Wednesday, October 7, 2015

Madonna Sacerdoti 1986


Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna
Scritti di Don Stefano Gobbi






ANNO 1986
REGINA DELLA PACE




Dongo (Como), 1° gennaio 1986
Festa di Maria Madre di Dio
Regina della Pace.
«Guardate oggi alla vostra Mamma Celeste. È la festa della mia divina maternità.
È anche il primo giorno del nuovo anno e la Chiesa oggi vi invita a pregare per ottenere il grande dono della Pace. Io sono la Regina della Pace.
Nel giorno del Natale vi ho donato colui che è la vostra pace, mio figlio Gesù.
Gesù vi ha portato alla pace con Dio e così vi ha aperto il cammino della vostra salvezza e della vera felicità. Gesù vi ha portato alla pace con voi stessi e così vi ha schiuso la strada verso la pace del cuore.
Essa può nascere solo dal vivere nella grazia divina, che Lui vi ha meritato con la sua nascita fra voi, con la sua vita e con la sua cruenta immolazione sulla Croce.
Se vivete nella Grazia di Dio, vivete nella pace del cuore. L’egoismo, l’odio, l’impurità, qualsiasi peccato vi tolgono la pace del cuore.
Gesù vi ha portato alla pace con tutti e vi ha tracciato la via verso la vera fraternità.
Ogni persona umana deve veramente essere sentita da voi come vostro fratello.
Vi domando di vivere tutti in una vera comunione di fraternità e di amore scambievole, senza distinzione di razza, di lingua e di religione.
Siete tutti figli di Dio, redenti da Gesù, affidati alla mia spirituale maternità, perciò dovete tutti vivere come veri fratelli fra voi.
Solo sulla strada di una fraternità veramente vissuta potrà giungere a voi la pace.
Ma la pace viene oggi sempre più minacciata.
Gli uomini camminano in un vasto ed ostinato rifiuto di Dio; sono vittime del peccato e della impurità; sono incapaci di comprendersi e di amarsi e così i diritti umani vengono calpestati, i poveri e gli affamati sono abbandonati, aumentano le oppressioni e le ingiustizie, le violenze esplodono minacciose e le guerre sempre più si estendono.
In questo anno gravi minacce alla pace e grandi pericoli di mali incombono su di voi.
Per questo oggi, nella festa della mia divina maternità, vi invito ad affidarvi a Me che sono la Regina della Pace. Convertitevi e tornate al Signore sulla via della preghiera e della penitenza, della mortificazione dei sensi e del digiuno. Ormai lo spazio di tempo che Dio ha concesso ancora all’umanità per la sua conversione è quasi compiuto.
Per questo oggi vi rivolgo, con accorata e materna preoccupazione, questo mio messaggio.
Ascoltatelo e sarete salvati.
Seguitelo e troverete la pace del cuore.
Diffondetelo ovunque e contribuirete a preparare, per tutti, giorni non di sventura e di afflizione, ma di speranza e di pace».




2 febbraio 1986
Festa della Presentazione di Gesù al Tempio.
Via alla divina volontà.
«Seguitemi, figli prediletti, sulla via, che Io vi traccio, per condurvi tutti nel Tempio del Signore, perché possiate cantare oggi il suo amore e la sua gloria.
Mentre, col mio castissimo sposo Giuseppe, percorrevo la strada verso il Tempio di Gerusalemme, portando fra le mie braccia il mio divino Bambino, ed ero assorta con Lui in una profonda estasi di amore e di preghiera, Io adempivo ad una prescrizione della Legge e compivo la Volontà del Signore. Così Io faccio oggi con ciascuno di voi.
Vi conduco sulla strada del perfetto adempimento della Volontà del Signore.
Io sono la via alla divina Volontà.
È Volontà di Dio che voi adempiate con perfezione agli obblighi del vostro stato sacerdotale.
È Volontà di Dio che voi diate uno spazio importante alla vita di preghiera e di profonda unione con Lui.
Per questo Io vi conduco ad una scrupolosa osservanza delle vostre pratiche di pietà: l’ufficio divino non venga da voi mai tralasciato; la vostra meditazione quotidiana sia fatta con calma ed amore; il Rosario ogni giorno sia da voi recitato con Me; la Santa Messa, da voi celebrata e vissuta, diventi il punto di riferimento di tutta la vostra giornata.
È Volontà di Dio che anche nella vostra azione apostolica seguiate le norme per voi emanate dalla Chiesa.
Non partecipate mai a profani spettacoli; non andate in quei luoghi che non sono adatti alla vostra dignità di Ministri di Dio; sappiate proteggere e difendere il carattere sacro della vostra persona.
Voi siete nel mondo, ma non siete del mondo.
Non vergognatevi di dare a tutti questa pubblica testimonianza. Per questo vi domando di portare sempre il vostro abito ecclesiastico, perché si veda ovunque che voi siete Sacerdoti di Dio e miei figli prediletti.
Quanto addolora il mio Cuore Immacolato il vedere che molti Sacerdoti, ed anche dei Vescovi, vestono completamente in borghese, disobbedendo apertamente alle leggi che la Chiesa ha emanato per voi!
È Volontà di Dio che voi ardiate di grande zelo per la salvezza delle anime, e siate perciò sempre pronti al grave compito che vi è stato affidato come ministri della riconciliazione.
Ormai in grande parte della Chiesa questo sacramento così necessario sta disparendo, proprio perché molti Sacerdoti non vanno più nel confessionale a disposizione delle anime che hanno estremo bisogno di questo sacramento della divina misericordia.
È Volontà di Dio che siate sempre disponibili a tutte le necessità spirituali e materiali del vostro prossimo.
Il vostro cuore sacerdotale sia aperto, generoso, sensibile e misericordioso.
Solo così adempite alla Volontà che il Signore ha su ciascuno di voi e percorrete il cammino verso la santità.
Per questo Io vi conduco ogni giorno sulla via della perfetta attuazione della divina Volontà, affinché, nel Tempio santo della vostra vita sacerdotale, la Santissima Trinità possa ricevere da voi oggi la sua più grande gloria».




Dongo, 27 marzo 1986
Giovedì Santo
Divino Mistero
«Oggi è la vostra festa, figli prediletti, perché è la vostra Pasqua.
Ricordate la istituzione della Eucarestia e del Sacerdozio. Gesù quanto ha desiderato mangiare questa Pasqua con i suoi discepoli, prima del suo patire!
Desiderate anche voi consumare, con tanto amore, il mistero della vostra Pasqua sacerdotale.
È un divino mistero di amore.
Siete chiamati alla purezza dell’amore.
Per questo ogni giorno Io opero fortemente in voi, per trasformare il vostro cuore e renderlo conforme a quello di mio figlio Gesù.
Vi conduco dentro la fornace ardente del suo divino e purissimo amore, perché un cuore sacerdotale deve essere plasmato e trasformato dal Cuore di Gesù, sommo ed eterno Sacerdote.
Un cuore sacerdotale deve essere mite ed umile, misericordioso e sensibile, puro e compassionevole, aperto, come un calice, ad amare Dio in maniera esclusiva e totale e poi, riempito della pienezza dell’amore divino, a donare fiamme di inestinguibile carità a tutti i fratelli.
Oggi è anche il giorno del comandamento nuovo: - Amatevi fra voi, come Io vi ho amati -. È il giorno del suo impegnativo mandato: - Se questo lo ho fatto come Maestro, fatelo anche voi se volete essere Miei veri discepoli.
Figli prediletti, mettetevi sempre al servizio di tutti: lavate anche voi i piedi dei vostri fratelli, con il versare balsamo sulle loro ferite, con il condividere in tutto le loro necessità e la loro povertà, con il portare su voi stessi il peso del peccato e del male del mondo.
È un divino mistero di preghiera.
Il vostro Sacerdozio si esprime in una perenne opera di mediazione fra Dio e gli uomini.
E questa si esercita con la vostra preghiera sacerdotale, soprattutto con l’offrire a Dio il Sacrificio quotidiano della Santa Messa, che, per mezzo vostro, rende perenne ed universale il dono pasquale di questa Ultima Cena.
È perfezione di preghiera, cioè di unione profonda di vita con Dio, l’esercizio del Sacerdozio nel dono ai fedeli dei Sacramenti, istituiti da Gesù per la vostra salvezza.
Soprattutto è perfezione di preghiera la vostra docile e premurosa disponibilità alle necessità delle anime, che vi conduce spesso ad entrare nel Confessionale, come ministri del Sacramento della Penitenza, con il quale potete risanare le piaghe profonde di tanti peccati.
Per mezzo del vostro buon esempio, ritorni in tutta la Chiesa l’uso frequente della Confessione, attuando quanto, in questo giorno, il mio primo figlio prediletto Papa Giovanni Paolo Il ha domandato, con la sua lettera scritta a tutti i Sacerdoti. È un divino mistero di sofferenza.
L’istituzione del Sacerdozio è soprattutto ordinata a una perenne, anche se incruenta, immolazione di Gesù, che perpetua quella compiuta da Lui sul Calvario.
Così anche voi siete da Me chiamati a soffrire con Gesù, ad immolarvi con Lui per la salvezza delle anime.
Salite il Calvario di questo secolo indifferente e crudele, pronti a morire come Gesù, perché i fratelli abbiano la vita. Per questo, in questi tempi, Io vi domando sofferenze più grandi e più continue.
Non scoraggiatevi; siate anzi lieti. Se entrate nel giardino del mio Cuore Immacolato, proverete sempre più quanto Gesù ha esperimentato in maniera perfetta: la gioia della immolazione per amore e la salvezza di tutti.
Così, ogni giorno, alle anime che vi sono state affidate, potete dire con verità: “Quanto ho desiderato mangiare questa mia Pasqua con voi!”




