Ai Sacerdoti figli
prediletti della Madonna
Scritti di Don Stefano Gobbi
ANNO 1989
VIENI SIGNORE GESÙ
Dongo (Como), 1 gennaio 1989
Festa di Maria Santissima Madre di Dio
Vieni Signore Gesù.
«Sono la vostra Mamma Immacolata, che vi conduce a Gesù e vi porta
alla pace.
Oggi tutta la Chiesa gioisce, contemplando il mistero ineffabile
della mia divina ed universale maternità.
All’inizio di questo nuovo anno, che sarà segnato dal succedersi
di avvenimenti gravi e significativi, voi guardate particolarmente a
Me come alla Madre della speranza ed alla Regina della pace.
Nel tempo, che state vivendo, della grande tribolazione, la mia
presenza materna si farà sempre più forte e straordinaria.
Quanto più grande ed universale si farà il dominio del mio
Avversario, il Dragone rosso, tanto più grande ed universale si farà
anche la presenza vittoriosa della Donna vestita di sole.
Per questo siete entrati ormai in un periodo di tempo segnato da una
mia forte presenza fra voi e sarà resa a tutti manifesta per mezzo
di straordinari avvenimenti.
Sono la vostra tenera Madre che ha il compito di condurvi a Gesù
vostro Signore e vostro Salvatore.
In questi anni, che vi separano ancora dalla fine di questo secolo,
Io agirò in tutti i modi perché il Regno di Gesù possa essere
instaurato fra voi ed il Signore Gesù possa essere da tutti amato e
glorificato.
- Vieni Signore Gesù nella vita dei singoli per mezzo della Grazia
divina, dell’amore e della santità.
Io opererò in maniera molto forte per portare tutti voi, che siete
consacrati al mio Cuore Immacolato, ad una grande santità, affinché
Gesù possa sempre più vivere, operare e risplendere nella vostra
vita».
- Vieni Signore Gesù nelle famiglie, per aiutarle a ritrovare la via
della comunione, dello scambievole e reciproco amore, della perfetta
unità e di una completa disponibilità al dono della vita.
- Vieni Signore Gesù nelle Nazioni, che hanno bisogno di tornare ad
essere comunità aperte al bene spirituale e materiale di tutti,
specialmente dei piccoli, dei bisognosi, degli ammalati, dei poveri e
degli emarginati.
Si prepara per voi l’avvento del Regno di Gesù, che vi introdurrà
in una nuova era di grande fraternità e di pace. Per questo oggi,
all’inizio di un periodo di tempo molto importante, perché in esso
si realizzerà un disegno da Me stessa preparato ed attuato, vi
invito tutti ad unirvi alla preghiera che la vostra Mamma Celeste,
unita allo Spirito Santo suo Sposo divino, ogni giorno rivolge al
Padre, “Vieni Signore Gesù”.
Soltanto quando Gesù avrà portato il suo Regno fra voi, tutta
l’umanità potrà finalmente godere del grande dono della Pace».
Milano, 2 febbraio 1989
Presentazione di Gesù Bambino al Tempio
Vi porto a Gesù.
«Figli prediletti, vivete con gioia il mistero della presentazione
di Gesù Bambino al Tempio di Gerusalemme e lasciatevi portare anche
voi con docilità fra le mie braccia di Mamma.
A quaranta giorni dalla sua nascita, in adempimento alla prescrizione
della Legge, assieme al mio castissimo sposo Giuseppe, Io salgo al
Tempio ad offrire al Signore il mio Figlio primogenito ed a compiere
il sacrificio prescritto per il suo riscatto.
Con quale amore stringo il Bambino Gesù fra le mie braccia materne!
E con quale docilità ed abbandono filiale il piccolo Bambino si
lascia portare da Me, mentre lo stringo, con sconfinata tenerezza, al
mio Cuore.
E portato, donato ed offerto dalla Madre, Gesù entra nella gloria
del suo Tempio.
Gesù entra nel Tempio di Gerusalemme, perché per Lui Messia,
Signore e Redentore esso fu costruito e santificato. Gesù viene,
nello splendore della sua gloria, e prende possesso della sua divina
dimora.
Gesù si manifesta nel fulgore della sua Luce per la rivelazione di
tutte le genti.
Gesù è preannunciato come segno di contraddizione, per la salvezza
e la rovina di molti in Israele.
Gesù è accolto fra le braccia del vecchio Simeone come il Messia
atteso da secoli e come Salvatore del suo popolo. E dentro il mistero
della sua missione è intimamente inserito lo svolgersi della mia
funzione materna: “A te o Madre una spada trapasserà l’anima”.
Perché è mio compito di Madre quello di portare a voi Gesù e di
portare tutti voi a Gesù.
Sono la strada che dovete percorrere se volete giungere al vostro
Signore e Salvatore.
Io Vi porto a Gesù.
- Vi porto a Gesù vostra Verità.
Ecco perché in questi tempi, in cui molti si allontanano dalla fede
per seguire gli errori, Io intervengo con le mie numerose e
straordinarie manifestazioni, per condurvi tutti alla piena Verità
del Vangelo. Siate solo Vangelo vissuto perché anche voi possiate
donare la Luce della Verità.
- Vi porto a Gesù Vostra Vita.
Ecco perché oggi, in cui molti cadono nella tenebra del peccato e
della morte, con la mia forte presenza fra voi, vi aiuto a vivere
nella Grazia di Dio, affinché possiate partecipare anche voi della
stessa vita del Signore Gesù.
In questi tenebrosi tempi della grande tribolazione, se non vi
lasciate portare fra le mie braccia, con abbandono filiale e con
grande docilità, difficilmente riuscite a sfuggire alle subdole
insidie che il mio Avversario vi tende.
Le sue seduzioni sono diventate così pericolose e sottili, che quasi
non si riesce più a sfuggire ad esse.
Correte il grande pericolo di cadere nella seduzione, che il mio
Avversario vi tende, per allontanarvi da Gesù e da Me. Tutti possono
cadere nel suo inganno.
Vi cadono i sacerdoti ed anche i vescovi. Vi cadono i fedeli ed anche
i consacrati. Vi cadono i semplici ed anche i dotti. Vi cadono i
discepoli ed anche i maestri.
Non vi cadono mai coloro che - come piccoli bambini - si consacrano
al mio Cuore Immacolato e si lasciano portare fra le mie braccia
materne.
Ormai apparirà sempre più chiaro alla Chiesa ed al mondo che il
piccolo gregge che, in questi anni della grande apostasia, resterà
fedele a Gesù ed al suo Vangelo, sarà tutto custodito nel recinto
materno del mio Cuore Immacolato.
- Vi porto a Gesù vostra Via.
Siete così condotti da Lui al vostro Padre Celeste. Gesù è
l’Immagine perfetta del Padre; è il suo Figlio unigenito; è il
Verbo a Lui consostanziale; è il Riflesso della sua bellezza; è la
Rivelazione del suo Amore.
Gesù ed il Padre sono una cosa sola.
Dal Padre, per mezzo del Figlio, vi è dato in dono lo Spirito di
Amore, perché possiate anche voi penetrare nel mistero stupendo di
questa divina Unità.
Se Gesù diviene la vostra via, voi giungete fra le braccia del suo e
vostro Padre Celeste.
Se camminate con Gesù, voi nella vita realizzate il divino Volere,
con quell’amore e quella docilità con cui Gesù ha sempre fatto la
Volontà del Padre.
E così vivete con la confidenza e l’abbandono dei piccoli bambini,
che tutto si attendono ed accolgono ogni cosa come dono di amore del
loro Padre che è nel Cielo.
Allora Io, vostra Mamma Celeste, posso portarvi ogni giorno,
sull’altare del mio Cuore Immacolato, al Tempio della gloria e
della luce del Signore.
Così posso offrirvi nella vita alla perfetta glorificazione della
Santissima Trinità e, per mezzo di voi, posso diffondere ovunque la
Luce del suo divino Splendore.
Quando questa Luce avrà illuminato e trasformato tutto il mondo,
Gesù verrà a voi nella gloria per instaurare il suo Regno».
Dongo (Como), 23 marzo 1989
Giovedì Santo
Gesù viene.
«Figli prediletti, oggi è la vostra Pasqua.
Vivetela in intimità di vita con Gesù, vostro fratello, che vi ha
personalmente associati all’esercizio del suo sommo ed eterno
Sacerdozio.
Vivete nell’amore verso di Lui? Quanto Gesù vi ha amato!
- “Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla
fine”.
- “Ho desiderato ardentemente mangiare questa Pasqua con voi, prima
del mio patire”.
Quanto Gesù vi ama!
Ancora rinnova ogni giorno il dono di questa sua ultima Cena, del suo
Sacrificio compiuto sul Calvario.
Voi siete parte importante di questo suo disegno di Amore. Oggi vi
trovate riuniti attorno ai vostri Vescovi, per rinnovare le promesse
che avete fatto nel momento dell’Ordinazione Sacerdotale.
Rinnovatele con gioia e con fiducia.
Rinnovatele con amore, in segno di profonda gratitudine a Colui che
vi ha scelto.
Ogni giorno Gesù viene per mezzo di voi, suoi Sacerdoti e figli
della mia materna predilezione.
- Gesù viene, per mezzo della vostra parola, che ripete le parole
del suo Vangelo di salvezza in ogni lingua e a tutti gli uomini:
“Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura”.
- Gesù viene, per mezzo della vostra azione sacerdotale, che si
esercita nel portare tutti a Lui, vostro Redentore e Salvatore.
“Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo”.
- Gesù viene, per mezzo del Sacrificio Eucaristico, che rinnova
quello da Lui compiuto sul Calvario, per lavare ancora oggi, col suo
sangue divino, tutto il peccato ed il male del mondo.
“Fate questo in memoria di me”.
- Gesù viene, per mezzo del Sacramento della Riconciliazione, che
riporta tutti i peccatori alla Casa del suo Amore Misericordioso.
“A chi rimetterete i peccati, saranno rimessi”.
- Gesù viene, per mezzo dei Sacramenti, di cui voi siete i Ministri,
e della vostra persona che deve riflettere la Luce della Sua perenne
presenza.
“Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dei secoli”. In
questo vostro giorno del giovedì santo, Io domando a ciascuno di voi
di donare a tutti la gioia della Sua divina presenza fra voi.
Allora, nella tenebra immensa che ancora avvolge ogni cosa, voi
illuminate la terra con la Luce di Gesù Cristo, che viene ancora
oggi per mezzo di voi».
Dongo (Como), 24 marzo 1989
Venerdì Santo
Restate con Gesù sulla Croce.
«Sono qui, con l’apostolo Giovanni che tutti vi rappresenta, figli
miei prediletti, sotto la Croce su cui mio figlio Gesù sta vivendo
le ore sanguinose della sua atroce agonia.
Ogni gemito del suo dolore trapassa, come spada, la mia anima
addolorata.
Ogni goccia del suo patire viene raccolta nel calice aperto del mio
Cuore Immacolato.
Sono qui a cercare un po’ di amore e di compassione da offrire per
alleviare la grande sete di Gesù che agonizza. Io domando un poco di
amore, ma attorno a noi vi sono disumana cattiveria, odio profondo,
grida e bestemmie che salgono dai cuori e dalle labbra di coloro che
assistono alla sua esecuzione.
E, fra esse, c’è un grido che penetra il mio cuore, lo ferisce e
lo fa sanguinare di indicibile dolore.
“Scendi dalla Croce.
