla, ove sono deposta nel giorno della mia nascita, la corona dei popoli slavi. Con essa orna e profuma di amore e di fiducia questo giorno del mio Natale.
Da questo mio venerato Santuario, oggi vi benedico o popoli slavi, che siete da Me particolarmente amati e protetti, specialmente in questi tempi, in cui sono stata a voi vicina.
Sono stata sempre accanto a voi, nei lunghi anni della vostra dura e sanguinosa schiavitù.
Il Dragone rosso aveva esercitato su di voi tutto il suo potere, segnando ovunque di lacrime e di sangue il suo crudele dominio.
Ma Io ho ottenuto dal Signore la grande grazia della vostra liberazione.
Sono stata sempre accanto a voi, nei momenti decisivi in cui il comunismo veniva da voi per sempre sconfitto e sono personalmente intervenuta perché questo passaggio avvenisse senza lotte fratricide, senza spargimento di sangue e senza ulteriori distruzioni.
Sono ora particolarmente accanto a voi, per aiutarvi a camminare sulla strada della vera libertà, nel fedele adempimento delle promesse battesimali, in un quotidiano impegno a seguire Gesù sul cammino della grazia di Dio, dell’amore, della purezza, della comunione e della fraternità.
Siano chiuse per sempre le ferite del passato ed apritevi ai tempi nuovi che vi attendono.
Tutta l’Europa deve diventare una sola e grande famiglia, fedele a Cristo ed alla sua Chiesa, in uno sforzo di conversione e di ritorno al Signore, perché possa essere da voi sconfitto il nemico più pericoloso dell’ateismo pratico, dell’edonismo, della impurità e della empietà.
Come i vostri grandi maestri e patroni vi hanno portato la prima evangelizzazione, così tutti voi, miei prediletti e figli a Me consacrati, siete ora chiamati ad essere gli apostoli di questa seconda evangelizzazione.
Siate nella pace, nella gioia; vivete nella fiducia ed in una grande speranza.
Io sono sempre con voi.
Da qui, assieme ai santi Cirillo e Metodio, oggi benedico tutti i popoli slavi e questa nuova Europa, completamente rinnovata, che ogni giorno Io formo nel giardino celeste del mio Cuore Immacolato.




Sastin (Slovacchia), 12 settembre 1991
Santuario Nazionale di Svolacchia
Nel nome di Maria.
«Oggi, figlio mio amatissimo, nella festa del venerato Nome della tua Mamma Celeste, termini il tuo viaggio così straordinario di grazie, con un grande Cenacolo che tieni per i Sacerdoti e per i fedeli, in questo grande Santuario nazionale, dedicato alla memoria dei miei dolori.
Hai visto ovunque una risposta tanto generosa da parte di tutti alla mia domanda di preghiera e di consacrazione. Sopratutto sei rimasto stupito, perché sei giunto qui per la prima volta ed hai trovato il mio Movimento Sacerdotale Mariano così diffuso, accolto e seguito.
Questa è sola Opera mia ed Io stessa la porto avanti in ogni parte del mondo.
Perché questi sono i tempi del mio trionfo, della mia vittoria e della vostra salvezza.
- Nel Nome della vostra Mamma Celeste, sì, nel Nome di Maria, sono stati sconfitti i turchi, quando assediavano la città di Vienna e minacciavano di invadere e di distruggere tutto il mondo cristiano. Erano molto superiori in forza, in numero ed in armi e sentivano che per loro la vittoria era sicura.
Ma Io sono stata pubblicamente invocata e pregata, il mio Nome è stato scritto sui vessilli e gridato dai soldati e così, per mia intercessione, è avvenuto il miracolo di questa vittoria, che ha salvato il mondo cristiano dalla sua distruzione.
È per questo motivo che il Papa ha istituito, in questo giorno, la festa del Nome di Maria.
- Nel Nome di Maria, in queste Nazioni è stato sconfitto il comunismo marxista, che da decenni esercitava il suo dominio e teneva sotto pesante e sanguinosa schiavitù tanti miei poveri figli.
Non a causa di movimenti o di uomini politici, ma solo per un mio personale intervento è avvenuta finalmente questa vostra liberazione.
E sarà ancora nel Nome di Maria, che Io porterò a compimento la mia Opera con la sconfitta della massoneria, di ogni forza diabolica, del materialismo, dell’ateismo pratico, perché tutta l’umanità possa giungere al suo incontro col Signore e sia così purificata e completamente rinnovata, col trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo.