Dongo, 28 marzo 1986
Venerdì Santo
Perché mi hai abbandonato?
«Sono oggi sotto la Croce sulla quale Gesù sta vivendo le ore della sua dolorosa agonia.
Sento nel mio Cuore Immacolato di Madre, oppressa dal suo dolore, il grido del supremo lamento: “Dio mio, perché mi hai abbandonato?”.
Sentite con Me oggi, figli prediletti, questo suo grido. Esso è come il vertice di tutto il suo patire, il culmine supremo di ogni dolore.
Oh! rivivete con Me, Madre ferita ed addolorata, questi ineffabili momenti della sua passione dolorosa.
L’agonia del Getsemani; il tradimento di Giuda; l’abbandono dei discepoli; il rinnegamento di Pietro; l’oltraggio e la condanna da parte del tribunale religioso; il giudizio davanti a Pilato; l’orribile flagellazione e la coronazione di spine; il suo doloroso salire al Calvario; lo spasimo delle mani e dei piedi trapassati dai chiodi e queste tre ore interminabili di atroce agonia, appeso alla Croce.
Ecco l’agnello che muto si lascia condurre al macello. Ecco il vero Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo. Sul cuore di questo mite corpo di vittima immolata e crocifissa pesa ogni peccato del mondo, tutta l’iniquità redenta dal suo Sacrificio.
“Dio mio, perché mi hai abbandonato?”
Su questo Cuore divino, tanto schiacciato ed oppresso che sente persino l’abbandono del Padre, pesa anche tutta la incorrispondenza e la ingratitudine della Sua Chiesa, nata, come candida Sposa, dal grembo di tanto suo patire.
Perché, ancora oggi, nella sua Chiesa, Gesù continua ad essere abbandonato, rinnegato e tradito.
È rinnegato da coloro che lo pospongono ai propri comodi, alla ricerca di se stessi, al gusto di venire accolti ed applauditi. La superbia porta molti a rinnegarlo con la parola e con la vita: Non conosco questo Uomo!
È tradito anche da parte di quei Pastori che non si curano del gregge a loro affidato, che fanno silenzio per paura o per convenienza e non difendono la verità dalle insidie degli errori, e non proteggono le pecore dal terribile flagello dei lupi rapaci, che si presentano travestiti da agnelli.
È abbandonato da tanti Sacerdoti e religiosi che lasciano lo stato della loro eccelsa vocazione o che non vivono nella fedeltà ai loro impegni e si lasciano completamente condurre dallo spirito del mondo in cui vivono.
È rifiutato e respinto da molti fedeli che seguono ideologie oggi di moda, ma che propongono valori opposti a quelli del Vangelo e scendono a compromessi, pur di raccogliere sempre i consensi di tutti.
Il Venerdì Santo veramente oggi si ripete, in una forma immensamente più grande ed universale di quanto è successo nel momento della passione e della morte sulla Croce.
Ad un gesto di allora corrispondono mille gesti di ora. Per questo nel suo corpo mistico che è la Chiesa, Gesù continua a ripetere il suo grido doloroso: “Dio mio, perché mi hai abbandonato?”.
È il dolore della vostra Mamma Celeste, che oggi si rinnova, vedendo ripetersi nella Chiesa le stesse sofferenze provate da Gesù in questo giorno del suo Venerdì Santo.
Vedete se vi è un dolore pari al mio! Partecipate al mio dolore per il dilagare del peccato, per l’apostasia che si fa sempre più grande a causa della perdita della fede da parte di molti, per l’infedeltà che aumenta come una marea e sommerge le anime.
Mai come oggi, o Chiesa, tanto assomigli al tuo Sposo Crocifisso. È questa, anche per te, l’ora della tua agonia, del tuo abbandono, della tua dolorosa morte sulla Croce.
Ma, nel tuo venerdì santo, accanto a te sta la Madre addolorata, che ti conforta e veglia in preghiera e nella ferma speranza della tua vicina e gloriosa resurrezione».




Dongo, 30 marzo 1986
Pasqua di Resurrezione
Gesù è la vostra pace.
«La Pace del Cuore divino di vostro fratello Gesù risorto e del Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste, che si allieta nella visione del suo Corpo glorioso, sia sempre con voi, miei figli prediletti.
La pace sia nel vostro cuore e nella vostra vita. La pace sia il perenne dono del vostro apostolato.
Gesù che è stato umiliato, vilipeso, sputacchiato, flagellato, condannato, crocifisso, ucciso sulla Croce e sepolto, oggi è risorto!
È la Pasqua della sua resurrezione!
Gesù risorto è per sempre vivo e presente fra voi. Gesù è la vostra pace.
Lui solo è la vostra vita; Lui solo è la vostra vittoria. Partecipate con Me a questa gioia, che nessuno potrà mai turbare.
Portatela nell’anima perché in essa possa fiorire la speranza. Io sono la Madre addolorata della Passione.
Io sono la Madre gioiosa della Resurrezione.
lo sono la Madre del Cristo risorto; sono l’annuncio della sua vittoria.
A Me è stato affidato il compito di preparare il suo glorioso ritorno.
In questi tempi dolorosi della purificazione, Io vi dico: - Non dubitate, abbiate tanta speranza!
Gesù ha per sempre vinto il mondo. Gesù solo ancora oggi è il vero vincitore.
Sono la Mamma che da ogni parte tutti vi chiama per portarvi a Gesù e così prepararvi una nuova era di Pace. Sono la Regina della Pace che vi guarda con tenerezza di Mamma e vi benedice nel Nome del Padre glorificato, del Figlio Risorto e dello Spirito Santo che vi è dato in dono».