Se sei Figlio di Dio, salva te stesso. Discendi dalla Croce ed allora
crederemo in te”.
Ma se per salire su questa Croce mio Figlio è nato, è cresciuto, è
vissuto: per diventare il docile agnello che mansueto viene condotto
al macello.
Lui è il vero Agnello di Dio, che toglie tutti i peccati del mondo.
Io, con la mia presenza di Mamma, oggi devo aiutarlo a restare sulla
Croce, perché il Volere del Padre si compia e voi possiate essere da
Lui redenti e salvati.
- Resta, o Figlio mio, sulla Croce: sono qui per aiutarti a
distenderti sul tuo patibolo, a soffrire, a morire.
- Resta, o Figlio mio, sulla Croce: solo così tu ci salvi; solo così
tu attiri a te tutto il mondo.
Per questo sei disceso dal seno del Padre nel mio seno verginale di
Madre.
Per questo, per nove mesi, ti ho portato nel mio grembo e ti ho
donato carne e sangue per la tua nascita umana. Per questo sei nato
da Me a Betlemme e sei cresciuto, come ogni uomo, attraverso il ritmo
del tuo umano sviluppo. Per questo ti sei aperto, come un fiore,
durante la tua infanzia e ti sei formato nel vigore della tua
adolescenza. Per questo hai portato il peso del lavoro quotidiano
nella povera casa di Nazareth, sei stato ogni giorno assistito da Me,
tua tenera Mamma, con l’aiuto prezioso del tuo padre legale
Giuseppe.
Per questo hai trascorso i tre anni faticosi della tua vita pubblica,
annunciando il Vangelo di Salvezza, guarendo gli ammalati, perdonando
ai peccatori, aprendo le porte del Regno ai poveri, ai piccoli, agli
umili ed agli oppressi.
Per questo hai subito il giudizio e la condanna del tribunale
religioso, convalidata da Pilato, che ti ha consegnato alla Croce.
Eccoti oggi disteso sul trono della tua gloria, preparato dal Padre
Celeste per te, suo Figlio Unigenito, dolce e divino agnello che
togli dal mondo tutto il peccato, il male, l’odio, l’impurità e
la morte.
Croce preziosa e feconda, che porti fra le tue braccia il Salvatore
del mondo.
Legno dolce e salutare, a cui è appeso il prezzo del nostro
riscatto. Croce benedetta e santificata dalla Vittima pasquale, che
oggi su di te si immola nell’unico Sacrificio, che tutti redime e
salva.
Figli prediletti, in questo giorno del venerdì santo, lasciate che
ripeta anche a voi: Restate con Gesù sulla Croce. Non cedete alle
subdole tentazioni del mio Avversario, alle facili seduzioni del
mondo, alle voci di coloro che ancora oggi vi ripetono: “Scendete
dalla Croce!”.
No! Anche voi, come Gesù, dovete comprendere il Disegno divino di
una vostra personale offerta sacerdotale. Anche voi dite Sì al
Volere del Padre ed apritevi a parole di preghiera e di perdono.
Perché oggi, anche voi, come Gesù, dovete essere immolati per la
salvezza del mondo».
Dongo (Como), 25 marzo 1989
Sabato Santo
Nel sepolcro nuovo.
«Nel sepolcro nuovo oggi il Corpo di mio Figlio Gesù riposa nel
sonno della morte.
Nel mio seno verginale, ove il Verbo del Padre si è deposto, dopo il
Sì che ho dato nel momento dell’Annunciazione, si depone il suo
Spirito.
E mi sento Mamma addolorata e contenta, ferita e placata, sommersa da
un oceano di dolore ed avvolta da un manto di pace, scossa dal pianto
e composta in una interiore e divina beatitudine.
Ormai tutto si è compiuto.
Ora Io veglio in atto di incessante preghiera, mentre il mio cuore si
apre alla certezza della resurrezione di mio figlio Gesù, la mia
mente si illumina alla luce della sua profezia e la mia persona è
tutta protesa nell’attesa di questo suo glorioso momento.
È il giorno della mia materna solitudine. È il giorno del mio
immenso dolore.
È il giorno fecondo della mia sicura speranza.
È il primo giorno della mia nuova e spirituale maternità. Entrate,
figli prediletti, nella culla del mio Cuore Immacolato e preparatevi
anche voi al momento della vostra nuova nascita.
Nel sepolcro nuovo, ove giace per questo solo giorno il Corpo senza
vita del mio figlio Gesù, deponete l’uomo che in voi deve morire.
Deponete l’uomo del peccato e del vizio, dell’odio e
dell’egoismo, dell’avarizia e della lussuria, della superbia e
dell’orgoglio, della discordia e dell’incredulità.
Muoia oggi in voi tutto ciò che avete ereditato del primo uomo.
Ed esca finalmente alla luce il nuovo uomo che nasce nel sepolcro
nuovo, ove Cristo è risorto nello splendore glorioso della sua
divinità.
L’uomo nuovo della grazia e della santità. L’uomo nuovo
dell’amore e della comunione. L’uomo nuovo della misericordia e
della purezza. L’uomo nuovo dell’umiltà e della carità. L’uomo
nuovo della docilità e dell’ubbidienza. L’uomo nuovo della luce
e della santità.
L’uomo nuovo formato nel sepolcro nuovo e che prende vita nel
momento gioioso della resurrezione di Cristo.
Questa vostra nuova nascita avviene nella culla del mio Cuore
Immacolato, accanto a Me, vostra tenera Madre, che inizio così il
nuovo compito della mia spirituale ed universale maternità.
Solo questo uomo nuovo, che nasce nel mistero pasquale di Cristo, può
spalancare la porta del sepolcro, in cui oggi giace tutta l’umanità
ormai morta, per farla risorgere alla nuova era di grazia e di
santità, che Cristo risorto vi ha portato nel momento della sua
vittoria sul peccato e sulla morte».
Dongo (Como), 26 marzo 1989
Pasqua di Resurrezione
In attesa del suo glorioso ritorno.
«Figli prediletti, vivete nella gioia della Pasqua.
Gesù Cristo, flagellato, coronato di spine, vilipeso, condotto alla
Croce, crocifisso e giustiziato come un malfattore, è risorto.
Con la potenza che gli viene dalla Persona e dalla natura divina, ha
richiamato da morte la sua natura umana e, nello splendore della sua
gloria, è uscito vittorioso dal sepolcro. Cristo risorto è vivo in
mezzo a voi.
Non temete: Lui guida le vicende della storia umana alla
realizzazione del volere del Padre Celeste e del suo grande disegno
di salvezza.
Cristo risorto è ora assiso in Cielo sul suo trono di gloria, alla
destra del Padre.
A Lui sono sottomesse tutte le cose.
Sotto lo sgabello dei suoi piedi saranno umiliati e sconfitti tutti i
suoi nemici.
Da questo giorno la storia umana si apre alla piena glorificazione di
Cristo risorto.
Cristo risorto tornerà a voi sulle nubi del cielo, nel pieno fulgore
della sua gloria.
- Vivete oggi in attesa del suo glorioso ritorno.
Non lasciatevi scoraggiare per il momentaneo trionfo del male e del
peccato.
Non vi rattristi l’attuale vittoria nel mondo del rifiuto ostinato
di Dio, della ribellione alla sua legge di amore, di una così
universale empietà.
Neppure lasciatevi prendere dal dubbio e dalla sfiducia nel vedere la
Chiesa tanto ferita e percossa, insidiata e tradita. La gioia
pasquale sia più grande di ogni umana ragione di apprensione e di
tristezza.
Cristo risorto è vivo fra voi. Cristo risorto segna della sua
vittoria le vicende del mondo e della storia.
Cristo risorto vuole instaurare fra voi il suo Regno, perché sia
glorificato da tutto l’universo creato.
Vivete sempre nella gioia e in una sicura speranza, in attesa del suo
glorioso ritorno».
Sant’Omero (Teramo), 6 maggio 1989
Primo sabato del mese
Le due ali della grande aquila.
«Figli miei prediletti, oggi mi venerate in maniera speciale, nel
primo sabato di questo mese di maggio, che viene da voi
particolarmente a Me dedicato.
Vi riunite in Cenacoli di fraternità e di preghiera con la vostra
Mamma Celeste.
Quanto conforto date al mio profondo dolore; quanta gioia recate al
mio Cuore Immacolato!
Perché, per mezzo di voi che mi avete risposto, ormai la devozione
verso di Me sta rifiorendo in tutta la Chiesa. Così Io posso
esercitare, in questi vostri tempi, il grande potere che dalla
Santissima Trinità mi è stato dato, per rendere inoffensivo
l’attacco che il mio avversario, il Dragone rosso, ha scatenato
contro di Me, vomitando dalla sua bocca un fiume di acque per
sommergermi.
Il fiume di acque è formato dall’insieme di tutte le nuove
dottrine teologiche, che hanno cercato di oscurare la figura della
vostra Mamma Celeste, di negare i miei privilegi, di ridimensionarne
la devozione, di mettere in ridicolo tutti i miei devoti.
A causa di questi attacchi del Dragone, in questi anni, la pietà
verso di Me è andata diminuendo presso tanti fedeli e, in alcuni
luoghi, è addirittura scomparsa.
Ma alla vostra Mamma Celeste sono venute in soccorso le due ali della
grande aquila.
La grande aquila è la Parola di Dio, soprattutto la Parola contenuta
nel Vangelo di mio figlio Gesù.
Fra i quattro Vangeli, l’aquila indica quello di S. Giovanni,
perché esso vola più in alto di tutti, entra nel cuore stesso della
Santissima Trinità, affermando, con forza, la divinità, l’eternità
e la consostanzialità del Verbo e la divinità di Gesù Cristo.
Le due ali dell’aquila sono la parola di Dio accolta, amata e
custodita con la fede e la parola di Dio vissuta con la Grazia e la
carità.
Le due ali della fede e della carità - cioè della Parola di Dio da
Me accolta e vissuta - mi hanno consentito di volare al di sopra del
fiume di acque di tutti gli attacchi mossi contro di Me, perché
hanno manifestato al mondo la mia vera grandezza.
Poi mi sono cercata il mio rifugio nel deserto.
Il deserto, in cui ho posto la mia abituale dimora, è formato dal
cuore e dall’anima di tutti quei figli che mi accolgono, mi
ascoltano, si affidano completamente a Me, si consacrano al mio Cuore
Immacolato.
Nel deserto in cui mi trovo, oggi Io opero i miei più grandi
prodigi. Li opero nel cuore e nell’anima, cioè nella vita, di
tutti i miei più piccoli bambini.
Così li conduco a seguirmi sulla strada della fede e della carità,
facendo ad essi accogliere, amare e custodire la Parola di Dio ed
aiutandoli a viverla ogni giorno con coerenza e con coraggio.
Nel silenzio e nel nascondimento, cioè nel deserto in cui mi trovo,
opero fortemente perché i figli a Me consacrati credano oggi al
Vangelo, si lascino guidare solo dalla Sapienza del Vangelo, siano
sempre Vangelo vissuto.
Ecco il compito che Io ho preparato alla schiera, che mi sono formata
in ogni parte del mondo, con il mio Movimento Sacerdotale Mariano:
lasciarsi trasportare con Me sulle due ali della grande aquila, cioè
della fede e della carità, accogliendo con amore, in questi vostri
tempi, e vivendo la sola Parola di Dio.
I grandi prodigi che Io oggi compio, nel deserto in cui mi trovo,
sono quelli di trasformare completamente la vita dei miei piccoli
figli, perché diventino coraggiosi testimoni di fede e luminosi
esempi di santità.