È per questa ragione che Io desidero venga ripristinata la festa in onore del Nome di Maria, ora che entrate nei momenti più forti della lotta e nella parte più dolorosa della grande tribolazione.
Da questo mio Santuario guardo con amore a quelle Nazioni che ancora hanno conservato la festa del Nome della vostra Mamma Celeste e prometto a loro una mia speciale e materna protezione.
In particolare benedico questa terra di Slovacchia, dove sono tanto amata, venerata e sempre più glorificata».




Budapest (Ungheria), 15 settembre 1991
Festa della Madonna Addolorata
Grande è il mio dolore.
«Oggi ti trovi qui a fare due grandi Cenacoli con i Sacerdoti e i fedeli del mio Movimento di Ungheria. Vedi le profonde ferite lasciate da tanti anni di dura oppressione comunista. Ma con gioia puoi contemplare i nuovi germogli che sono sbocciati da tanto soffrire e oggi li racchiudi nel giardino celeste del mio Cuore Immacolato.
Dona a tutti il balsamo della mia materna tenerezza. Fai sentire come è grande il mio amore di Mamma verso di loro. Qui sono personalmente intervenuta per portare questi miei figli sulla strada della loro liberazione da una grande schiavitù. Ma grande è il mio dolore nel vedere che l’umanità intera è ancora schiava del materialismo, dell’ateismo pratico, dell’edonismo, della ribellione, dell’odio e della impurità.
Grande è il mio dolore perché i miei materni ed angosciati richiami alla conversione ed al ritorno al Signore non vengono ascoltati né seguiti.
Per questo mi rivolgo ancora a voi, miei prediletti e figli a Me consacrati, e vi domando di offrire al Signore la vostra vita di preghiera e di sofferenza, in spirito di amore e di riparazione, per la salvezza di questa povera umanità, che corre sulla strada della sua stessa distruzione.
Così, per mezzo di voi, posso continuare la mia materna opera di misericordia, che ho incominciato in questi Paesi, ma che devo ancora portare a compimento in ogni parte del mondo, per il trionfo del mio Cuore Immacolato».




Birkenhead - St. Laurence (Inghilterra), 13 ottobre 1991
Anniversario ultima Apparizione di Fatima
Il grande segno nel cielo.
«Guardate a Me, figli prediletti e miei consacrati, nella grande lotta che state combattendo, agli ordini della vostra Celeste Condottiera.
Io sono la Donna vestita di sole.
Io sono il grande segno che appare nel cielo.
Oggi ricordate la mia ultima apparizione, avvenuta in Fatima, nella Cova da Iria e confermata dal miracolo del sole. Questo miracolo vi indica, in maniera straordinaria, che Io sono la Donna vestita di sole.
Questo miracolo vi invita a guardare a Me come al grande segno che appare nel cielo.
Sono un grande segno di lotta fra Me ed il mio Avversario, fra la Donna e il Drago, fra la mia schiera e la schiera guidata dal Nemico di Dio.
Entrate nei tempi decisivi della battaglia.
Vi preparate a vivere le ore più difficili e le sofferenze più grandi.
Occorre che veniate tutti al più presto a fare parte della mia schiera. Per questo invito ancora i miei figli a consacrarsi al mio Cuore Immacolato e ad affidarsi a Me come bambini.
Oggi estendo questo mio invito soprattutto ai piccoli, ai poveri, agli ultimi, agli ammalati, ai peccatori.
Venite tutti a combattere sotto il segno della vostra Mamma Immacolata, perché è con la debolezza dei piccoli, con la fiducia dei poveri, con la sofferenza degli ammalati che Io combatto oggi la mia grande battaglia.
Sono un grande segno di vittoria. Io sono la Donna vittoriosa.
Alla fine il potere di Satana sarà distrutto ed Io stessa lo legherò con la mia catena e lo chiuderò dentro il suo regno di morte e di eterno tormento, da cui non potrà uscire.
Nel mondo regnerà il solo Vincitore del peccato e della morte, il Re dell’intero universo creato, Gesù Cristo.
Lasciatevi ora segnare col mio sigillo.
In questi tempi gli Angeli di Luce percorrono il mondo a segnare, col segno della Croce, tutti coloro che fanno parte della mia schiera vittoriosa.
Contro costoro la stella dell’abisso non avrà alcun potere, anche se saranno chiamati a grandi sofferenze ed alcuni a versare il proprio sangue.
Ma sarà con i grandi dolori di questi miei figli che Io otterrò la mia più grande vittoria.