Merine-Lecce, 8 maggio 1986
Madre della Grazia e della Misericordia.
«Sono la Madre della Grazia divina. Sono la Madre del divino Amore.
Sono la fonte della Misericordia.
Figli prediletti, camminate sulla strada che vi ho tracciato in questi anni, se volete assecondare il mio materno disegno, per la salvezza di tutti i miei figli, particolarmente dei miei poveri figli peccatori.
Siate voi le mie mani, che distribuiscono copiose grazie a tutti coloro che si trovano in qualunque necessità.
In questi tempi voglio manifestarmi per mezzo di voi. Io desidero distribuire le mie grazie attraverso le vostre mani sacerdotali, che devono sempre aprirsi come aiuto e conforto per tutti.
Versate balsamo su tante ferite dolorose; portate soccorso a chi si trova nella povertà e nell’abbandono; aiutate i sofferenti, gli emarginati, i piccoli, gli oppressi, i perseguitati a camminare sulla strada della fiducia e della speranza.
Siate voi le mani della vostra Mamma Celeste, che sempre si aprono per versare la pienezza delle grazie su tutti i suoi figli! Siate voi il mio Cuore, che si apre per donare il suo amore materno!
Amate con lo stesso battito del mio Cuore Immacolato. Vi siete a Me consacrati, perché vi possa formare alla perfezione dell’amore.
Siate delicati e sensibili, puri e umili di cuore.
Siate voi l’aiuto, che oggi Io voglio dare a tutti quelli che hanno bisogno di amore, per essere salvati.
Amate i lontani e gli atei; amate anche coloro che vi perseguitano e vi rifiutano; amate tutti, senza alcuna distinzione di lingua, di razza e di religione.
Così ciascuno di voi diventa un battito del mio Cuore Immacolato, che scende su tutti, per donare il conforto del mio sicuro amore di Mamma.
Siate voi gli strumenti della mia misericordia.
Oggi l’umanità ha tanto bisogno della divina misericordia. Solo dalla misericordia può essere tutta rinnovata e salvata.
Essa è ammalata per il suo ostinato rifiuto di Dio, che gli impedisce di camminare sulla strada da Lui tracciata, per condurla alla salvezza.
È gravemente ammalata, perché è diventata incapace di amare.
Il mondo si è ridotto ad un immenso deserto di amore: in esso fioriscono le erbe cattive dell’odio, della divisione, del peccato, dell’egoismo sfrenato, della impurità, della violenza e della guerra.
Solo un grande miracolo della divina misericordia potrà salvare questa umanità smarrita e moribonda, che ha ormai toccato il fondo della sua estrema miseria.
Ecco perché, in questi tempi, il mondo tutto è stato affidato al Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste. Siate voi, Sacerdoti a me consacrati, gli strumenti della mia materna misericordia.
Allora farete spuntare ovunque nuovi germogli di vita e di santità, di purezza e di amore.
Contribuirete così a costruire con Me, ogni giorno, cieli nuovi e nuova terra, come il frutto più bello della pienezza di grazie e di misericordia, che sempre vi dona il Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste».




7 giugno 1986
Festa del Cuore Immacolato di Maria
Ancora di salvezza.
«Oggi voglio dirvi la mia materna gratitudine, per avere accolto l’invito a consacrarvi al mio Cuore Immacolato.
In grande numero avete risposto da ogni parte del mondo. Continuate a rispondermi con grande generosità e lasciatevi da Me condurre nel sicuro rifugio, che il mio amore materno ha costruito per voi.
In questi tempi, avete bisogno di correre tutti al riparo, nel rifugio del mio Cuore Immacolato, perché gravi pericoli di mali incombono su di voi.
Sono anzitutto mali di ordine spirituale, che possono nuocere alla vita soprannaturale delle vostre anime.
Il peccato si diffonde come la peggiore e la più perniciosa delle epidemie, che porta ovunque malattia e morte in tante anime.
Se vivete abitualmente nel peccato mortale, voi siete spiritualmente morti e, se giungete al termine della vita in questo stato, vi attende la morte eterna nell’inferno.
L’inferno esiste, è eterno, ed oggi molti corrono il pericolo di andarvi, perché vengono contagiati da questa malattia mortale.
Vi sono mali di ordine fisico, come infermità, disgrazie, incidenti, siccità, terremoti, mali inguaribili che dilagano. Anche in ciò che vi succede nell’ordine naturale, vedete un segno ammonitore per voi.
Dovete vedere un segno della divina Giustizia, che non può lasciare impuniti gli innumerevoli delitti che, ogni giorno, si compiono.
Vi sono mali di ordine sociale, come la divisione e l’odio, la fame e la povertà, lo sfruttamento e la schiavitù, la violenza, il terrorismo e la guerra.
Per essere protetti da tutti questi mali, vi invito a mettervi al riparo nel sicuro rifugio del Mio Cuore Immacolato. Ma, in questi tempi, avete soprattutto bisogno di essere difesi dalle terribili insidie del mio Avversario, che è riuscito ad instaurare il suo regno nel mondo.
È il regno che si oppone a Cristo; è il regno dell’Anticristo. In questo ultimo scorcio del vostro secolo, questo suo regno raggiungerà il vertice della sua forza, del suo potere, della sua grande seduzione.
Si prepara l’ora in cui l’uomo iniquo, che vuole mettersi al posto di Dio, per farsi adorare lui stesso come Dio, sta per manifestarsi in tutta la sua potenza.
Sotto il flagello sanguinoso di questa terribile prova, come potrete voi non disperdervi, non scoraggiarvi, restare forti nella fede e fedeli solo a Gesù ed al suo Vangelo?
Il mio Cuore Immacolato diventerà la vostra fortissima difesa, lo scudo di protezione che vi salvaguarderà da tutti gli attacchi del mio Avversario.
Ma oggi avete specialmente bisogno di essere consolati. A chi potrete rivolgervi, nei dolorosi momenti che vi attendono, quando arriverà al culmine la grande apostasia e l’umanità giungerà al vertice della negazione di Dio e della ribellione, della iniquità e della discordia, dell’odio e della distruzione, della cattiveria e della empietà?
Nel mio Cuore Immacolato sarete consolati!
Per questo, ripeto, oggi a ciascuno di voi, quanto a Fatima ho detto a mia figlia Suor Lucia: - Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la strada sicura che ti condurrà a Dio.
In questo giorno, dedicato dalla Chiesa ad una sua particolare venerazione, desidero che il mio Cuore Immacolato appaia come l’àncora di salvezza per tutti».