In questa maniera, nel silenzio e nel nascondimento, ogni giorno
preparo la mia grande vittoria sul Drago, nel trionfo del mio Cuore
Immacolato nel mondo».
Santuario di Tindari (Sicilia), 14 maggio 1989
Solennità di Pentecoste
L’enorme Drago rosso.
«Figli prediletti, oggi adorate ed invocate lo Spirito Santo,
disceso nella Pentecoste sopra gli apostoli ed i discepoli, riuniti
con Me nel Cenacolo di Gerusalemme.
Lo invocate ancora in questi vostri tempi, con fiducia e con
perseveranza, riuniti con Me nei Cenacoli di preghiera, che ormai si
sono diffusi in ogni parte della terra.
Con il mio Movimento Sacerdotale Mariano invito oggi tutti i figli
della Chiesa a riunirsi in un Cenacolo perenne di preghiera con me,
vostra Mamma Celeste.
Invito tutti i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e i fedeli.
Il mio Cuore Immacolato è il luogo di questo nuovo, spirituale ed
universale Cenacolo.
In esso dovete entrare con il vostro atto di consacrazione, che vi
affida per sempre a Me, affinché Io possa unire la mia voce alle
vostre nell’invocare sulla Chiesa e su tutta l’umanità il Dono
di una seconda Pentecoste.
Solo lo Spirito del Signore può riportare l’umanità alla perfetta
glorificazione di Dio.
Solo lo Spirito del Signore può rinnovare la Chiesa con lo splendore
della sua unità e della sua santità.
Solo lo Spirito del Signore può vincere la potenza e la forza
vittoriosa dell’enorme Drago rosso, che, in questo vostro secolo,
si è scatenato ovunque, in maniera terribile, per sedurre ed
ingannare tutta l’umanità.
L’enorme Drago rosso è il comunismo ateo, che ha diffuso in ogni
parte l’errore della negazione e dell’ostinato rifiuto di Dio.
L’enorme Drago rosso è l’ateismo marxista, che si presenta con
dieci corna, cioè con la potenza dei suoi mezzi di comunicazione,
per condurre l’umanità a disubbidire ai dieci comandamenti di Dio,
e con sette teste, su ciascuna delle quali vi è un diadema, segno di
potere e di regalità. Le teste incoronate indicano le nazioni in cui
il comunismo ateo si è stabilito e domina con la forza del suo
potere ideologico, politico e militare.
L’enormità del Drago manifesta chiaramente la vastità della terra
occupata dal dominio incontrastato dell’ateismo comunista.
Il suo colore è rosso perché usa le guerre ed il sangue come
strumenti delle sue numerose conquiste.
L’enorme Drago rosso è riuscito in questi anni a conquistare
l’umanità con l’errore dell’ateismo teorico o pratico, che ha
ormai sedotto tutte le nazioni della terra.
Si è riusciti così a costruire una nuova civiltà senza Dio,
materialista, egoista, edonista, arida e fredda, che porta in sé i
germi della corruzione e della morte.
L’enorme Drago rosso ha il compito diabolico di sottrarre tutta
l’umanità al dominio di Dio, alla glorificazione della Santissima
Trinità, alla piena attuazione del disegno del Padre che, per mezzo
del Figlio, l’ha creata per la sua gloria.
Il Signore mi ha rivestita della sua Luce e lo Spirito Santo della
sua divina potenza, così Io appaio come un grande segno nel cielo,
Donna vestita di sole, perché ho il compito di sottrarre l’umanità
al dominio dell’enorme Drago rosso e riportarla tutta alla perfetta
glorificazione della Santissima Trinità.
Per questo mi formo la schiera dei miei più piccoli figli, in ogni
parte del mondo, e ad essi domando che si consacrino al mio Cuore
Immacolato. Così li conduco a vivere solo per la gloria di Dio, per
mezzo della fede e della carità, e li coltivo Io stessa gelosamente
nel mio celeste giardino.
Allora ogni giorno Io mi presento davanti al trono del mio Signore in
atto di profonda adorazione, apro la porta d’oro del mio Cuore
Immacolato, offro fra le mie braccia tutti questi miei figli dicendo:
“Santissima e divina Trinità, nel momento della tua universale
negazione Io ti presento l’omaggio della mia materna riparazione,
per mezzo di tutti questi miei piccoli che ogni giorno formo alla tua
più grande glorificazione”.
Così ancora oggi il Signore dalla bocca dei bambini e dei lattanti
riceve la sua lode perfetta».
Milano, 3 giugno 1989
Primo sabato e festa del Cuore Immacolato di Maria
La bestia simile a una pantera.
«Figli prediletti, oggi vi riunite nei Cenacoli di preghiera, per
celebrare la festa del Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste.
Da ogni parte del mondo vi ho chiamati a consacrarvi al mio Cuore
Immacolato, e voi avete risposto con filiale amore e con generosità.
Ormai mi sono formata la mia schiera, con quei figli che hanno
accolto il mio invito ed hanno ascoltato la mia voce. È giunto il
tempo in cui il mio Cuore Immacolato deve essere glorificato dalla
Chiesa e da tutta l’umanità.
Perché, in questi tempi della apostasia, della purificazione e della
grande tribolazione, il mio Cuore Immacolato è il solo rifugio e la
strada che vi conduce al Dio della salvezza e della pace.
Soprattutto il mio Cuore Immacolato diventa oggi il segno della mia
sicura vittoria nella grande lotta che si combatte fra i seguaci
dell’enorme Drago rosso ed i seguaci della Donna vestita di sole.
In questa terribile lotta sale dal mare; in aiuto al Drago, una
bestia simile a una pantera.
Se il Drago rosso è l’ateismo marxista, la bestia nera è la
Massoneria.
Il Drago si manifesta nel vigore della sua potenza; la bestia nera
invece agisce nell’ombra, si nasconde, si occulta in modo da
entrare in ogni parte.
Ha le zampe di orso e la bocca di un leone, perché opera ovunque con
l’astuzia e con i mezzi di comunicazione sociale, cioè della
propaganda.
Le sette teste indicano le varie logge massoniche, che agiscono
ovunque in maniera subdola e pericolosa.
Questa bestia nera ha dieci corna e sulle corna dieci diademi, che
sono segni di dominio e di regalità.
La massoneria domina e governa in tutto il mondo per mezzo delle
dieci corna.
Il corno, nel mondo biblico, è sempre stato uno strumento di
amplificazione, un modo di fare udire maggiormente la propria voce,
un forte mezzo di comunicazione.
Per questo Dio ha comunicato al suo popolo la sua Volontà per mezzo
di dieci corna che hanno fatto conoscere la sua Legge: i dieci
comandamenti.
Chi li accoglie e li osserva cammina nella vita sulla strada della
divina Volontà, della gioia e della pace.
Chi fa la volontà del Padre, accoglie la Parola di suo Figlio e
partecipa della Redenzione da Lui compiuta. Gesù dona alle anime la
stessa vita divina, attraverso la Grazia, che Lui ci ha meritato con
il suo Sacrificio compiuto sul Calvario.
La Grazia della Redenzione viene comunicata per mezzo dei sette
sacramenti. Con la Grazia vengono inseriti nell’anima dei germi di
vita soprannaturale che sono le virtù. Fra esse le più importanti
sono le tre virtù teologali e le quattro cardinali: fede, speranza,
carità; prudenza, fortezza, giustizia e temperanza.
Al sole divino dei sette Doni dello Spirito Santo, queste virtù
germogliano, crescono, si sviluppano sempre di più e conducono così
le anime sul cammino luminoso dell’amore e della santità.
Compito della bestia nera, cioè della massoneria, è quello di
combattere, in maniera subdola, ma tenace, per impedire alle anime di
percorrere questa strada, indicata dal Padre e dal Figlio ed
illuminata dai doni dello Spirito.
Infatti se il Drago rosso agisce per portare tutta l’umanità a
fare a meno di Dio, alla negazione di Dio e perciò diffonde l’errore
dell’ateismo, lo scopo della massoneria non è di negare Dio, ma di
bestemmiarlo.
La bestia apre la bocca per proferire bestemmie contro Dio, per
bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che
abitano in cielo.
La bestemmia più grande è quella di negare il culto dovuto al solo
Dio per darlo alle creature ed allo stesso Satana. Ecco perché in
questi tempi, dietro la perversa azione della massoneria, si
diffondono ovunque le messe nere ed il culto satanico.
Inoltre la massoneria agisce, con ogni mezzo, per impedire che le
anime si salvino e così vuole rendere vana l’opera della
Redenzione compiuta da Cristo.
Se il Signore ha comunicato la sua Legge con i dieci comandamenti, la
massoneria diffonde ovunque, con la potenza delle sue dieci corna,
una legge che è completamente opposta a quella di Dio.
Al comandamento del Signore: - “Non avrai altro Dio fuori di me”
- essa costruisce altri falsi idoli, di fronte ai quali oggi molti si
prostrano in adorazione.
Al comandamento: - “Non nominare il nome di Dio invano” - essa si
oppone con il bestemmiare Dio ed il suo Cristo, in tanti modi subdoli
e diabolici, fino a ridurre un marchio di vendita indecoroso il suo
Nome e a fare dei film sacrileghi sulla sua vita e sulla sua divina
Persona.
Al comandamento: - “Ricordati di santificare le feste” - essa
trasforma la domenica in week end, nel giorno dello sport, delle
gare, dei divertimenti.
Al comandamento: - “Onora il padre e la madre” - essa contrappone
un modello nuovo di famiglia fondato sulla convivenza, persino fra
omosessuali.
Al comandamento: - “Non uccidere” - essa è riuscita a fare
legittimare, in ogni parte, l’aborto, a fare accogliere la
eutanasia, a fare quasi scomparire il rispetto dovuto al valore della
vita umana.
Al comandamento: - “Non commettere atti impuri” - essa
giustifica, esalta e propaganda ogni forma di impurità, fino alla
giustificazione degli atti contro natura.
Al comandamento: - “Non rubare” - essa opera perché sempre più
si diffondano i furti, la violenza, i sequestri e le rapine.
Al comandamento: - “Non dire falsa testimonianza” - essa agisce
perché si propaghi sempre più la legge dell’inganno, della
menzogna, della doppiezza.
Al comandamento: - “Non desiderare la roba e la donna di altri” -
agisce per corrompere nel profondo la coscienza, ingannando la mente
e il cuore dell’uomo.
In questa maniera le anime vengono sospinte sul cammino perverso e
cattivo della disubbidienza alla Legge del Signore, vengono sommerse
dal peccato e sono così impedite dal ricevere il dono della Grazia e
della vita di Dio.
-Alle sette virtù teologali e cardinali, che sono il frutto del
vivere in grazia di Dio, la massoneria oppone la diffusione dei sette
vizi capitali, che sono il frutto di vivere abitualmente in stato di
peccato.
Alla fede essa oppone la superbia; alla speranza la lussuria; alla
carità l’avarizia; alla prudenza l’ira; alla fortezza l’accidia;
alla giustizia l’invidia; alla temperanza la gola.
Colui che diventa vittima dei sette vizi capitali viene gradualmente
condotto a togliere il culto che è dovuto al solo Dio, per darlo a
delle false divinità, che sono la personificazione stessa di tutti
questi vizi.
Ed in questo consiste la bestemmia più grande ed orribile. Ecco
perché su ogni testa della bestia è scritto un titolo blasfemo.
Ogni loggia massonica ha il compito di fare adorare una diversa
divinità.