Oggi vi invito a guardare a Me, come al grande segno che appare nel cielo, per vivere nella fiducia e nella serenità, mentre siete illuminati della mia stessa Luce e venite segnati dal mio materno sigillo».




Birmingham (Inghilterra), 16 ottobre 1991
Esercizi spirituali, in forma di Cenacolo, coi Sacerdoti del MSM dell’Irlanda e della Gran Bretagna
Il dono che Io faccio alla Chiesa.
«Vi guardo con materna tenerezza, miei figli prediletti, Sacerdoti del mio Movimento, che siete venuti da ogni parte dell’Irlanda e della Gran Bretagna, per vivere questi giorni di Esercizi Spirituali, in forma di un continuo Cenacolo.
Il grande dolore del mio Cuore Immacolato è da voi consolato e molte sue ferite vengono chiuse dal balsamo soave del vostro amore filiale.
Io sono sempre con voi. Mi unisco alla vostra preghiera; costruisco fra voi maggiore capacità di comunione e di reciproco amore; vi dono la pace del cuore e la gioia di essere oggi Sacerdoti di mio figlio Gesù.
Voglio fare di voi gli strumenti della mia materna tenerezza; gli apostoli del mio trionfo; il dono che Io faccio alla Chiesa, in questi tempi della sua purificazione e della sua grande tribolazione.
È anzitutto un dono di amore e di misericordia.
Vedete, miei figli prediletti, come è grande il suo abbandono, come è profonda la sua desolazione!
La Chiesa sale oggi il Calvario, portando una Croce pesante. Lo spirito del mondo è penetrato al suo interno e si è dovunque diffuso.
Quante sono le vite sacerdotali e religiose inaridite dal secolarismo, che le ha completamente possedute.
La fede in molti di loro si è spenta, a causa degli errori che vengono sempre più insegnati e seguiti; la vita di grazia è sepolta dai peccati che si fanno, si giustificano e non sono più confessati.
Il loro cuore è reso schiavo da tante passioni disordinate e non è più capace di sentire la gioia e la pace.
Sacerdoti consacrati al mio Cuore Immacolato, siate voi espressione del mio amore materno e della mia grande misericordia.
Amate questi vostri fratelli con il buon esempio, con la preghiera, con il consiglio, con l’accogliere con amore per loro tutte le sofferenze che il Padre Celeste vi manda.
Allora tutta la Chiesa sentirà il conforto che, per mezzo di voi, la Mamma Celeste le dona e sarà così aiutata a portare la sua grande Croce verso il Calvario.
È anche un dono di consolazione e di speranza.
Attraverso di voi, la Chiesa sentirà, in maniera sempre più forte, la presenza della Mamma Celeste.
E la presenza della Mamma porterà alla Chiesa la grazia di un suo totale rinnovamento, facendola finalmente uscire dalla lunga notte, in cui si trova, verso il giorno luminoso dei tempi nuovi che stanno per giungere.
Così la Chiesa verrà consolata nel vedere ovunque rifiorire la fede, rinnovarsi la speranza, dilatarsi la carità e diffondersi una grande santità.
Siate voi, figli prediletti, i fiori che maturano sull’albero della vostra vita di consacrazione al mio Cuore Immacolato per fare discendere sull’immenso deserto di oggi la rugiada celeste della speranza e della mia materna consolazione.
È sopratutto un dono di salvezza.
Quanti sono oggi i miei figli che corrono il pericolo di perdersi!
Come sono numerosi i lontani, gli atei, i peccatori, le vittime del male, dell’egoismo, della violenza e dell’odio. Guardate ai milioni di bimbi innocenti, che sono uccisi nel seno delle loro madri; ai giovani avviati alla cattiva esperienza della impurità e della droga; alle famiglie distrutte; agli ammalati, ai poveri, agli abbandonati, ai disperati.
Attraverso di voi, miei figli prediletti, deve giungere a tutti loro il mio aiuto di Mamma tenera e preoccupata per portarli alla salvezza.
Raccogliete con le vostre mani sacerdotali questi miei figli caduti, smarriti e dispersi e portateli tutti dentro il materno ovile del mio Cuore Immacolato.
Siate luce e sicurezza per tutti coloro che fanno parte di altre confessioni cristiane ed indicate il porto entro cui devono entrare per attuare il volere di mio figlio Gesù: la Chiesa santa e cattolica, che ha il Papa come fondamento e guida sicura.
Vi confermo che, dopo il trionfo del mio Cuore Immacolato, in questi vostri Paesi, resterà solo questa vera ed unica Chiesa.