S. Marino, 4 luglio 1986
Esercizi spirituali in forma di Cenacolo Dopo la processione serale, messaggio dato a voce
Uno spirito di gioia e di consolazione.
«Figli prediletti, non voglio lasciarvi discendere da questo monte dove, per una intera settimana, siete rimasti uniti con Me in una preghiera incessante, in una fraternità vissuta, voluta e guidata da Me, senza che Io vi dica tutta la gioia provata, in questi giorni, dal Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste tanto addolorata.
Il vostro amore è stato un dolce balsamo su ogni mia ferita. La vostra preghiera, fatta con Me, è stata una forza potente che mi avete dato da offrire alla giustizia del Padre perché Io possa ottenervi, molto presto, la pioggia di fuoco e di grazia dello Spirito Santo, che trasformerà e rinnoverà tutto il mondo, dando così compimento al più grande miracolo dell’Amore Misericordioso di mio figlio Gesù.
Non voglio lasciarvi scendere da questo monte, senza prima dire, a tutti ed a ciascuno di voi, la mia materna gratitudine. In questi giorni siete entrati nel giardino celeste del mio Cuore Immacolato. Guardate al mio Cuore; entrate nel mio Cuore; vivete sempre nel mio Cuore e verrà su di voi uno spirito di gioia e di consolazione.
Siete venuti quassù con tante preoccupazioni, segnati da molte sofferenze, avvolti anche da un così umano sconforto. Siete saliti quassù domandandovi, nel vostro cuore, che cosa di nuovo quest’anno vi avrebbe detto la vostra Mamma del Cielo.
Figli prediletti, guardate al mio Cuore Immacolato e scenderà su di voi uno spirito di gioia e di consolazione.
Io sono la vostra Mamma: vedo le difficoltà che vivete; il pesante dolore di questi vostri giorni; le ore sanguinose che vi attendono, nella purificazione che state vivendo. Vedo di quanta tristezza talvolta è segnata la vostra vita. Vedo anche i momenti in cui siete oppressi dallo sconforto e dallo scoraggiamento, perché oggi il mio Avversario vi insidia, soprattutto con il dubbio e la sfiducia.
Guardate al mio Cuore Immacolato e dentro di voi, come fonte zampillante, sgorgherà uno spirito di gioia e di consolazione.
Perché dubitate? Perché siete tristi? Io sono accanto a voi in ogni momento; non vi lascio mai. Sono Mamma e sono attirata vicino a voi dal peso delle grandi difficoltà che oggi vivete.
Dal mio Cuore parte un raggio di Luce: è la luce della vostra Mamma, Vergine fedele, che illumina la vostra mente e l’attira dolcemente a capire il mistero della Parola di Dio, a penetrare in profondità il segreto del Vangelo.
Nella oscurità, scesa nel mondo e che si diffonde nella Chiesa, quante menti sono oscurate dagli errori ed inaridite dal diffondersi, sempre più vasto, dei dubbi; quante intelligenze sono contagiate dall’errore, che porta molti a perdersi e ad allontanarsi dal cammino della vera fede.
Questi sono i tempi in cui nella Chiesa molti perdono la fede, anche fra i miei figli prediletti.
Se guardate al mio Cuore Immacolato e vi lasciate penetrare dal raggio della mia luce, le vostre menti otterranno il dono della divina Sapienza, saranno attratte dalla bellezza della Verità, che Gesù vi ha rivelato.
Cibo quotidiano della vostra mente sarà solo la Parola di Dio.
Amatela, cercatela, custoditela, difendetela, vivetela. Così, mentre la grande apostasia si diffonde, camminerete nella gioia e nella consolazione di restare sempre nella Verità del Vangelo.
Quando siete venuti quassù, Io ho guardato le vostre anime, il giardino del mio celeste e materno dominio, e le ho viste ancora oscurate dai peccati, che spesso commettete, a causa della vostra così umana fragilità.
In voi non vi sono grandi peccati, che ormai cercate di non commettere più, ma dispiacciono al mio Cuore anche i piccoli, quelli che voi chiamate veniali. Possono essere l’egoismo, l’attaccamento a voi stessi, l’incapacità di credere e di affidarvi a Me con docilità di bimbi, i quotidiani compromessi col mondo, gli attaccamenti alle creature ed al vostro modo di pensare.
Sono piccole ombre, che oscurano la bellezza della vostra anima.
In questi giorni, la mia mano materna è passata a cancellare tutte queste ombre.
Camminate nella gioia e nella consolazione di sentirvi amati e condotti da Me per diventare più puri, più buoni, più caritatevoli, più santi, più belli.
Da questo monte le vostre anime devono ritornare più luminose, rinnovate dalla Grazia di Gesù, mentre il Padre si china su di esse con amore di predilezione e il mio Sposo divino, lo Spirito Santo, le trasforma a perfetta imitazione di mio Figlio.
Siete venuti quassù ed Io ho visto, ad uno ad uno, i vostri cuori: sono consumati da tanta aridità, chiusi su se stessi e induriti dalle prove che state vivendo.
Allora, come Mamma, mi sono avvicinata a ciascuno di voi; ho preso il vostro cuore nelle mie mani; l’ho deposto dentro la fornace ardente del mio Cuore di Mamma e l’ho introdotto nel profondo del Cuore divino di mio figlio Gesù.
Guardate a questo Cuore: è stato trafitto per voi! Entrate nella ferita del Cuore di Gesù e lasciatevi ogni giorno trasformare dal fuoco ardente della Sua divina carità. Questo Cuore è un mare di amore infinito e raccoglie ogni umana debolezza, brucia ogni peccato, chiama ad una sempre maggiore carità, perché l’Amore deve essere amato ed ogni dono domanda una sua risposta.
Qui dentro, come l’oro nel crogiuolo, i vostri cuori vengono continuamente trasformati dalla fiamma di un’ardente carità, ed allora diventate sempre più docili, umili, miti, misericordiosi, buoni, piccoli, puri.
Ecco, formati nel mare infinito del divino Amore, nascono i vostri cuori nuovi e gli spiriti nuovi, perché possiate essere testimoni di amore, portare dappertutto l’amore e diventare così voi stessi spiriti di gioia e di consolazione per tutti.
Non capite ancora che questi sono gli anni della dolorosa purificazione, che sta per giungere al suo termine più sanguinoso?
Perché ancora fate domande?
Questi sono i miei anni. È la ragione per cui ancora vi ho voluto qui e, durante questi Esercizi Spirituali, che sono stati un continuo Cenacolo, ho dato grazie straordinarie a ciascuno di voi.
Per ora non capite, perché esse sono come un seme deposto nelle vostre anime, ma più avanti capirete ed allora guarderete quassù, a questo monte, e comprenderete ciò che Io ho fatto per voi in questi giorni.
Qui è stato un vero Cenacolo, come quello di Gerusalemme! Qui voi, miei apostoli, vi siete uniti in preghiera con Me, perché la nuova Pentecoste è alle porte.
Qui Io vi ho introdotto a comprendere il segreto del mio Cuore Immacolato, perché, scendendo da questo monte, voi stessi diventiate per tutti il mio segno di gioia e di consolazione.
Non potete tornare come siete saliti: discendete con Me. Guardate questa umanità inaridita. Quanti miei figli sono morti, perché uccisi dal peccato e dall’odio, dalla violenza e dalla impurità, vittime del vizio e della droga.
Sono miei figli: disperati, afflitti, bisognosi di aiuto. Col vostro amore, dite a loro la mia parola materna e siate, per essi, il mio segno di gioia e di consolazione.
Poi entrate nel cuore della mia Chiesa.
Siate segni di gioia e di consolazione per il Papa, il mio primo figlio prediletto, oggi tanto sofferente, abbandonato, criticato, contestato.
Siate voi il sostegno di amore, che il mio Cuore materno vuole donargli.
Perché anche Lui, oggi, ha bisogno di uno spirito di gioia e di consolazione ed Io voglio donarlo a Lui per mezzo di voi, miei sacerdoti e figli prediletti.
Amate il Papa; seguitelo; difendetelo.
Entrate a comprendere il mistero della Chiesa come Corpo mistico di Cristo, oggi diviso e lacerato e che voi dovete ricomporre nella sua unità. Questo Corpo viene oggi vilipeso, è ancora flagellato dai peccati che sempre più si diffondono.
Riparate tutti i peccati, aiutando tanti miei figli a liberarsene, attraverso l’esercizio del Sacramento della Riconciliazione che, per mezzo di voi, deve tornare a rifulgere in tutta la Chiesa.
Chinatevi con Me a baciare le ferite di questa mia figlia amatissima, di cui voi pure siete figli, perché la Chiesa potrà essere rinnovata solo dalla forza del vostro amore sacerdotale.
Allora voi diventate i segni dell’era nuova che già incomincia, nel più crudo inverno della sua dolorosissima purificazione.
Nell’agonia che ancora sta vivendo, voi siete il calice di conforto che il Cuore Immacolato della vostra Madre Celeste dà ad essa da bere, perché possa riprendere forza e camminare con gioia.
Allora voi diventate oggi spirito di gioia e di consolazione per tutta la Chiesa.
Non lasciatevi scoraggiare.
Il mio trionfo è già incominciato.
Nei vostri cuori, nel silenzio delle vostre vite sacerdotali, a Me consacrate e da Me immolate, il trionfo del mio Cuore Immacolato è già incominciato.
Grazie del conforto che mi avete dato. Accolgo i desideri e le domande che mi fate.
Benedico l’apostolato, le anime a voi affidate, il vostro difficile ministero.
Benedico le vostre vite: sono preziose per Me.
Domani scenderete da questo monte per tornare alle vostre case.
Io vi accompagno con la mia benedizione materna. Non temete mai più: sono sempre con voi.
In voi e per mezzo di voi, sono l’inizio dei tempi nuovi, sono la Madre della speranza e della consolazione, sono la Regina della Pace.
Vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».