La prima testa porta il titolo blasfemo della superbia, che si oppone
alla virtù della fede, e conduce a dare il culto al dio della
ragione umana e dell’orgoglio, della tecnica e del progresso.
La seconda testa porta il titolo blasfemo della lussuria, che si
oppone alla virtù della speranza, e porta a dare il culto al dio
della sessualità e dell’impurità.
La terza testa porta il titolo blasfemo dell’avarizia, che si
oppone alla virtù della carità, e diffonde ovunque il culto al dio
del denaro.
La quarta testa porta il titolo blasfemo dell’ira, che si oppone
alla virtù della prudenza, e conduce a dare il culto al dio della
discordia e della divisione.
La quinta testa porta il titolo blasfemo dell’accidia, che si
oppone alla virtù della fortezza, e diffonde il culto all’idolo
della paura, dell’opinione pubblica e dello sfruttamento.
La sesta testa porta il titolo blasfemo dell’invidia, che si oppone
alla virtù della giustizia, e porta a dare il culto all’idolo
della violenza e della guerra.
La settima testa porta il titolo blasfemo della gola, che si oppone
alla virtù della temperanza, e conduce a dare il culto all’idolo
così esaltato dell’edonismo, del materialismo e del piacere.
Il compito delle Logge massoniche è quello di operare oggi, con
grande astuzia, per portare ovunque l’umanità a disprezzare la
santa Legge di Dio, ad operare in aperta opposizione ai dieci
Comandamenti, a sottrarre il culto dovuto al solo Dio, per darlo a
dei falsi idoli, che vengono esaltati ed adorati da un numero sempre
più grande di uomini: la ragione; la carne; il denaro; la discordia;
il dominio; la violenza; il piacere.
Così le anime vengono precipitate nella tenebrosa schiavitù del
male, del vizio e del peccato, e, nel momento della morte e del
giudizio di Dio, nello stagno di fuoco eterno che è l’inferno. Ora
comprendete come, in questi tempi, contro il terribile ed insidioso
attacco della bestia nera, cioè della massoneria, il mio Cuore
Immacolato diventi il vostro rifugio e la strada sicura che vi porta
a Dio.
Nel mio Cuore Immacolato si delinea la tattica usata dalla vostra
Mamma Celeste, per controbattere e vincere la subdola trama usata
dalla bestia nera.
Per questo formo tutti i miei figli ad osservare i dieci comandamenti
di Dio; a vivere alla lettera il Vangelo; ad usare spesso dei
sacramenti; specie quelli della penitenza e comunione eucaristica,
come aiuti necessari per restare nella grazia di Dio; ad esercitare
in maniera forte le virtù, per camminare sempre sulla strada del
bene, dell’amore, della purezza e della santità.
Così mi servo di voi, miei piccoli figli che vi siete a Me
consacrati, per smascherare tutte queste subdole insidie che la
bestia nera vi tende e rendere infine vano il grande attacco che la
massoneria ha sferrato oggi contro Cristo e la sua Chiesa.
Ed alla fine, soprattutto nella sua più grande sconfitta, apparirà,
in tutto il suo splendore, il trionfo del mio Cuore Immacolato nel
mondo».
Dongo (Como), 13 giugno 1989
Anniversario della seconda apparizione a Fatima
La bestia simile a un agnello.
«Figli prediletti, oggi ricordate la mia seconda apparizione,
avvenuta nella povera Cova da Iria in Fatima, il 13 giugno 1917.
Già da allora Io vi ho predetto quanto voi state vivendo in questi
tempi.
Vi ho annunciato la grande lotta fra Me, Donna vestita di sole, e
l’enorme Drago rosso, che ha portato l’umanità a vivere senza
Dio.
Vi ho anche predetto il subdolo e tenebroso lavoro, compiuto dalla
Massoneria, per allontanarvi dalla osservanza della Legge di Dio e
rendervi così vittime dei peccati e dei vizi.
Soprattutto, come Mamma, vi ho voluto avvertire del grande pericolo
che minaccia oggi la Chiesa, a causa dei molti e diabolici attacchi
che si compiono contro di Lei per distruggerla.
Per raggiungere questo scopo, alla bestia nera che sale dal mare,
viene in aiuto dalla terra, una bestia che ha due corna, simili a
quelle di un agnello.
L’agnello, nella divina Scrittura, è sempre stato il simbolo del
sacrificio. Nella notte dell’esodo, viene sacrificato l’agnello
e, con il suo sangue, sono aspersi gli stipiti delle case degli
ebrei, per sottrarle al castigo che invece colpisce tutti gli
egiziani.
La Pasqua ebraica ricorda questo fatto ogni anno, con la immolazione
di un agnello, che viene sacrificato e consumato. Sul Calvario Gesù
Cristo si immola per la redenzione dell’umanità, si fa Lui stesso
nostra Pasqua e diventa il vero Agnello di Dio che toglie tutti i
peccati del mondo.
La bestia porta sul capo due corna simili a quelle di un agnello. Al
simbolo del sacrificio è intimamente unito quello del Sacerdozio: le
due corna.
Un copricapo con due corna portava il Sommo Sacerdote nel Vecchio
Testamento.
La mitria - con due corna - portano i Vescovi nella Chiesa, per
indicare la pienezza del loro Sacerdozio.
La bestia nera, simile a una pantera, indica la Massoneria; la bestia
con due corna, simile a un agnello, indica la Massoneria infiltrata
all’interno della Chiesa, cioè la Massoneria ecclesiastica, che si
è diffusa sopratutto fra i Membri della Gerarchia.
Questa infiltrazione massonica, all’interno della Chiesa, vi è già
stata da Me predetta in Fatima, quando vi ho annunciato che Satana si
sarebbe introdotto fino al vertice della Chiesa.
Se compito della massoneria è di condurre le anime alla perdizione,
portandole al culto di false divinità, lo scopo della massoneria
ecclesiastica è invece quello di distruggere Cristo e la sua Chiesa,
costruendo un nuovo idolo, cioè un falso Cristo ed un falsa Chiesa.
- Gesù Cristo è il Figlio del Dio vivente, è il Verbo incarnato, è
vero Dio e vero Uomo, poiché unisce nella sua Persona divina la
natura umana e la natura divina.
Gesù, nel vangelo, ha dato di se stesso la sua più completa
definizione, dicendo di essere la Verità, la Via e la Vita.
- Gesù è la Verità, perché ci rivela il Padre, ci dice la sua
Parola definitiva, porta al suo perfetto compimento tutta la divina
Rivelazione.
- Gesù è la Vita, perché ci dona la stessa vita divina, con la
Grazia da Lui meritata con la Redenzione, ed istituisce i Sacramenti
come mezzi efficaci che comunicano la Grazia.
- Gesù è la Via, che conduce al Padre per mezzo del Vangelo, che ci
ha dato come cammino da percorrere per giungere alla salvezza.
Gesù è Verità, perché è Lui - Parola vivente - fonte e sigillo
di tutta la divina Rivelazione.
Allora la massoneria ecclesiastica agisce per oscurare la Sua divina
Parola, per mezzo di interpretazioni naturali e razionali e, nel
tentativo di renderla più comprensiva ed accolta, la svuota di ogni
suo soprannaturale contenuto.
Così si diffondono gli errori, in ogni parte della stessa Chiesa
Cattolica. A causa della diffusione di questi errori, oggi molti si
allontanano dalla vera fede, dando attuazione alla profezia che vi è
stata fatta da Me a Fatima: - verranno tempi in cui molti perderanno
la vera fede.
- La perdita della fede è apostasia.
La massoneria ecclesiastica agisce, in maniera subdola e diabolica,
per condurre tutti alla apostasia.
Gesù è Vita perché dona la Grazia.
Scopo della massoneria ecclesiastica è quello di giustificare il
peccato, di presentarlo non più come un male, ma come un valore ed
un bene.
Così si consiglia di compierlo, come un modo di soddisfare le
esigenze della propria natura, distruggendo la radice da cui può
nascere il pentimento e si dice che non è più necessario
confessarlo.
Frutto pernicioso di questo maledetto cancro, che si è diffuso in
tutta la Chiesa, è la sparizione della confessione individuale in
ogni parte.
Le anime vengono portate a vivere nel peccato, rifiutando il dono
della Vita, che Gesù ci ha offerto.
Gesù è Via, che conduce al Padre, per mezzo del Vangelo. La
massoneria ecclesiastica favorisce le esegesi, che danno di esso
interpretazioni razionalistiche e naturali, per mezzo
dell’applicazione dei vari generi letterari, così che esso viene
dilaniato in ogni sua parte.
Alla fine si giunge a negare la realtà storica dei miracoli e della
sua resurrezione e si mette in dubbio la divinità stessa di Gesù e
la sua missione salvifica.
- Dopo di avere distrutto il Cristo storico, la bestia con due corna
simili a un agnello cerca di distruggere il Cristo mistico che è la
Chiesa.
La Chiesa istituita da Cristo è una sola: quella santa, cattolica,
apostolica, una, fondata su Pietro.
Come Gesù, anche la Chiesa da Lui fondata, che forma il suo corpo
mistico, è Verità, vita e via.
- La Chiesa è verità, perché ad essa sola Gesù ha affidato da
custodire, nella sua integrità, tutto il deposito della fede. Lo ha
affidato alla Chiesa gerarchica, cioè al Papa ed ai Vescovi uniti
con Lui.
La massoneria ecclesiastica cerca di distruggere questa realtà con
il falso ecumenismo, che porta all’accettazione di tutte le Chiese
cristiane, affermando che ciascuna di esse possiede una parte della
verità.
Essa coltiva il disegno di fondare una Chiesa ecumenica universale,
formata dalla fusione di tutte le confessioni cristiane, fra cui la
Chiesa cattolica.
- La Chiesa è vita perché dona la Grazia ed essa sola possiede i
mezzi efficaci di Grazia, che sono i sette Sacramenti. Specialmente è
vita perché ad Essa sola è stato dato il potere di generare
l’Eucarestia, per mezzo del Sacerdozio ministeriale e gerarchico.
Nella Eucarestia Gesù Cristo è realmente presente col suo Corpo
glorioso e la sua divinità.
Allora la massoneria ecclesiastica, in tante e subdole maniere, cerca
di attaccare la pietà ecclesiale verso il Sacramento della
Eucarestia.
Di essa valorizza solo l’aspetto della Cena, tende a minimizzare il
suo valore sacrificale, cerca di negare la reale e personale presenza
di Gesù nelle Ostie consacrate.
Per questo si sono gradualmente soppressi tutti i segni esterni, che
sono indicativi della fede nella presenza reale di Gesù nella
Eucarestia, come le genuflessioni, le ore di adorazione pubbliche, la
consuetudine santa di circondare il Tabernacolo di luci e di fiori.
- La Chiesa è via perché conduce al Padre, per mezzo del Figlio,
nello Spirito Santo sul cammino della perfetta unità. Come il Padre
e il Figlio sono uno, così dovete essere una sola cosa fra voi.
Gesù ha voluto che la sua Chiesa sia segno e strumento dell’unità
di tutto il genere umano.
La Chiesa riesce ad essere unita, perché è stata fondata sulla
pietra angolare della sua unità: Pietro ed il Papa che succede al
carisma di Pietro.
Allora la massoneria ecclesiastica cerca di distruggere il fondamento
della unità della Chiesa, con l’attacco subdolo ed insidioso al
Papa.