Partite con gioia da questo Cenacolo. Io sono con voi. Portate ovunque il carisma della mia presenza e la Luce della mia gloria.
Con i vostri cari, con tutte le anime che vi sono state affidate, vi benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».




Cagliari (Sardegna), 21 novembre 1991
Presentazione di Maria SS. al Tempio
Nel Tempio del mio Cuore Immacolato.
«Figli prediletti, vivete in questo giorno il mistero gioioso della mia presentazione al Tempio del Signore.
È un mistero di silenzio, di offerta, di preghiera e di personale immolazione.
Come dolce ed immacolata vittima di amore, vengo offerta al culto del mio Signore.
A Lui ormai appartengo per sempre, gioiosa di mettermi al suo servizio, nella preghiera e nel silenzio, per la sua più grande gloria.
Anche per tutti voi, figli che vi siete a Me consacrati, è ormai giunta l’ora di entrare nel Tempio del mio Cuore Immacolato.
- Nel Tempio del mio Cuore Immacolato, Io vi formo sempre più ad un profondo silenzio.
In questi tempi, in cui il mio Avversario riesce a sedurre l’umanità con le parole ed il frastuono di voci e di immagini rende il mondo una nuova torre di Babele, voi siete chiamati a dare testimonianza di profondo silenzio.
Silenzio per accogliere la sola Parola di Dio; silenzio per meditarla nel cuore e custodirla con amore; silenzio per viverla e per donarla a tutti nella luce della sua integrità.
Allora parlate con la vita. La vita diventa la vostra parola. E le anime assetate la ricevono come rugiada celeste, che scende a donare luce e vita sull’immenso deserto di una cosi grande aridità.
- Nel Tempio del mio Cuore Immacolato, Io vi preparo alla vostra sacerdotale offerta.
In questi tempi della grande tribolazione voi siete chiamati a portare il peso di una croce molto pesante.
Quanti dolori vi attendono. Allora dovete prepararvi alla vostra offerta sacerdotale, in segno di riparazione e di espiazione, per la salvezza di tanti miei poveri figli perduti.
Offrite al Signore tutta la vostra vita: il vostro corpo, il vostro cuore, la vostra anima, la vostra intelligenza, la vostra volontà, la vostra libertà.
Allora diventate le vittime scelte, preziose e gradite a Dio, che Io posso offrirgli, perché i tempi della grande prova siano abbreviati.
- Nel Tempio del mio Cuore Immacolato, Io vi chiamo ad una continua preghiera.
Pregate, figli miei prediletti. Da voi voglio tanta preghiera. Trasformate la vostra giornata in atto di incessante preghiera. Siate di buon esempio a tutti nel pregare. Pregate con la preghiera del cuore. Pregate con abbandono, con fiducia, con perseveranza. Si avvicinano momenti così difficili e pericolosi, che si possono salvare solo quelli che accolgono il mio invito a pregare sempre con Me.
Nel Tempio del mio Cuore Immacolato, vi dispongo alla vostra sacerdotale immolazione.
C’è una immolazione spirituale che a tutti domando. Essa è formata dall’accogliere con amore ogni circostanza della vostra vita come attuazione della Volontà del Padre Celeste.
Fate sempre e in ogni momento solo il divino Volere. Allora il Padre si compiace con voi, che date al Figlio la gioia di fare in voi il solo volere del Padre.
C’è anche una immolazione fisica a cui vi preparo dolcemente come Mamma, che fa del suo Cuore Immacolato in cui tutti vi racchiude, l’altare su cui verrete immolati per la salvezza del mondo.
Non turbatevi.
I tempi forti della purificazione, della grande tribolazione e della apostasia sono arrivati.
Per questo oggi vi invito tutti ad entrare nel Tempio del mio Cuore Immacolato, perché possa offrirvi alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità.




Milano, 8 dicembre 1991
Festa della Immacolata Concezione
La porta che si apre.
«Gioite, figli prediletti, con tutto il Paradiso che oggi contempla, nella Luce divina della Santissima Trinità, lo splendore della vostra Mamma Celeste.
Sono la Immacolata Concezione.
Sono purissimo riflesso della Luce, dell’Amore e della Santità di Dio.
Sono tutta bella: tota pulchra.
Solo così ho potuto essere pronta per adempiere al mio verginale e materno disegno di essere la Porta del cielo: Janua coeli. - Sono la Porta che si apre alla speranza.