Rubbio (Vicenza), 30 luglio 1986
Arca della nuova Alleanza.
«Figli prediletti, Io vi conduco ogni giorno sulla strada di una vostra perfetta imitazione di mio figlio Gesù.
Solo così potete diventare oggi un segno di gioia e di consolazione per tutti.
Questi sono gli anni dolorosi della prova. Essa vi è già stata preannunciata da Me, in tanti modi e con molti segni. Ma chi mi crede? Chi mi ascolta? Chi si impegna veramente a cambiare vita?
Io sono presa fra due spade, che trafiggono il mio Cuore di Mamma: da una parte vedo il grande pericolo che correte, per il castigo che è ormai alle porte; dall’altra vedo la vostra incapacità di credere e di accogliere gli inviti alla conversione, che Io vi dono, perché possiate ad esso sfuggire.
Allora mi rivolgo ancora a voi, miei prediletti e figli a Me consacrati, e vi invito a salire in alto dal mondo, dalle vostre quotidiane preoccupazioni, dai disordinati attaccamenti alle creature e a voi stessi, dalla mediocrità e dalla tiepidezza, da una sempre più vasta aridità.
Entrate nel Rifugio, che la Mamma Celeste vi ha preparato, per la vostra salvezza e perché possiate passare al sicuro nel mio Cuore Immacolato, i terribili giorni della grande tempesta, che è ormai giunta.
È questo il momento di rifugiarvi tutti in Me, perché Io sono l’Arca della nuova Alleanza.
«Ai tempi di Noè, immediatamente prima del diluvio, entravano nell’Arca coloro che il Signore destinava a sopravvivere al suo terribile castigo. Ai vostri tempi, Io invito ad entrare nell’Arca della nuova Alleanza, che ho costruito nel mio Cuore Immacolato, tutti i miei figli, perché siano da Me aiutati a portare il peso sanguinoso della grande prova, che precede l’arrivo del giorno del Signore».
Non guardate altrove. Avviene oggi come al tempo del diluvio e nessuno pensa a ciò che vi attende.
Tutti sono molto occupati a pensare solo a se stessi, ai propri interessi terreni, al piacere, a soddisfare, in tutti i modi, le proprie disordinate passioni.
Anche nella Chiesa, come sono pochi quelli che si preoccupano dei miei materni e tanto addolorati richiami! Almeno voi, miei prediletti, mi dovete ascoltare e seguire. Allora, per mezzo di voi, Io posso chiamare tutti ad entrare al più presto nell’Arca della nuova Alleanza e della salvezza, che il mio Cuore Immacolato vi ha preparato, per questi tempi del castigo.
Qui sarete nella pace e potrete diventare segni della mia pace e della mia materna consolazione per tutti i miei poveri figli».




Rubbio (Vicenza), 6 agosto 1986
Festa della Trasfigurazione del Signore
Salite sul monte.
«Salite oggi con Me sul monte della mia Pace, figli prediletti.
Salite sul monte della salvezza e della preghiera, della purezza e della santità, della docilità e della mansuetudine, della umiltà, della piccolezza e di una vostra sempre più perfetta carità.
Salite sulla santa montagna di una vostra personale trasfigurazione, con il conformarvi sempre più alla divina umanità di mio figlio Gesù, con il filiale abbandono all’amore del Padre Celeste e con una quotidiana docilità all’azione purificatrice dello Spirito Santo.
Così voi stessi potete godere del dono di una completa trasformazione, nella luce gloriosa di Cristo che, in voi e per mezzo di voi, vuole manifestarsi in maniera più grande, in questi tempi, per rinnovare tutto il mondo, con la forza del Suo Amore misericordioso.
Su questa santa montagna sentirete anche la straordinaria presenza e la particolare azione della vostra Mamma Celeste, che vuole ogni giorno trasfigurarvi nella stessa persona di Gesù, perché possiate diventare oggi una forte testimonianza del Suo amore per voi.
Qui Io vi preparo dolcemente ai momenti dolorosi della Croce e del martirio.
Ormai, anche per voi, sono giunti i giorni dell’abbandono, dell’agonia e della immolazione.
I grandi avvenimenti, che in questi anni Io vi ho predetto, sono arrivati.
Presto sarete chiamati tutti alla vostra testimonianza più dolorosa.
Allora potrete diventare per tutti i raggi di Luce, che partono dal mio Cuore Immacolato, per giungere in ogni parte del mondo, ad illuminare i tenebrosi momenti che ormai state per vivere.
Asseconderete così il mio materno disegno, che è quello di cooperare al compiersi del più grande miracolo dell’Amore misericordioso di Gesù, che sta ormai per riversare fiumi di fuoco e di grazia sul mondo».