Essa ordisce le trame del dissenso e della contestazione al Papa;
sostiene e premia coloro che lo vilipendono e gli disubbidiscono;
propaga le critiche e le opposizioni di Vescovi e di teologi.
In questa maniera si demolisce il fondamento stesso della sua unità
e così la Chiesa viene sempre più lacerata e divisa. - Figli
prediletti, vi ho invitato a consacrarvi al mio Cuore Immacolato e a
entrare in questo mio materno rifugio, soprattutto per essere
preservati e difesi contro questa terribile insidia. Per questo,
nell’atto di consacrazione del mio Movimento, Io vi ho sollecitato
a rinunciare ad ogni aspirazione di fare carriera. Così potete
sottrarvi alla più forte e pericolosa insidia, usata dalla
massoneria, per associare alla sua setta segreta tanti miei figli
prediletti.
Vi porto ad un grande amore a Gesù verità, facendovi coraggiosi
testimoni di fede; a Gesù vita, portandovi a grande santità; a Gesù
via, chiedendovi di essere nella vita solo Vangelo vissuto ed
annunciato alla lettera.
Poi vi conduco al più grande amore alla Chiesa.
- Vi faccio amare la Chiesa-verità , facendovi forti annunciatori di
tutte le verità della fede cattolica, mentre vi opponete, con forza
e coraggio, a tutti gli errori.
- Vi rendo ministri della Chiesa-vita, aiutandovi ad essere Sacerdoti
fedeli e santi. Siate sempre disponibili alle necessità delle anime,
prestatevi, con generosa abnegazione, al ministero della
Riconciliazione e siate fiamme ardenti di amore e di zelo verso Gesù
presente nella Eucarestia.
Nelle vostre Chiese si torni a fare con frequenza le ore di pubblica
adorazione e riparazione al Santissimo Sacramento dell’altare.
- Vi trasformo in testimoni della Chiesa-via, e vi rendo strumenti
preziosi della sua unità. Per questo vi ho donato, come secondo
impegno del mio Movimento, una particolare unità al Papa.
Per mezzo del vostro amore e della vostra fedeltà, il disegno divino
della perfetta unità della Chiesa tornerà a risplendere in tutto il
suo splendore.
Così alla tenebrosa forza, che oggi esercita la massoneria
ecclesiastica, per distruggere Cristo e la sua Chiesa, Io oppongo il
forte splendore della mia schiera sacerdotale e fedele, perché
Cristo sia da tutti amato, ascoltato e seguito, e la sua Chiesa sia
sempre più amata, difesa e santificata.
In questo soprattutto risplende la vittoria della Donna vestita di
sole e il mio Cuore Immacolato ha il suo più luminoso trionfo».
Milano, 17 giugno 1989
Sabato
Il numero della Bestia: 666.
«Figli prediletti, comprendete ora il disegno della vostra Mamma
Celeste, la Donna vestita di sole, che combatte, con la sua schiera,
nella grande lotta contro tutte le forze del male, per ottenere la
sua vittoria, nella perfetta glorificazione della Santissima Trinità.
Con Me combattete, piccoli figli, contro il Drago, che cerca di
portare tutta l’umanità contro Dio.
Con Me combattete, piccoli figli, contro la bestia nera, la
massoneria, che vuole condurre le anime alla perdizione. Con Me
combattete, piccoli figli, contro la bestia simile a un agnello, la
massoneria infiltrata all’interno della vita ecclesiale per
distruggere Cristo e la sua Chiesa.
Per raggiungere questo scopo essa vuole costruire un nuovo idolo,
cioè un falso Cristo ed una falsa Chiesa.
- La massoneria ecclesiastica riceve ordini e potere dalle varie
Logge massoniche ed opera per condurre segretamente tutti a fare
parte di queste sette segrete.
Così sollecita gli ambiziosi con la prospettiva di facili carriere;
ricolma di beni gli affamati di denaro; aiuta i suoi membri a
primeggiare e ad occupare i posti più importanti, mentre emargina,
in maniera subdola, ma decisa, tutti coloro che si rifiutano di
partecipare al suo disegno.
Infatti la bestia simile a un agnello esercita tutto il potere della
prima bestia, in sua presenza, e costringe la terra ed i suoi
abitanti ad adorare la prima bestia.
Addirittura la massoneria ecclesiastica giunge fino a costruire una
statua in onore della bestia e costringe tutti ad adorare questa
statua.
- Ma, secondo il primo comandamento della santa legge del Signore,
solo DIO si deve adorare e a Lui solo deve essere data ogni forma di
culto.
Allora si sostituisce DIO con un IDOLO potente, forte, dominatore.
Un idolo così potente, da far mettere a morte tutti coloro che non
adorano la statua della bestia.
Un idolo così forte e dominatore, da fare sì che tutti, piccoli e
grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevano un marchio sulla
mano destra o sulla fronte, e che nessuno può comprare o vendere
senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del
suo nome.
Questo grande idolo, costruito per essere da tutti adorato e servito,
come vi ho già rivelato nel precedente messaggio, è un falso Cristo
e una falsa Chiesa.
Ma qual è il suo nome?
- Al capitolo 13 dell’Apocalisse è scritto: “Qui sta la
sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: esso
rappresenta un nome di un uomo. E tale cifra è 666
(seicentosessantasei)” .
Con l’intelligenza, illuminata dalla luce della divina Sapienza, si
riesce a decifrare dal numero 666 il nome di un uomo e questo nome,
indicato da tale numero, è quello dell’Anticristo.
Lucifero, il serpente antico, il diavolo o Satana, il dragone rosso
diventa, in questi ultimi tempi, l’anticristo.
Già l’apostolo Giovanni affermava che chiunque nega che Gesù
Cristo è Dio, costui è l’anticristo.
La statua o l’idolo, costruito in onore della bestia, per essere
adorato da tutti gli uomini è l’Anticristo.
Calcolate ora il suo numero 666, per comprendere come indichi il nome
di un uomo.
Il numero 333 indica la Divinità.
Lucifero si ribella a Dio per superbia, perché vuole mettersi al di
sopra di Dio.
Il 333 è il numero che indica il mistero di Dio. Colui che vuole
mettersi al di sopra di Dio porta il segno di 666, pertanto questo
numero indica il nome di Lucifero, Satana, cioè di colui che si
mette contro Cristo, dell’anticristo.
Il 333, indicato una volta, cioè per 1, esprime il mistero
dell’unità di Dio.
Il 333, indicato due volte, cioè per 2, indica le due nature, quella
divina e quella umana, unite nella Persona divina di Gesù Cristo.
Il 333, indicato tre volte, cioè per 3, indica il mistero delle Tre
Persone divine, cioè esprime il mistero della Santissima Trinità.
Allora il numero 333, espresso una, due e tre volte, esprime i
misteri principali della fede cattolica, che sono:
1°: l’unità e la Trinità di Dio;
2°: l’incarnazione, la passione, la morte e la resurrezione di
nostro signore Gesù Cristo.
Se il 333 è il numero che indica la Divinità, colui che vuole
mettersi al di sopra dello stesso Dio viene indicato col numero 666.
Il 666, indicato una volta, cioè per 1, esprime l’anno 666,
seicentosessantasei.
In questo periodo storico, l’Anticristo si manifesta attraverso il
fenomeno dell’Islam, che nega direttamente il mistero della divina
Trinità e la divinità di nostro Signore Gesù Cristo.
L’islamismo, con la sua forza militare, si scatena ovunque,
distruggendo tutte le antiche comunità cristiane, invade l’Europa
e solo per un mio materno e straordinario intervento, sollecitato
fortemente dal Santo Padre, non riesce a distruggere completamente la
Cristianità.
Il 666, indicato due volte, cioè per 2, esprime l’anno 1332,
milletrecentotrentadue.
In questo periodo storico, l’Anticristo, si manifesta con un
radicale attacco alla fede nella Parola di Dio. Attraverso i
filosofi, che iniziano a dare esclusivo valore alla scienza e poi
alla ragione, si tende gradualmente a costituire unico criterio di
verità la sola intelligenza umana. Nascono i grandi errori
filosofici, che continuano nei secoli fino ai vostri giorni.
L’importanza esagerata data alla ragione, come criterio esclusivo
di verità, porta necessariamente alla distruzione della fede nella
Parola di Dio.
Infatti, con la riforma protestante si rifiuta la Tradizione come
fonte della divina Rivelazione e si accetta solo la Sacra Scrittura.
Ma anche questa deve essere interpretata per mezzo della ragione, e
si rifiuta ostinatamente il Magistero autentico della Chiesa
gerarchica, a cui Cristo ha affidato da custodire il deposito della
fede.
Ciascuno è libero di leggere e di comprendere la sacra Scrittura,
secondo la sua personale interpretazione.
In questa maniera la fede nella Parola di Dio viene distrutta.
Opera dell’Anticristo, in questo periodo storico, è la divisione
della Chiesa, la conseguente formazione di nuove e numerose
confessioni cristiane, che gradualmente vengono sospinte ad una
perdita sempre più estesa della vera fede nella Parola di Dio.
Il 666, indicato tre volte, cioè per 3, esprime l’anno 1998,
millenovecentonovantotto.
In questo periodo storico, la massoneria, aiutata da quella
ecclesiastica, riuscirà nel suo grande intento: costruire un idolo
da mettere al posto di Cristo e della sua Chiesa.
Un falso Cristo e una falsa Chiesa. Pertanto la statua costruita in
onore della prima bestia, per essere adorata da tutti gli abitanti
della terra e che segnerà del suo marchio tutti coloro che vorranno
comprare o vendere è quella dell’Anticristo.
Siete così giunti al vertice della purificazione, della grande
tribolazione e della apostasia.
L’apostasia sarà ormai generalizzata perché quasi tutti
seguiranno il falso Cristo e la falsa Chiesa.
Allora sarà aperta la porta per la comparsa dell’uomo o della
persona stessa dell’Anticristo!
Ecco, figli prediletti, perché vi ho voluto illuminare sulle pagine
della Apocalisse, che si riferiscono ai tempi che vivete. Per
prepararvi con Me alla parte più dolorosa e decisiva della grande
lotta che si sta combattendo fra la vostra Mamma Celeste e tutte le
forze del male che si sono scatenate.
Coraggio! Siate forti, miei piccoli bambini. A voi tocca il compito,
in questi difficili anni, di restare fedeli a Cristo ed alla sua
Chiesa, sopportando ostilità, lotte e persecuzioni. Ma siete parte
preziosa del piccolo gregge, che ha il compito di combattere e di
vincere alla fine la forza potente dell’anticristo.
Tutti vi formo, vi difendo e vi benedico».
Valdragone di San Marino, 28 giugno 1989
Esercizi spirituali sotto forma di cenacolo con i sacerdoti del
M.S.M. di America e di Europa
Possedete la testimonianza di Gesù.
«Figli prediletti, con che amore vi guardo e come il mio Cuore
addolorato è consolato da questo vostro continuo Cenacolo, che
ripete qui la realtà di quello di Gerusalemme.
Vi raccogliete in una preghiera continua, intensa, fatta con Me.
Come gradisco la preghiera della Liturgia delle ore, il Rosario
intero che recitate, l’Adorazione Eucaristica, la solenne
concelebrazione della Messa, che forma il cuore di tutto il Cenacolo.
Vi riunite come fratelli che si amano, si aiutano, per portare
insieme il peso delle difficoltà che incontrate. Rinnovate ogni
giorno il vostro atto di consacrazione al mio Cuore Immacolato, in
lingue diverse, e così realmente vi unite a tutti i vostri fratelli
del mio Movimento, che si trovano sparsi in ogni parte del mondo.