Nello stesso momento in cui tutta la umanità, nel peccato compiuto dai Progenitori, conosce l’ora della sconfitta e della morte, a causa della vittoria del serpente, Io sono vaticinata come Porta che si apre a fare scendere sul mondo la speranza.
“Porrò inimicizia fra te e la Donna, fra la tua e la Sua discendenza. Essa ti schiaccerà il capo, mentre tu attenterai al suo calcagno”.
- Sono la Porta che si apre al mio dono più grande, quando, con la mia materna collaborazione, giunge a voi il Redentore, il vostro Salvatore, nel momento della nascita di mio figlio Gesù.
È Lui la mia vittoriosa discendenza, che schiaccerà per sempre il capo al serpente ed otterrà la sua definitiva vittoria su Satana, sul male e sulla morte.
Sono la Madre del primo Avvento, perché sono la porta del cielo, attraverso la quale passa Gesù, per giungere a voi nella fragilità e nella umiltà della natura umana.
- Sono la Porta che si apre sulla vostra salvezza, perché tutti voi, attraverso di essa, dovete passare per giungere al vostro personale incontro con il Signore.
Per questo mio figlio Gesù mi ha costituita vera Madre di tutta l’umanità.
Solo se passate attraverso questa mia Porta, potete giungere nel giardino celeste della mortificazione e della penitenza, della fede e della preghiera, della umiltà e della purezza, della carità e della santità.
Ed in questa mia materna proprietà, Gesù ogni giorno prova la grande gioia di incontrarsi con voi.
Gesù si comunica a voi con la sua Grazia; vi illumina con la sua Parola; vi assimila con la sua reale Presenza Eucaristica; vi riempie l’anima del suo divino splendore; porta i vostri cuori alla pienezza della gioia e della pace.
- Sono la Porta che si apre sulla nuova era che vi attende e che sta ormai per giungere sul mondo.
Per questo, nei vostri tempi, sono chiamata ad essere la Madre del secondo Avvento.
Come, per mezzo di Me, Gesù è giunto a voi nella fragilità e nella umiltà della sua natura umana, così, ancora per mezzo di Me, Gesù ritornerà a voi nello splendore della sua gloria, per instaurare il suo Regno nel mondo.
La mia presenza fra voi deve ora farsi sempre più forte, continua e straordinaria.
Con essa voglio annunciarvi che dovete levare il capo dal giogo pesante della grande tribolazione che state vivendo, perché la vostra liberazione è vicina.
Sono la Porta che si apre sui tempi nuovi che vi attendono. Entrate tutti nel mio Cuore Immacolato, con la vostra consacrazione; in questo tempo del vostro secondo avvento, vigilate nella preghiera e nella fiducia ed attendete con le fiaccole accese, dentro la Porta del cielo della vostra Mamma Celeste, il vicino ritorno del Signore Gesù nella gloria».




Dongo (Como), 24 dicembre 1991
Notte Santa
La Grotta luminosa.
«Vivete con Me, figli prediletti, il mistero di amore e di luce di questo vostro Natale.
Voglio portarvi con Me sul lungo cammino che ci conduceva fino a Betlemme.
Io ero assorta in una continua estasi di amore col divino Bambino, che portavo nel mio grembo verginale, sollevata dall’aiuto prezioso del mio castissimo sposo Giuseppe, che tanto si dava da fare per rendere meno pesante il faticoso viaggio.
Così un interiore silenzio circondava la nostra presenza in mezzo ad una rumorosa carovana.
E la preghiera profonda del cuore segnava il trascorrere lento del nostro avvicinarci alla meta.
E pace tranquilla dell’anima scendeva sul volgere sereno del tempo, in una amorosa conoscenza del grande mistero che ormai si stava per compiere.
Quando si giunse a Betlemme ed ogni porta si chiudeva alla nostra domanda di ospitalità per quella notte, dai pastori ci venne indicata una povera Grotta che, pur nel suo squallore, era pronta ad accoglierci.
È la Notte Santa.
È la Notte che pone termine all’attesa dei secoli.
È la Notte che si apre alla Luce e pone fine per sempre al tempo del primo Avvento.
È la Notte che dà inizio al nuovo giorno che non conosce tramonto.
In questa notte il cielo si sposa alla terra; il canto degli Angeli si accorda con le voci dei piccoli, dei poveri, dei puri; ai pastori viene dato l’annuncio che è di gioia per tutti: “Oggi è nato per voi il Salvatore”.