Rubbio (Vicenza), 8 agosto 1986
Dopo la recita del Santo Rosario, messaggio dato a voce
Madre della Eucarestia.
«Figli prediletti, come il mio Cuore si riempie di gioia nel vedervi qui, in un sacerdotale pellegrinaggio di adorazione, di amore, di riparazione e di ringraziamento a Gesù, mio Figlio e mio Dio, presente nella Eucarestia, per consolarlo di tanto vuoto, di tanta ingratitudine, di tanta indifferenza, di cui è circondato nella Sua reale presenza d’amore, in tutti i Tabernacoli della terra, da parte di tanti miei figli, soprattutto da parte di molti figli prediletti, i Sacerdoti.
Grazie della gioia che date al Cuore di Gesù, che vi sorride compiaciuto, mentre trasale di tenerezza per voi. Grazie della gioia che date al profondo dolore del Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste.
Io sono la Madre del Santissimo Sacramento.
Lo sono diventata col mio “Sì”, perché, nel momento della Incarnazione, ho dato la possibilità al Verbo del Padre di deporsi nel mio seno verginale e, benché Io sia anche vera Madre di Dio, perché Gesù è vero Dio, la mia collaborazione si è però concretata soprattutto nel dare al Verbo la Sua natura umana, che consentisse a Lui, seconda Persona della Santissima Trinità, Figlio coeterno col Padre, di farsi nel tempo anche Uomo, vero vostro fratello.
Assumendo la natura umana, Gli è stato possibile compiere l’opera della Redenzione.
Come sono Madre dell’Incarnazione, sono anche Madre della Redenzione.
Una Redenzione, che si è compiuta dal momento della Incarnazione fino al momento della Sua morte sulla Croce, dove, a motivo della umanità assunta, Gesù ha potuto compiere quello che, come Dio, non gli era possibile fare: soffrire, patire, morire, offrendosi in perfetto riscatto al Padre e dando alla Sua giustizia una degna e giusta riparazione. Veramente Lui ha sofferto per tutti voi, redimendovi dal peccato ed aprendovi alla possibilità di ricevere quella vita divina, che è stata perduta per tutti, nel momento del primo peccato commesso dai nostri progenitori.
Guardate Gesù mentre ama, opera, prega, soffre, s’immola, dalla Sua discesa nel mio grembo verginale fino alla Sua salita sulla Croce, in questa Sua perenne azione sacerdotale, per comprendere come Io sono soprattutto Madre di Gesù Sacerdote.
Sono perciò anche vera Mamma della Santissima Eucarestia.
Non perché Io Lo generi ancora a questa realtà misteriosa sull’Altare: questo compito è riservato solo a voi, miei figli prediletti!
È un compito, però, che tanto vi assimila alla mia funzione materna, perché anche voi, durante la santa Messa e per mezzo delle parole della Consacrazione, veramente generate mio Figlio.
Per Me lo accolse la gelida mangiatoia di una Grotta, povera e disadorna; per voi lo accoglie ora la fredda pietra di un Altare. Ma anche voi, come Me, generate mio Figlio. Per questo voi non potete che essere figli di una particolare, anzi particolarissima, predilezione di Colei che è Madre, vera Madre di suo Figlio Gesù.
Ma Io sono anche vera Madre della Eucarestia, perché Gesù si fa realmente presente, nel momento della Consacrazione, per mezzo della vostra azione sacerdotale. Con il vostro sì umano alla potente azione dello Spirito, che trasforma la materia del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo, voi rendete a Lui possibile questa Sua nuova e reale presenza fra voi.
E si fa presente per continuare l’Opera della Incarnazione e della Redenzione e per compiere nel mistero il Sacrificio del Calvario, che ha potuto offrire al Padre a motivo della Sua natura umana, assunta con il Corpo che Io gli ho donato. Così, nella Eucarestia, Gesù si rende presente con la Sua divinità e col Suo Corpo glorioso, quel Corpo a Lui donato dalla vostra Mamma Celeste, vero Corpo nato da Maria Vergine.
Figli, il Suo è un Corpo glorioso, ma non è uno diverso, non si tratta cioè di una Sua nuova nascita. Infatti è lo stesso Corpo che Io Gli ho dato: nato a Betlemme, morto sul Calvario, deposto nel Sepolcro e da lì risorto, assumendo però una forma nuova, la Sua forma divina, quella della gloria.
In Paradiso Gesù, col Suo Corpo glorioso, rimane Figlio di Maria.
Così quello che, con la Sua divinità, voi generate nel momento della Consacrazione eucaristica, è sempre Figlio di Maria.
Io sono perciò Madre della Eucarestia.
E, come Madre, Io sono sempre accanto a mio Figlio. Io sono stata su questa terra; Io sono ora in Paradiso, per il privilegio della mia Assunzione corporea in Cielo; mi trovo ancora dove Gesù è presente, in ogni Tabernacolo della terra.
Come il Suo Corpo glorioso, essendo al di fuori del limite del tempo e dello spazio, Gli consente di essere qui davanti a voi, nel Tabernacolo di questa piccola chiesa di montagna, ma, nello stesso tempo, Gli consente di essere presente in tutti i Tabernacoli sparsi in ogni parte del mondo, così la vostra Mamma Celeste, col suo Corpo glorioso, che Le permette di essere qui ed ovunque, si trova veramente accanto ad ogni Tabernacolo dove viene custodito Gesù.
Il mio Cuore Immacolato Gli fa da vivo, palpitante, materno Tabernacolo di amore, di adorazione, di ringraziamento e di perenne riparazione.
Io sono la Madre gioiosa della Eucarestia.
Voi sapete, figli prediletti, che dove si trova il Figlio, c’è sempre anche il Padre e lo Spirito Santo.
Come, nella gloria del Paradiso, Gesù siede alla destra del Padre, in intima unione con lo Spirito Santo, così quando, chiamato da voi, si fa presente nella Eucarestia e viene deposto a custodia nel Tabernacolo, circondato dal mio Cuore di Mamma, accanto al Figlio c’è sempre la reale presenza del Padre, la reale presenza dello Spirito Santo, c’è sempre la divina e Santissima Trinità.
Ma, come avviene in Paradiso, così accanto ad ogni Tabernacolo, vi è anche la presenza estasiata e gioiosa della vostra Mamma Celeste.
Poi vi sono tutti gli Angeli, disposti nei loro nove Cori di luce, per cantare l’Onnipotenza della Santissima Trinità, con modulazioni diverse di armonie e di gloria, quasi a fare trasparire, in gradi differenti, la Sua grande e divina potenza.
Attorno ai Cori Angelici, vi sono tutti i Santi e i Beati che, proprio dalla Luce, dall’amore, dalla perenne gioia e dalla immensa gloria, che parte dalla Santissima Trinità, ricevono un aumento continuo di una loro eterna e sempre più grande beatitudine.
A questo vertice del Paradiso, salgono anche le profonde ispirazioni, le sofferenze purificatrici, la preghiera incessante di tutte le anime del Purgatorio. Ad esso vi tendono con un desiderio, con una carità che diventa sempre più grande, la cui perfezione è proporzionata al loro progressivo liberarsi di ogni debito, dovuto per la fragilità e per le loro colpe, fino al momento in cui, perfettamente rinnovate dall’Amore, possono associarsi al canto celeste, che si forma attorno alla Santissima e divina Trinità, che si trova nel Paradiso e dentro ogni Tabernacolo, dove Gesù è presente, anche nelle più remote e sperdute parti della terra.
Per questo, accanto a Gesù, Io sono la Madre gioiosa della Eucarestia.
Io sono la Madre addolorata della Eucarestia.
Alla Chiesa trionfante e purgante, che palpita attorno al centro dell’amore, che è Gesù Eucaristico, dovrebbe raccogliersi anche la Chiesa militante, dovreste raccogliervi tutti voi, miei figli prediletti, religiosi e fedeli per comporre, col Paradiso e col Purgatorio, un perenne inno di adorazione e di lode.
Invece oggi Gesù nel Tabernacolo è circondato da tanto vuoto, da tanto abbandono, da tanta ingratitudine. Questi tempi sono stati da Me predetti a Fatima, per mezzo della voce dell’Angelo, apparso ai bambini a cui insegnò questa preghiera: «Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, Ti adoro profondamente, Ti offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di nostro Signore Gesù Cristo, presente in tutti i Tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e della indifferenza di cui viene circondato... »
Questa preghiera fu insegnata per questi vostri tempi. Gesù oggi viene circondato dal vuoto, formato specialmente da voi Sacerdoti che, nella vostra azione apostolica, girate spesso inutilmente e molto alla periferia, andando verso le cose meno importanti e più secondarie, dimenticando che il centro della vostra giornata sacerdotale deve essere qui, davanti al Tabernacolo, dove Gesù è presente e viene custodito soprattutto per voi.
È circondato anche dalla indifferenza di tanti miei figli, che vivono come se Lui non ci fosse, e, quando entrano in Chiesa per le funzioni liturgiche, non si accorgono della Sua divina e reale presenza fra voi.
Spesso Gesù Eucaristico viene messo in un angolo sperduto, mentre deve essere posto al centro della Chiesa, deve essere posto al centro delle vostre riunioni ecclesiali, perché la Chiesa è il Suo tempio, che è stato costruito prima per Lui e poi per voi.
Amareggia profondamente il mio Cuore di Mamma il modo con cui Gesù, presente nel Tabernacolo, viene trattato in tante chiese, dove è riposto in un cantuccio, come fosse un oggetto qualsiasi da usare per le vostre riunioni ecclesiali.
Ma sono soprattutto i sacrilegi che formano oggi, attorno al mio Cuore Immacolato, una dolorosa corona di spine. In questi tempi, quante Comunioni e quanti sacrilegi si compiono!
Si può dire che ormai non vi è una celebrazione eucaristica, dove non si facciano delle comunioni sacrileghe. Se vedeste con i miei occhi, quanto è grande questa piaga, che ha contaminato tutta la Chiesa e la paralizza, la ferma, la rende impura e tanto ammalata!
Se vedeste con i miei occhi, anche voi versereste con Me lacrime copiose.
Allora, miei prediletti e figli consacrati al mio Cuore, siate voi oggi un forte richiamo al pieno ritorno di tutta la Chiesa militante a Gesù presente nella Eucarestia.
Perché solo lì è la sorgente di acqua viva, che purificherà la sua aridità e rinnoverà il deserto in cui è ridotta; solo lì è il segreto della Vita, che aprirà per lei una seconda Pentecoste di grazia e di luce; solo li è la fonte della sua rinnovata santità: Gesù nella Eucarestia!
Non sono i vostri piani pastorali e le vostre discussioni, non sono i mezzi umani in cui voi riponete fiducia e tanta sicurezza, ma è solo Gesù Eucaristico che darà a tutta la Chiesa la forza di un completo rinnovamento, che la porterà ad essere povera, evangelica, casta, spoglia di tutti gli appoggi in cui confida, santa, bella, senza macchie e senza rughe, ad imitazione della vostra Mamma Celeste.
Desidero che questo mio messaggio venga reso pubblico ed annoverato fra quelli contenuti nel mio libro. Desidero che venga diffuso in tutto il mondo, perché, da ogni parte della terra, oggi vi chiamo tutti ad essere una corona di amore, di adorazione, di ringraziamento e di riparazione, sul Cuore Immacolato di Colei che è vera Madre - Madre gioiosa, ma anche Madre tanto addolorata - della Santissima Eucarestia.
Vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».




Bagni di Tivoli (Roma), 15 agosto 1986
Assunzione di Maria al Cielo
Donerete la Pace del cuore.
«Guardate alla vostra Mamma Celeste, assunta alla gloria del Paradiso anche con il corpo.
Oggi faccio discendere una pioggia di grazie su tutti voi miei figli.
La luce del mio corpo glorioso vi illumina e vi indica la via che voi dovete seguire.
È quella della purezza, dell’amore, della preghiera, della sofferenza, della santità.
È quella di una vita intimamente unita a Gesù.
Così anche voi, pur vivendo ancora su questa terra, potete essere illuminati ed avvolti dalla luce che risplende quassù in Paradiso.
La luce del mio corpo glorioso risplende per voi in maniera sempre più forte, specialmente in questi tempi tanto difficili e dolorosi, per consolarvi e per incoraggiarvi in tutte le vostre quotidiane difficoltà.
Oggi siete chiamati a vivere le ore sanguinose della purificazione, perché sono ormai giunti i grandi avvenimenti che Io vi ho predetto in questi anni.
Allora avete bisogno della mia materna consolazione per non scoraggiarvi.
Guardate al Paradiso, dove la vostra Mamma Celeste è stata assunta in anima e corpo, e sarete da Me consolati.
Vivete, con il cuore e con l’anima, in Paradiso, ove Gesù ha già preparato un posto per ciascuno di voi, e nulla turberà la vostra pace.
La luce del mio Corpo glorioso vi attira dietro la scia del mio soavissimo profumo.
È il profumo di tutte le virtù, che hanno adornato il giardino della mia terrena esistenza; è l’aroma celeste di tutta la mia immacolata bellezza.
Oggi voglio cospargere su tutti voi il soave profumo della purezza, della umiltà, della semplicità, del silenzio, della preghiera, della docilità, della ubbidienza, della contemplazione.
Allora anche voi diffonderete il profumo di Cielo della vostra Mamma immacolata.
Così a tutti donerete la pace del cuore e diventerete oggi strumenti della mia pace.
Perché voi siete i figli prediletti della vostra Mamma, assunta alla gloria del Cielo e che, in questi tempi, desidera da tutti essere invocata come Regina della Pace».