Voi fate parte della mia schiera.
Siete porzione preziosa della mia materna eredità.
Voi possedete la testimonianza di Gesù e osservate i Comandamenti di
Dio.
Contro di voi Satana si scatena, perché formate il mio calcagno,
cioè la parte più debole e fragile di Me stessa, e perché siete la
mia progenie. Così oggi vi insidia in maniera potente e si scatena
contro di voi con ogni genere di tentazioni e di persecuzioni.
Restate sereni. Abbiate fiducia in Me.
Questi sono i tempi della battaglia e voi dovete combattere per la
mia vittoria.
Per questo oggi vi invito a possedere tutti la testimonianza di Gesù.
Possedete la testimonianza di Gesù in questi tempi della
purificazione, per camminare sulla strada della fedeltà a Cristo e
alla sua Chiesa, e di una sempre più grande santità.
Allora voi restate nella sicurezza e nella pace, nella fiducia e nel
filiale abbandono in Me.
Possedete la testimonianza di Gesù in questi tempi dell’apostasia,
per essere forti e coraggiosi testimoni di fede. Per questo vi invito
ad essere sempre più uniti al Papa, a sostenerlo con la vostra
preghiera e col vostro amore, ad accogliere e diffondere il suo
Magistero: così indicate alle anime la via sicura da seguire per
restare nella vera fede. Conservate la testimonianza di Gesù in
questi tempi della grande tribolazione. Sono giunti i giorni predetti
dal Vangelo e dall’Apocalisse. Le forze del male, unite dalla
potenza di chi si oppone a Cristo, faranno grandi prodigi in cielo e
sulla terra, così da sedurre gran parte dell’umanità.
Voi restate saldi nella vostra eroica testimonianza a Gesù e
combattete con Me contro la forza potente di colui che si manifesta
come il nemico di Cristo.
Alla fine potrete contemplare con gioia la mia grande vittoria nel
glorioso trionfo di Cristo.
Tutti vi benedico con i vostri cari, le anime che vi sono affidate,
il vostro ministero sacerdotale, ed accolgo fra le mie mani tutte le
intenzioni di bene che portate nel cuore.
Rubbio (Vicenza), 15 agosto 1989
Festa di Maria SS. ma Assunta in cielo
Qui deve mostrarsi la costanza dei santi.
«Oggi guardate a Me, vostra Mamma celeste, nello splendore del mio
Corpo glorioso assunto, con la mia anima, alla gloria del Paradiso.
Sono la Donna vestita di sole. Sono là vostra celeste Condottiera.
Sono la Regina di tutti i Santi.
Guardate a Me come segno di sicura speranza e di consolazione, in
questi tempi della purificazione, della apostasia e della grande
tribolazione. Sono giunti i tempi della lotta e della più grande
conquista da parte del Drago, della Bestia che viene dalla terra e
della Bestia che viene dal mare.
Sono perciò i tempi in cui si costruisce una civiltà senza Dio e si
conduce tutta l’umanità a vivere senza di Lui.
Sono i tempi in cui Satana e le forze diaboliche si fanno adorare da
un numero sempre più grande di uomini e così diventa più vasta la
diffusione del culto satanico, delle sètte e delle messe nere.
Sono i tempi in cui si costruisce un idolo da mettere al posto del
vero Dio e della vera Chiesa, e questo idolo è un falso Cristo e una
falsa Chiesa.
Sono i tempi in cui tutti coloro che seguiranno questo idolo verranno
segnati dal suo marchio sulla fronte e sulla mano. Sono i tempi in
cui i fedeli seguaci dell’Agnello verranno sottoposti ad
emarginazione, a persecuzioni, a prigionia ed a morte. Sono perciò i
tempi della vostra costanza.
Qui deve mostrarsi la costanza dei santi.
- Qui deve mostrarsi la costanza di quelli che appartengono al
Signore, mettono in pratica i comandamenti di Dio e rimangono fedeli
a Gesù.
- Qui deve mostrarsi la costanza di coloro che verranno perseguitati
e condotti al martirio, perché sono beati quelli che muoiono nel
Signore, trovano riposo dalle loro fatiche e il bene che hanno fatto
li accompagna.
- Qui deve mostrarsi la costanza di coloro che non adorano la Bestia
e non si lasceranno segnare dal suo diabolico marchio. Coloro che
invece adoreranno la Bestia e la sua statua e riceveranno il suo
marchio sulla fronte e sulla mano, berranno il vino dell’ira di
Dio, versato nel calice del suo terribile castigo, e saranno
torturati alla presenza dell’Agnello e degli Angeli santi con fuoco
e zolfo.
- Qui deve mostrarsi la costanza di coloro che portano scritto sulla
fronte il nome dell’Agnello e il nome del Padre suo, perché non
hanno tradito il loro Dio, nel loro parlare non c’è mai stata
menzogna e seguono l’Agnello dovunque vada.
- Qui deve mostrarsi la costanza di tutti i miei piccoli bambini, che
Io chiamo a consacrarsi al mio Cuore Immacolato, per vivere con Me i
momenti conclusivi della battaglia e della caduta di Babilonia,
quando la vigna della terra sarà vendemmiata e i grappoli saranno
gettati nel tino della pigiatura, che rappresenta il grande castigo
di Dio.
Per questo oggi vi invito tutti a guardare a Me, vostra Mamma
Celeste, nello splendore del mio Corpo glorioso, perché la mia luce
vi illumini, il mio Cuore Immacolato vi racchiuda, il mio amore
materno vi sostenga ad essere, in questi tempi, coraggiosi testimoni
di costanza di fronte alla Chiesa ed a tutta l’ umanità».
Dongo (Como), 8 settembre 1989
Natività della Beata Vergine Maria
Il marchio sulla fronte e sulla mano.
«Oggi è la festa della nascita della vostra Mamma Celeste, miei
prediletti e figli consacrati al mio Cuore Immacolato.
Vivetela nella gioia e nella pace, nel silenzio e nella preghiera,
nella fiducia e nel filiale abbandono.
Voi siete i piccoli bimbi della vostra Mamma Bambina. Voi siete parte
della mia progenie e punto di forza del mio disegno vittorioso.
Voi formate una corona preziosa di purezza, di amore e di umiltà
attorno alla culla in cui Io sono deposta. Lasciatevi da Me nutrire e
formare; lasciatevi da Me condurre con docilità.
Lasciatevi da Me segnare con il mio materno sigillo. Questi sono i
tempi in cui i seguaci di colui che si oppone a Cristo vengono
segnati con il suo marchio sulla fronte e sulla mano.
- Il marchio sulla fronte e sulla mano è espressione di una totale
dipendenza da chi viene significato da questo segno. Il segno indica
colui che è nemico di Cristo, cioè dell’Anticristo, ed il suo
marchio che viene impresso significa la completa appartenenza della
persona segnata alla schiera di colui che si oppone a Cristo e lotta
contro il suo divino e regale dominio.
Il marchio è impresso sulla fronte e sulla mano.
- La fronte indica l’intelligenza, perché la mente è sede della
ragione umana.
- La mano esprime l’attività umana, perché è con le sue mani che
l’uomo opera e lavora.
Pertanto è la persona che viene segnata con il marchio
dell’Anticristo nella sua intelligenza e nella sua volontà.
Chi si lascia segnare dal marchio sulla fronte viene condotto ad
accogliere la dottrina della negazione di Dio, del rifiuto della sua
Legge, dell’ateismo che, in questi tempi, viene sempre più diffuso
e propagandato.
È così sospinto a seguire le ideologie oggi di moda ed a farsi
propagatore di tutti gli errori.
Chi si lascia segnare dal marchio sulla mano viene obbligato ad agire
in maniera autonoma e indipendente da Dio, ordinando la propria
attività alla ricerca di un bene solo materiale e terreno.
Così sottrae la sua azione al disegno del Padre, che vuole
illuminarla e sostenerla con la sua divina Provvidenza; all’amore
del Figlio che rende la fatica umana un mezzo prezioso per la sua
stessa redenzione e santificazione; al potere dello Spirito che
agisce ovunque per rinnovare interiormente ogni creatura.
- Chi è segnato dal marchio sulla mano lavora solo per se stesso,
per accumulare beni materiali, fa del denaro il suo dio e diviene
vittima del materialismo.
- Chi è segnato dal marchio sulla mano opera solo per l’appagamento
dei propri sensi, per cercare il benessere ed il piacere, per dare
piena soddisfazione a tutte le sue passioni, specialmente a quella
dell’impurità, e diviene vittima dell’edonismo.
- Chi è segnato dal marchio sulla mano fa del proprio io il centro
di tutto il suo operare, guarda agli altri come oggetti da usare e da
sfruttare per il proprio tornaconto e diventa vittima dell’egoismo
sfrenato e della mancanza di amore.
Se il mio Avversario segna, con il suo marchio, tutti i suoi seguaci,
è giunto il tempo in cui anch’io, vostra Celeste Condottiera,
segno, con il mio materno sigillo, tutti coloro che si sono
consacrati al mio Cuore Immacolato e fanno parte della mia schiera.
Imprimo sulla vostra fronte il mio sigillo con il segno santissimo
della Croce di mio figlio Gesù.
Così apro l’intelligenza umana ad accogliere la Sua divina Parola,
ad amarla, a viverla, vi conduco ad affidarvi completamente a Gesù
che ve l’ha rivelata, e vi rendo oggi coraggiosi testimoni di fede.
Ai segnati sulla fronte con il marchio blasfemo, Io contrappongo i
miei figli segnati con la Croce di Gesù Cristo. Poi ordino tutta la
vostra attività alla perfetta glorificazione della Santissima
Trinità.
Per questo imprimo sulla vostra mano il mio sigillo che è il segno
del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Con il segno del Padre,
la vostra umana attività viene ordinata ad una perfetta cooperazione
al disegno della sua divina Provvidenza, che ancora oggi dispone ogni
cosa per il vostro bene.
Con il segno del Figlio, ogni vostra azione viene profondamente
inserita nel mistero della sua divina redenzione. Con il segno dello
Spirito Santo, tutto il vostro agire si apre alla sua potente forza
di santificazione, che soffia ovunque come un fuoco potente, per
rinnovare dalle fondamenta tutto il mondo.
Figli miei prediletti, lasciatevi tutti segnare sulla fronte e sulla
mano dal mio materno sigillo, in questo giorno in cui, raccolti con
amore attorno alla mia culla, celebrate la festa della nascita
terrena della vostra Mamma Celeste».
Fatima (Portogallo), 15 settembre 1989
Festa della Madonna Addolorata
Grande è il mio dolore.
«Partecipate, figli prediletti, al mio dolore. Sono la vostra Madre
addolorata.
Il mio Cuore Immacolato viene trapassato da spine numerose e
dolorose.
Il dominio del mio Avversario si è fatto ogni giorno più grande ed
il suo potere si espande nei cuori e nelle anime. Una densa tenebra è
ormai scesa sul mondo.
È la tenebra del rifiuto ostinato di Dio
È la tenebra del peccato commesso, giustificato e non più
confessato.
È la tenebra della lussuria e della impurità.
È la tenebra dell’egoismo sfrenato e dell’odio, della divisione
e della guerra.
È la tenebra della perdita della fede e della apostasia. Nel Calice
del mio Cuore Immacolato Io raccolgo, ancora oggi, tutto il dolore di
mio figlio Gesù, che misticamente rivive le ore sanguinose della sua
agonia.