Chinatevi, assieme a Me, ad avvolgere il Bambino di baci e di lacrime, di caldo e di amore, di dolce ed affettuosa tenerezza.
È così piccolo; è appena nato; piange per il rigore del freddo; geme per il grande gelo che avvolge tutto il mondo. Come i Pastori, portategli anche voi semplici doni.
Il vostro cuore sacerdotale, ripieno di amore, diventa per Lui il solo grande conforto.
Ed accogliete anche voi il grande annuncio di gioia che oggi vi è dato: è vicino il suo secondo Natale nella gloria. Anche voi state percorrendo l’ultimo tratto di un lungo cammino.
Anche voi state per concludere il tempo del secondo Avvento.
Allora vivete con Me e col mio sposo Giuseppe le preziose ore di questa nuova vigilia.
Un profondo silenzio circondi il grande rumore di parole e di immagini, che oggi riempie tutto il mondo.
La preghiera del cuore vi porti ad un continuo colloquio col Signore Gesù che è venuto, che viene e che verrà nella gloria. E pace tranquilla dell’anima segni il trascorrere dei vostri giorni, così minacciosi e densi di dolore per tutti.
Procedete sicuri sulle onde tempestose di questi ultimi tempi della grande tribolazione, senza turbarvi nel vedere che ancora le porte si chiudono a Gesù Cristo che viene.
Il mio Cuore Immacolato è la Grotta luminosa, che pone fine a questo secondo Avvento, perché è col suo trionfo che Gesù tornerà a voi nella gloria».






Rubbio (Vicenza), 31 dicembre 1991
Ultima notte dell’anno
Prostratevi con Me.
«Figli prediletti, vegliate con Me nella preghiera e nel raccoglimento.
Passate così le ultime ore di questo anno, che è stato segnato da avvenimenti gravi ed importanti per il destino di tutta la umanità.
Prostratevi con Me in atto di profonda adorazione a Gesù Eucaristico. La sua reale presenza fra voi nella Eucarestia, custodita con amore in tutti i Tabernacoli della terra, è luce sul cammino, è conforto alla stanchezza, è balsamo sulle ferite, è gioia nel dolore, è pace nella tribolazione, è l’alba che dà inizio al nuovo giorno della vostra umana esistenza.
Prostratevi con Me in atto di grande ringraziamento, per tutti i benefici, che vi sono stati concessi, dall’amore e dalla provvidenza del vostro Padre Celeste.
È il Padre che dispone per voi ogni minuto della vostra vita, come espressione del suo amore e della sua divina misericordia. Voi vivete nel tempo per realizzare un suo grande disegno di amore.
Anche quando da Lui vi allontanate, Egli mai vi abbandona, ma prepara, attende e porta a compimento il vostro ritorno. La sua divina misericordia è rugiada celeste, che scende a rendere feconda la grande aridità di questo mondo e a fare germogliare, di santità e di vita, il deserto in cui vivete.
Ora state entrando nei tempi in cui si farà manifesto a tutti il miracolo della divina Misericordia.
Guardate come l’umanità giace prostrata e ferita, lacerata e sconfitta, minacciata e percossa, ammalata e moribonda. Essa da sola non può più rialzarsi, se una grande misericordia non la solleva.
È vicino il momento in cui il Padre Celeste la prenderà sulle sue braccia, la solleverà dal male, la guarirà e la porterà con Sé nel suo giardino delizioso.
Prostratevi con Me in atto di intensa riparazione, per le innumerevoli offese fatte allo Spirito del Padre e del Figlio, che geme in voi con gemiti inenarrabili.
Quanto male si compie ancora ogni giorno nel mondo! La Legge di Dio è apertamente violata; il suo Nome è bestemmiato; il suo giorno viene profanato.
Non si rispetta più il valore della vita: il numero degli aborti aumenta sempre più; si estendono omicidi e delitti, odi e violenze; le guerre esplodono improvvise, crudeli e sanguinose, minacciando la pace di tutta la umanità.
Quanti sono i peccati contro lo Spirito Santo che oggi si compiono!
Preghiamo insieme, con umiltà e fiducia, per invocare il dono dello Spirito Santo che scenda, come rugiada, a purificare la terra ed a rinnovare tutto il mondo. Non passate le ultime ore di questo anno nel frastuono e nella dissipazione.
Prostratevi con Me, in preghiera di adorazione, di ringraziamento e di riparazione, per ottenere dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo che venga abbreviato il tempo della grande tribolazione, che ora state vivendo, per entrare nella nuova era che ormai vi attende».




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