Dongo (Como), 6 settembre 1986
Anniversario del miracolo delle lacrime e primo sabato del mese
Il mio Cuore sanguina.
«Sono la vostra Mamma tanto addolorata.
Ancora oggi Io faccio scendere, dai miei occhi misericordiosi, lacrime copiose.
Esse vogliono farvi comprendere quanto è grande il dolore del Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste. Il mio Cuore sanguina.
Il mio Cuore è trapassato da ferite profonde. Il mio Cuore è immerso in un mare di dolore. Voi vivete inconsapevoli della sorte che vi attende.
Voi trascorrete i vostri giorni in uno stato di incoscienza, di indifferenza e di completa incredulità.
Come questo è possibile, quando Io, in tanti modi e con segni straordinari, vi ho avvertito del pericolo che correte e vi ho preannunciato la prova sanguinosa che è ormai giunta?
- Poiché questa umanità non ha accolto il mio ripetuto invito alla conversione, al pentimento, al ritorno a Dio, su di essa sta per abbattersi il più grande castigo, che la storia umana abbia mai conosciuto.
È un castigo molto più grande di quello del diluvio. Scenderà il fuoco dal cielo e gran parte della umanità verrà distrutta.
- La Chiesa di Gesù è piagata dal contagio malefico della infedeltà e dell’apostasia.
In apparenza tutto rimane tranquillo e pare che ogni cosa vada bene. In realtà essa è pervasa da una sempre più vasta mancanza di fede, che estende ovunque la grande apostasia.
Molti Vescovi, Sacerdoti, Religiosi e Fedeli non credono più, hanno ormai perso la vera fede in Gesù e nel suo Vangelo.
Per questo la Chiesa deve essere purificata con la persecuzione e con il sangue.
- Nella Chiesa è anche entrata la disunione, la divisione, la lotta, l’antagonismo.
Le forze dell’ateismo e della massoneria, infiltrate al suo interno, sono giunte a rompere la sua interiore unità e ad oscurare Io splendore della sua santità.
Questi sono i tempi, da Me predetti, in cui Cardinali si oppongono a Cardinali, Vescovi a Vescovi, Sacerdoti a Sacerdoti ed il gregge di Cristo viene dilaniato dai lupi rapaci, che si sono introdotti sotto le vesti di inermi e mansueti agnelli.
Fra costoro vi sono anche alcuni che occupano posti di grande responsabilità e, per loro mezzo, Satana è riuscito ad entrare e ad operare al vertice stesso della Chiesa.
Vescovi e Sacerdoti della santa Chiesa di Dio, quanto è grande oggi la vostra responsabilità!
Il Signore sta per domandarvi il rendiconto di come avete amministrato la Sua vigna.
Pentitevi, chiedete perdono, riparate e, soprattutto, tornate ad essere fedeli al compito che vi è stato affidato.
- Il peccato è sempre più commesso, non è più riconosciuto come un male, è ricercato, è voluto consapevolmente e non viene ormai più confessato. L’impurità e la impudicizia ricoprono le case costruite dalla vostra ribellione. Per questo il mio Cuore sanguina: per la ostinata incredulità e la durezza dei vostri cuori.
Il mio Cuore sanguina nel vedervi così chiusi ed insensibili al mio accorato richiamo materno.
Il mio Cuore sanguina, perché vedo le vostre strade ormai cosparse di sangue, mentre voi vivete in una ostinata incoscienza di ciò che vi attende».




Milano, 8 settembre 1986
Natività della Beata Vergine Maria
La Mia nascita.
Nella festa della mia Natività, esulta il Paradiso e la Chiesa purgante e militante guarda a Me come a segno di gioia, di speranza e di materna consolazione.
La mia nascita è causa della vostra gioia.
Nel momento in cui nasce la vostra Mamma Celeste, come aurora che sorge, per voi si fa ormai vicino e sicuro il giorno radioso della vostra salvezza.
Accanto alla mia culla, trasale di gioia il Cielo, con le innumerevoli schiere degli Angeli, che da sempre hanno atteso questo ineffabile momento.
Attorno alla mia culla, si raccolgono festosi gli spiriti dei Profeti e dei Giusti, che hanno vissuto, preparato e sperato, nell’attesa di questo gioioso evento.
Sulla mia culla, si china il Padre con immenso amore di predilezione, nella contemplazione del suo capolavoro creato; il Verbo nell’attesa di deporsi nel mio seno verginale e materno; lo Spirito Santo che già si comunica alla mia anima con pienezza di amore.
Per questo la mia nascita è anzitutto motivo di grande gioia per tutti voi che amate invocarmi come causa della vostra letizia.
La mia nascita è anche causa della vostra speranza. Ormai la Redenzione, da tanti secoli attesa, desiderata, vaticinata, sta per diventare un evento concreto della vostra storia.
Io nasco per donare la nascita a Gesù, il vostro Redentore e Salvatore.
Si apre una nuova aurora per tutta l’umanità.
Il peccato sta per essere vinto e, per lo spirito del male, si avvicina il momento della sua completa sconfitta, mentre tutta la creazione si prepara a ricevere il dono di un suo totale rinnovamento.
Per questo la mia nascita diventa anche motivo di speranza per tutti voi che amate invocarmi come Madre della speranza.
La mia nascita è soprattutto causa della vostra consolazione.
La piccola creatura appena nata, che oggi contemplate ancora nella sua culla, ha il mirabile disegno di diventare Madre di Gesù e Madre di tutta l’umanità.
E questo vi dona un grande conforto nei dolorosi tempi in cui vivete. Perché avete tutti una Madre Immacolata che vi conosce, vi comprende, vi aiuta e vi difende.
Soprattutto nelle ore sanguinose della grande sofferenza a cui siete chiamati, quale conforto diventa per voi il sapere, con sicurezza, che la Mamma Celeste vi è sempre accanto per condividere il vostro patire, per dare forza alla vostra fiducia e per essere consolazione ai vostri molti dolori.
Non temete.
Non abbiate paura.
Sentite accanto a voi la Mamma Celeste, che oggi venerate nel momento della Sua nascita terrena, per diventare, soprattutto in questi vostri tempi, causa di gioia, di speranza e di consolazione per tutti».