Nuovo Getsemani per Gesù è vedere oggi la sua Chiesa così violata
e deserta, dove la maggior parte dei Pastori dorme nella indifferenza
e nella tiepidezza, mentre altri ripetono il gesto di Giuda e
tradiscono per sete di potere e di denaro.
Esulta il Drago di fronte alla vastità della sua conquista, con
l’aiuto della bestia nera e della bestia simile a un agnello, in
questi vostri giorni, in cui il diavolo si è scatenato contro di
voi, sapendo che gli resta poco tempo.
Per questo sono giunti anche i giorni del mio grande dolore.
- Grande è il mio dolore nel vedere mio figlio Gesù ancora vilipeso
e flagellato nella sua Parola, rifiutata per orgoglio e dilaniata da
umane e razionalistiche interpretazioni.
- Grande è il mio dolore nel contemplare Gesù, realmente presente
nella Eucarestia, sempre più dimenticato, abbandonato, offeso e
calpestato.
- Grande è il mio dolore nel vedere la mia Chiesa divisa, tradita,
spogliata e crocifissa.
- Grande è il mio dolore nel vedere il mio Papa che soccombe sotto
il peso di una pesantissima Croce, mentre viene circondato dalla
completa indifferenza da parte di vescovi, sacerdoti e fedeli.
- Grande è il mio dolore per un numero sempre più vasto di miei
poveri figli, che percorre la strada del male e del peccato, del
vizio e dell’impurità, dell’egoismo e dell’odio, con il grande
pericolo di perdersi eternamente nell’inferno.
Allora oggi domando a voi, figli consacrati al mio Cuore Immacolato,
quanto, in questo stesso luogo nel maggio 1917, ho chiesto ai miei
tre piccoli bambini Lucia, Giacinta e Francesco, a cui sono apparsa.
- Volete anche voi offrirvi vittime al Signore, sull’altare del mio
Cuore Immacolato, per la salvezza di tutti i miei poveri figli
peccatori?
Se accogliete questa mia richiesta, dovete fare quanto ora vi
domando.
Pregate sempre di più, specialmente con il santo Rosario. Fate
frequenti ore di adorazione e di riparazione Eucaristica.
Accogliete con amore tutte le sofferenze che il Signore vi manda.
Diffondete senza paura i messaggi che Io vi dono, come Celeste
Profetessa di questi vostri ultimi tempi.
Se sapeste il castigo che vi attende, se chiudete ancora la porta dei
vostri cuori alla voce angosciata della vostra Mamma Celeste!
Poiché il Cuore divino di mio figlio Gesù ha affidato al mio Cuore
Immacolato l’ultimo ed estremo tentativo per condurvi tutti alla
salvezza».
Dongo (Como), 13 ottobre 1989
Anniversario ultima apparizione di Fatima
L’Angelo del primo flagello.
«Ricordate oggi la mia ultima apparizione, avvenuta a Fatima il 13
ottobre 1917, convalidata dal miracolo del sole. Guardate sempre più
alla Donna vestita di sole, che ha il compito di preparare la Chiesa
e l’umanità alla venuta del grande giorno del Signore.
I tempi della battaglia decisiva sono giunti.
È scesa sul mondo l’ora della grande tribolazione, perché gli
Angeli del Signore sono inviati, con i loro flagelli, a castigare la
terra.
Quante volte vi ho invitati a camminare sulla strada della
mortificazione dei sensi, del dominio delle passioni, della modestia,
del buon esempio, della purezza e della santità.
Ma l’umanità non ha accolto il mio invito ed ha continuato a
disubbidire al sesto comandamento della Legge del Signore che
prescrive di non commettere atti impuri.
Anzi si è voluto esaltare tale trasgressione e proporla come la
conquista di un valore umano ed un modo nuovo di esercitare la
propria personale libertà.
Così oggi si è arrivati a legittimare come buoni tutti i peccati di
impurità.
Si è cominciato a corrompere le coscienze dei fanciulli e dei
giovani, portandoli alla convinzione che gli atti impuri commessi da
soli non sono più peccati; che i rapporti avuti prima del matrimonio
fra fidanzati sono leciti e buoni; che le famiglie possono
comportarsi liberamente e ricorrere anche ai mezzi per impedire la
nascita.
Si è giunti alla giustificazione ed all’esaltazione degli atti
impuri contro natura e persino a proporre delle leggi che parificano
alla famiglia la convivenza di omosessuali.
Mai come oggi l’immoralità, l’impurità e l’oscenità sono
continuamente propagandate, attraverso la stampa e tutti i mezzi di
comunicazione sociale.
Soprattutto la televisione è diventata il perverso strumento di un
quotidiano bombardamento di immagini oscene, dirette a corrompere la
purezza della mente e del cuore di tutti.
I locali di divertimento, in particolare i cinema e le discoteche,
sono diventati luoghi di pubblica profanazione della propria dignità
umana e cristiana.
È il tempo in cui il Signore nostro Dio viene continuamente e
pubblicamente offeso con i peccati della carne.
Già la divina Scrittura vi ha ammonito che chi pecca per mezzo della
carne, nella stessa carne trova la sua giusta punizione.
È così giunto il tempo in cui l’Angelo del primo flagello passa
sul mondo, perché sia castigato secondo il volere di Dio.
- L’Angelo del primo flagello incide nella carne di coloro che si
sono lasciati segnare dal marchio del mostro sulla fronte e sulla
mano ed hanno adorato la sua immagine, una piaga dolorosa e maligna,
che fa gridare di disperazione coloro che ne sono colpiti.
Questa piaga rappresenta i dolori fisici che colpiscono il corpo a
causa di malattie gravi ed inguaribili.
La piaga dolorosa e maligna è un flagello per tutta l’umanità,
oggi tanto pervertita, che ha costruito una civiltà atea,
materialista e fa della ricerca del piacere lo scopo supremo del
vivere umano.
Alcuni miei poveri figli ne sono colpiti a causa dei loro peccati
impuri e dei loro disordini morali e portano in se stessi il peso del
male che hanno compiuto.
Altri invece vengono colpiti, anche se sono buoni e innocenti; allora
la loro sofferenza serve alla salvezza di molti cattivi, a motivo
della solidarietà che tutti vi unisce.
- Il primo flagello sono i tumori maligni ed ogni specie di cancro,
contro cui la scienza nulla può fare, nonostante il suo progresso in
ogni settore, malattie che sempre più si diffondono e colpiscono il
corpo umano, devastandolo di piaghe dolorosissime e maligne.
Figli prediletti, pensate alla diffusione di queste malattie
inguaribili in ogni parte del mondo ed ai milioni di morti che esse
fanno.
- Il primo flagello è la nuova malattia dell’A.I.D.S., che
colpisce soprattutto i miei poveri figli vittime della droga, dei
vizi e dei peccati impuri contro natura.
La vostra Mamma Celeste vuole essere per tutti di aiuto, sostegno,
conforto e speranza, in questi tempi in cui l’umanità è colpita
da questo primo flagello.
Per questo vi invito a camminare sulla strada del digiuno, della
mortificazione e della penitenza.
- Ai fanciulli domando che crescano nella virtù della purezza ed in
questo difficile cammino siano aiutati dai genitori e dagli
educatori.
- Ai giovani domando che si formino al dominio delle passioni con la
preghiera e la vita di unione con Me, e che rinuncino ad andare ai
cinema ed alle discoteche, ove c’è il grave e continuo pericolo di
offendere questa virtù che è tanto cara al mio Cuore Immacolato.
- Ai fidanzati chiedo che si astengano da ogni rapporto prima del
matrimonio.
- Alle famiglie cristiane chiedo che si formino all’esercizio della
castità coniugale e non usino mai mezzi artificiali per impedire la
vita, secondo l’insegnamento di Cristo, che la Chiesa ancora oggi
propone con illuminata sapienza.
Quanto desidero dai Sacerdoti la scrupolosa osservanza del celibato e
dai Religiosi la pratica fedele ed austera del loro voto di castità!
Ai miei poveri figli, colpiti dal primo flagello della piaga dolorosa
e maligna, Io mi presento come Mamma misericordiosa, che solleva e
conforta, che porta alla speranza ed alla pace.
Ad essi chiedo che offrano le loro sofferenze in spirito di
riparazione, di purificazione e di santificazione. Soprattutto per
loro il mio Cuore Immacolato diventa il più accogliente rifugio e la
strada sicura che li porta al Dio della salvezza e della gioia.
In questo mio celeste giardino tutti saranno consolati ed
incoraggiati, mentre Io stessa mi prendo amorevolmente cura per dare
sollievo nella sofferenza e, se è nella Volontà del Signore,
offrire il dono della guarigione.
Pertanto, in questi tempi in cui l’umanità viene colpita dal primo
flagello, vi invito tutti a guardare a Me, vostra Mamma Celeste, per
essere confortati ed aiutati».
Dongo (Como), 1° Novembre 1989
Festa di tutti i Santi
La nuova Gerusalemme.
«Oggi è la festa di tutti i Santi e domani ricordate quanti si sono
salvati, ma si trovano ancora immersi nella sofferenza purificatrice
del Purgatorio.
In questi tempi della grande tribolazione deve essere fortemente da
voi vissuta la Comunione dei Santi.
Sono la Regina di tutti i Santi.
Sono la Condottiera di una unica schiera.
- A tutte le insidie che il Drago, la bestia nera, la bestia simile a
un agnello e gli Spiriti maligni ogni giorno vi tendono, hanno da Me
il compito di rispondere, con forza e con potenza, gli Angeli del
Signore.
Quanto è grande oggi il loro celeste potere, perché sono da Me
inviati per controbattere la tattica del mio Avversario, che è
quella di allontanare tanti miei poveri figli dalla adorazione dovuta
al nostro Dio, con la diffusione sempre più grande del culto
satanico e delle messe nere.
A questa perversa e blasfema azione dei Demoni, gli Angeli rispondono
con il loro perenne, profondo ed incessante atto di adorazione e di
glorificazione del Signore.
- Ai pericoli che, in questi tempi, i cattivi vi tendono, cercando di
cospargere di ostacoli, di difficoltà, di subdole opposizioni, la
strada su cui voi dovete camminare, rispondono i Santi del Paradiso
con la loro potente assistenza ed intercessione.
Le trame nascoste ed oscure, che la Massoneria ordisce contro di voi,
per farvi cadere nella sua rete, sono svelate e distrutte dai Santi,
i quali fanno scendere dal Paradiso una forte Luce, che vi avvolge
per profumare di fede, di speranza, di amore, di purezza e di santità
tutta la vostra esistenza.
La comunione di vita con i Santi del Paradiso è il rimedio che Io vi
dono, contro i pericoli subdoli e tanto insidiosi che oggi la bestia
nera della Massoneria vi tende.
- Contro le difficoltà, le derisioni, le emarginazioni che la bestia
simile a un agnello usa contro di voi, miei figli prediletti,
ricorrete ad una perenne comunione di preghiera con le anime sante
del Purgatorio.
Questa comunione di preghiera con le anime purganti dona a loro la
luce ed il conforto di abbreviare il tempo della loro purificazione e
concede a voi la sicurezza e il coraggio di realizzare nella vostra
vita il mio disegno, che è quello di aiutarvi ad adempiere in ogni
momento la divina Volontà del Signore.
Oggi vi contemplo con gioia, riuniti insieme nel celeste giardino del
mio cuore Immacolato, a vivere questa stupenda realtà della
comunione dei Santi, che vi unisce, vi aiuta, vi impegna tutti a
combattere per il pieno trionfo di Cristo, nell’avvento sul mondo
del suo glorioso regno di amore, di santità, di giustizia e di pace.
Così voi contribuite già a comporre la nuova Gerusalemme, la città
santa, che deve discendere dal cielo, come una sposa adorna per il
suo sposo e formate la dimora di Dio fra gli uomini, perché
diventino tutti il suo popolo, ove ogni lacrima sarà asciugata dai
loro occhi e non vi sarà più la morte, né lutto, né lamento, né
affanno, perché le cose di prima sono passate».
Rubbio (Vicenza), 8 Dicembre 1989
Festa della Immacolata Concezione
Una corona di dodici stelle.
«Figli prediletti, oggi guardate al candore immacolato della vostra
Mamma Celeste.
Sono la Immacolata Concezione.
Sono la sola creatura esente da ogni macchia di peccato, anche di
quello originale.
Sono tutta bella: tota pulchra.
Lasciatevi avvolgere dal mio manto di bellezza, perché anche voi
siate illuminati dal mio candore di cielo, dalla mia luce immacolata.
Sono tutta bella, perché chiamata ad essere la Madre del Figlio di
Dio ed a formare il verginale virgulto, da cui deve sbocciare il
Fiore divino.
Per questo il mio disegno si inserisce nel mistero stesso della
vostra salvezza.
Al principio, sono annunciata come la nemica di Satana, colei che
otterrà su di lui la completa vittoria.
“Porrò inimicizia fra te e la Donna, tra la tua e la sua
discendenza; Essa ti schiaccerà il capo, mentre tenterai di mordere
il suo calcagno”.
Alla fine, sono vista come la Donna vestita di sole, che ha il
compito di combattere contro il Drago rosso ed il suo potente
esercito, per vincerlo, per legarlo e cacciarlo nel suo regno di
morte, perché sul mondo possa regnare solo Cristo. Eccomi allora
presentata dalla Divina Scrittura nel fulgore della mia materna
regalità: “e un altro segno apparve nel cielo: una Donna, vestita
di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di
dodici stelle”.
Attorno al mio capo vi è dunque una corona di dodici stelle.
La corona è il segno della regalità.
Essa è composta da dodici stelle, perché diviene il simbolo della
mia materna e regale presenza nel cuore stesso del popolo di Dio.
Le dodici stelle indicano le dodici tribù di Israele, che compongono
il popolo eletto, scelto e chiamato dal Signore a preparare la venuta
nel mondo del Figlio di Dio e del Redentore.
Poiché Io sono chiamata a diventare la Madre del Messia, il mio
disegno è quello di essere il compimento delle promesse, il
germoglio verginale, l’onore e la gloria di tutto il popolo di
Israele.
Infatti la Chiesa mi esalta con queste parole: “Tu gloria di
Gerusalemme; Tu letizia di Israele; tu onore del nostro popolo”.
Per questo le tribù di Israele formano dodici gemme preziose del
diadema che circonda il mio capo, per indicare la funzione della mia
materna regalità.
Le dodici stelle significano anche i dodici Apostoli, che sono il
fondamento su cui Cristo ha fondato la sua Chiesa. Mi sono trovata
sovente con loro, per incoraggiarli a seguire ed a credere in Gesù,
durante i tre anni della sua pubblica missione.
Al loro posto, assieme a Giovanni, Io stavo sotto la Croce, nel
momento della crocifissione, dell’agonia e della morte di mio
figlio Gesù.
Con loro ho partecipato alla gioia della sua resurrezione; accanto ad
essi, raccolti in preghiera, ho assistito al momento glorioso della
Pentecoste.
Durante la mia terrena esistenza sono rimasta accanto a loro con la
mia preghiera e la mia presenza materna per aiutarli, formarli,
incoraggiarli e sospingerli a bere il calice che dal Padre Celeste
era stato per loro preparato.
Sono così Madre e Regina degli Apostoli che, attorno al mio capo,
formano dodici stelle luminose della mia materna regalità.
Sono Madre e Regina di tutta la Chiesa.
Le dodici stelle significano anche una nuova realtà. L’Apocalisse
infatti mi vede come un grande segno nel cielo: Donna vestita di
sole, che combatte il Drago ed il suo potente esercito del male.
Allora le stelle attorno al mio capo indicano coloro che si
consacrano al mio Cuore Immacolato, fanno parte della mia schiera
vittoriosa, si lasciano guidare da me per combattere questa battaglia
e per ottenere alla fine la nostra più grande vittoria.
Così tutti i miei prediletti ed i figli consacrati al mio Cuore
Immacolato, chiamati ad essere oggi gli Apostoli degli ultimi tempi,
sono le stelle più luminose della mia regale corona.
Le dodici stelle, che formano la luminosa corona della mia materna
regalità, sono costituite dalle tribù di Israele, dagli Apostoli e
dagli Apostoli di questi vostri ultimi tempi.
Allora, nella festa della mia Immacolata Concezione, chiamo tutti voi
a fare parte preziosa della mia corona e a diventare le stelle
brillanti, che diffondono, in ogni parte del mondo, la luce, la
grazia, la santità, la bellezza e la gloria della vostra Mamma
Celeste».
Dongo (Como), 24 dicembre 1989
Notte Santa
Il tempo si è compiuto.
«Figli prediletti, vivete con Me, in atto di preghiera incessante e
di profondo raccoglimento, queste ore della Notte Santa.
Il tempo si è compiuto.
Da centinaia di anni era atteso questo evento: voci di profeti e di
inviati da Dio avevano tenuto accesa la fiaccola della speranza e
dell’attesa. Il corso del tempo e della storia confluiva tutto
verso questo straordinario momento.
In questa notte santa ogni cosa ha il suo compimento. Io vergine e
madre do alla luce il mio Figlio divino; il mio castissimo sposo
Giuseppe mi è accanto e porta, nella sua persona, la presenza di
tutti i poveri di Israele; la Grotta disadorna diventa reggia per il
figlio di Davide, chiamato a sedere sul suo trono regale; i pastori
accorrono per offrire l’omaggio dei semplici e dei poveri di
spirito; il coro degli angeli canta e porta la luce innocente dei
bimbi, dei piccoli, dei puri di cuore.
Con quanto ineffabile amore e delicata tenerezza, Io depongo sulla
povera mangiatoia il mio Figlio divino, il Primogenito del nuovo
popolo di Israele, l’Unigenito Figlio del Padre, il Messia promesso
ed atteso da secoli.
In questa santa notte le profezie si attuano, ogni cosa ha il suo
perfetto compimento.
Il tempo si è compiuto.
Vivete con amore, con fiducia e con grande speranza questo Natale.
È il Natale 1989. È il Natale di un anno che è stato molto
importante.
Vivetelo con Me, Madre che ogni giorno vi genera a quella vita, che
il mio Bambino vi ha donato, con la sua venuta fra voi.
Vivetelo col mio sposo Giuseppe, in atto di umile e docile
collaborazione al disegno del vostro Padre Celeste. Vivetelo con i
pastori che accorrono festanti, nella gioia di essere anche voi
testimoni dell’annuncio, che ancora oggi proclama la pace e la
salvezza a tutti gli uomini. Vivetelo con i piccoli, i semplici, i
poveri che formano da trono regale al dominio di mio figlio Gesù.
Vivetelo con gli Angeli che cantano armonie divine ed offrono l’amore
a questa povera terra, mai così minacciata e colpita.
Vivete in spirito di gioia profonda questo vostro Natale. Poiché il
tempo si è compiuto.
Entrate ormai negli eventi che vi preparano al suo secondo Natale.
Vi approssimate al momento del glorioso ritorno di Cristo. Allora non
lasciatevi prendere da paura, né da tristezza, né da vana
curiosità, né da inutili affanni.
Vivete, cori la semplicità dei piccoli, ogni momento di questo nuovo
Avvento nel mio Cuore Immacolato e datevi da fare premurosi, per
spalancare le porte degli uomini e dei popoli al Cristo che viene.
Ed aprite il cuore alla speranza, per accogliere con gioia l’annuncio
che oggi vi dono: si sta compiendo il tempo del suo glorioso
ritorno».
Rubbio (Vicenza), 31 dicembre 1989
Ultima notte dell’anno
Aprite i vostri cuori.
«Da ogni parte del mondo raccoglietevi nel Cenacolo del mio Cuore
Immacolato, in atto di preghiera intensa e continua, per vivere
insieme a Me le ultime ore di questo anno che sta per finire.
È stato un anno molto importante.
Ho racchiuso nelle mie mani materne le preghiere e le sofferenze di
tutti i miei figli e le ho deposte nel calice aperto del Cuore divino
e misericordioso di mio figlio Gesù.
Così ho potuto esercitare, in maniera forte, la mia opera di
mediazione fra voi e mio Figlio ed ho interceduto presso di Lui per
tutti, come vostra Madre addolorata e misericordiosa.
- Ho ottenuto tante grazie ai miei figli Sacerdoti, per aiutarli a
camminare sulla strada di una testimonianza di vita sempre più
perfetta, che sia conforme al disegno di Gesù ed alle grandi
necessità della Chiesa di oggi.
- Mi sono messa accanto ai miei figli consacrati, con la loro
professione religiosa, per donare ad essi il coraggio e l’entusiasmo
di seguire Gesù casto, povero ed ubbidiente fino al Calvario.
- Ho pregato per tutti i miei poveri figli peccatori, vittime delle
passioni, dei vizi, dei peccati, della impurità, dell’egoismo,
dell’odio e del rifiuto di Dio.
Nel mio Cuore Immacolato ho preparato per essi l’aiuto di cui hanno
bisogno, perché possano ritornare fra le braccia del loro Padre
Celeste, che tutti li attende per stringerli a Sé col vincolo del
suo amore divino e misericordioso.
- Ho pregato per gli ammalati, perché ottengano il dono di
accogliere con docilità e con mansuetudine la croce della loro
malattia; ho pregato per le famiglie divise, per i giovani sbandati,
per le nazioni oppresse sotto il giogo della schiavitù, per tutti i
popoli della terra.
Ho pregato per ottenere a tutta la umanità il grande dono della
Pace.
In questa mia opera di intercessione presso mio figlio Gesù, voi
miei piccoli bambini, con la vostra preghiera, avete dato una grande
forza alla vostra Mamma Celeste.
Vi ringrazio della vostra generosa corrispondenza ai miei desideri ed
alle mie ripetute richieste.
Per mezzo del mio Movimento Sacerdotale Mariano, da ogni parte del
mondo, ho potuto ottenere una grande risposta di sacerdoti e di
fedeli alla mia domanda di consacrazione e di preghiera.
Ovunque si sono diffusi i Cenacoli, che vi ho domandato con il mio
messaggio del 17 gennaio 1974.
Ora la vostra Mamma Celeste può esercitare la sua grande potenza.
Ormai ho nelle mani la chiave preziosa, per aprire la porta d’oro
del Cuore divino di Gesù, perché possa effondere sul mondo l’oceano
della sua misericordia.
L’acqua, che scaturisce dal Cuore sacratissimo di Gesù, laverà e
purificherà tutto il mondo e lo preparerà a vivere la nuova era di
grazia e di santità che tutti si attendono.
In questi anni vedrete compiersi il grande miracolo della divina
misericordia.
Aprite i vostri cuori.
Aprite i cuori di tutti gli uomini, perché possano accogliere il
Cristo che viene, nello splendore della sua Luce, per fare nuove
tutte le cose».
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