15 settembre 1986
Festa di Maria SS. Addolorata
Vi formo al patire.
«Figli prediletti, imparate da Me a dire sempre “Sì” al Padre Celeste, anche quando vi domanda il contributo prezioso della vostra sofferenza.
Sono la Vergine Addolorata. Sono la Madre della sofferenza.
Mio figlio Gesù è nato da Me per immolarsi, quale vittima di amore, per il vostro riscatto.
Gesù è il docile e mansueto agnello, che muto si lascia condurre al macello.
Gesù è il vero Agnello di Dio, che toglie tutti i peccati del mondo.
Dal momento della Sua discesa nel mio seno verginale, fino al momento della Sua salita sulla Croce, Gesù si è sempre abbandonato al Volere del Padre, offrendogli, con amore e con gioia, il dono prezioso di ogni suo patire.
Io sono l’Addolorata perché, come Madre, ho formato, ho cresciuto, ho seguito, ho amato ed ho offerto mio figlio Gesù, quale dolce e mansueta vittima, alla divina giustizia del Padre.
Sono così diventata l’aiuto ed il conforto più grande al suo immenso soffrire.
In questi tempi tanto dolorosi, Io sono ancora accanto, come Mamma, a ciascuno di voi per formarvi, aiutarvi e dare conforto a tutto il vostro patire.
Vi formo al patire, nel dire con Voi il “Sì” al Padre Celeste, che ve lo domanda, come vostra personale collaborazione alla Redenzione compiuta da mio figlio Gesù.
In ciò Io, vostra Mamma Celeste, vi sono stata di esempio e di modello, per la mia perfetta cooperazione a tutto il patire del Figlio, così che sono diventata la prima nel collaborare alla sua Opera, con il mio dolore materno.
Sono diventata vera corredentrice ed ora mi posso offrire, come esempio a ciascuno di voi, nel donare la propria personale sofferenza al Signore, per aiutare tutti a camminare sulla strada del bene e della salvezza.
È per questo motivo che, in questi sanguinosi tempi di purificazione, mio compito materno è quello di formarvi soprattutto al patire.
Vi aiuto anche a soffrire, con la mia presenza di Mamma, che vi sollecita a trasformare ogni vostro dolore in un perfetto dono di amore.
Per questo vi educo alla docilità, alla mansuetudine, alla umiltà del cuore.
Vi aiuto a soffrire, con la gioia di donarvi ai fratelli, come si è donato Gesù.
Allora porterete la vostra Croce con gioia, il vostro soffrire diventerà dolce e sarà la via sicura che vi condurrà alla vera pace del cuore.
Vi conforto in tutte le sofferenze, con la sicurezza che Io vi sono accanto, come sono stata sotto la Croce di Gesù. Oggi, in cui i dolori aumentano da ogni parte, tutti avvertiranno, in maniera sempre più forte, la presenza della Mamma Celeste.
Perché questa è la mia missione di Madre e di Corredentrice: accogliere ogni goccia del vostro patire, trasformarla in un prezioso dono di amore e di riparazione e offrirlo, ogni giorno, alla Giustizia di Dio.
Solo così possiamo forzare insieme la porta d’oro del Cuore divino di mio figlio Gesù, perché possa fare discendere presto, sulla Chiesa e sulla umanità, il fiume di grazia e di fuoco del suo Amore Misericordioso, che farà nuove tutte le cose».




Napoli, 29 settembre 1986
Festa degli Arcangeli Gabriele, Raffaele e Michele
Con voi nel combattimento.
«Combattete, figli prediletti, miei apostoli, in questi vostri ultimi tempi.
Questa è l’ora della mia battaglia. Questa è l’ora della mia grande vittoria.
Con voi nel combattimento vi sono anche gli Angeli del Signore che, ai miei ordini, adempiono al compito che Io ho loro affidato.
Tutti gli Spiriti Celesti sono esseri luminosi e potenti e si trovano tanto vicini a Dio che amano, servono, difendono e glorificano.
Nella Luce della Santissima Trinità, Essi vedono tutte le pericolose e subdole insidie, a voi tese dagli Spiriti cattivi, che lottano contro Dio e contro il suo regale dominio.
Questa è una terribile battaglia, che si svolge soprattutto a livello di Spiriti: quelli buoni contro i cattivi; gli Angeli contro i demoni.
Voi siete coinvolti in questa grande lotta ed è per questo che voi dovete sempre affidarvi alla loro sicura protezione ed invocare spesso, con la preghiera, il loro potente aiuto.
Tutti gli Spiriti Celesti conoscono il mio disegno, sanno l’ora del mio trionfo, vedono come l’attacco dell’inferno, in questi vostri tempi, si fa potente, continuo ed universale.
Satana è riuscito a stabilire il suo Regno nel mondo e si sente ormai vincitore sicuro.
Ma è vicino il momento della sua grande e definitiva sconfitta.
Per questo la battaglia si fa più aspra e terribile ed anche voi, con gli Angeli del Signore, siete chiamati al combattimento.
Le armi usate dai demoni sono quelle del male, del peccato, dell’odio, della impurità, della superbia e della ribellione a Dio.
Le armi usate dagli Spiriti Celesti, che sono accanto a voi a combattere, sono quelle del bene, della grazia divina, dell’amore, della purezza, della umiltà e della docile sottomissione alla Volontà del Signore.
Gli Spiriti celesti hanno anche il compito di rafforzarvi, di guarirvi dalle ferite, di difendervi dalle insidie del mio Avversario, di proteggervi dal male e di condurvi sulla via luminosa del mio Volere.
L’Arcangelo Gabriele fu inviato da Dio ad accogliere il “Sì” della vostra Mamma Celeste; ora ha il compito di accogliere il vostro “Sì” al Volere del Padre. Egli vi rafforza e vi sostiene; vi conduce sulla via del coraggio e di una eroica testimonianza a Gesù ed al Suo Vangelo.
L’Arcangelo Raffaele dona ristoro alla vostra debolezza, versa balsamo su ogni dolorosa ferita e vi solleva dal peso della stanchezza e dello scoraggiamento, per continuare nella lotta, con lo scudo della fede e con la corazza dell’amore e della santità.
L’Arcangelo Michele vi difende da tutti i terribili attacchi di Satana, che si è particolarmente scatenato contro voi, che fate parte della mia schiera e vi lasciate condurre docilmente dalla vostra Celeste Condottiera. Quante volte voi sareste diventati vittime degli attacchi di Satana, se l’Arcangelo Michele non fosse intervenuto a vostra difesa e protezione! Invocatelo spesso, con la preghiera così efficace dell’esorcismo contro Satana e gli Angeli ribelli, perché Lui vi guida in questa lotta, in modo che ciascuno di voi possa adempiere al compito che gli è stato affidato dalla Mamma Celeste.
Allora unitevi, in una affettuosa e fraterna comunione di vita, di preghiera e di azione, a tutti gli Spiriti Celesti, che sono impegnati con voi a combattere la stessa battaglia e a preparare la grande vittoria di Dio, nel Regno glorioso di Cristo, che a voi verrà, con il trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo».




7 Ottobre 1986
Festa della Madonna del Rosario
Il Rosario vi porta alla pace.
«Sono la Regina del Santo Rosario.
Sono la vostra Condottiera, che vi guida nella terribile battaglia contro Satana e tutti gli Spiriti del male.
Se vi lasciate condurre da Me con docilità, accanto a voi, sentirete sempre l’aiuto prezioso che vi danno gli Angeli del Signore, i Beati e i Santi del Paradiso, tutte le anime che ancora si purificano nel Purgatorio.
Io sono infatti la Condottiera di una unica schiera. Oggi, in cui ricordate la data di una mia grande vittoria, voglio invitarvi a combattere, con coraggio e con fiducia, senza lasciarvi spaventare dalla subdola e pericolosa tattica, usata dal mio Avversario, per portarvi allo scoraggiamento. Per questo voglio svelarvi tre insidie, che fanno parte di una particolare strategia, adoperata dal mio Avversario, in questa grande lotta.
- La prima è quella di diffondere la certezza che è ormai riuscito a conquistare tutto il mondo, che in esso ha instaurato il suo regno e vi esercita pienamente il suo potere.
Sua grande conquista è questa umanità, che si è ribellata a Dio e che ripete il suo superbo atto di sfida: - Non servirò al Signore! - Un mezzo molto pericoloso, usato in questi tempi da Satana, è quello di dare l’impressione che ormai non c’è più nulla da fare, che non si riesce più a cambiare qualcosa, che è ormai inutile fare qualsiasi sforzo, per condurla sulla strada del ritorno a Dio e del bene.
Allora la vostra Mamma Celeste vi assicura che anche questa umanità fa parte preziosa del popolo di Dio, conquistato da Gesù a prezzo del suo Sangue, versato fino all’ultima goccia per la sua salvezza.
Dio, soprattutto oggi, è il solo vincitore ed ama tutta la povera umanità ammalata, che gli è stata strappata, e prepara il momento in cui, con il più grande miracolo del Suo amore misericordioso, la condurrà sulla strada del ritorno a Lui, perché possa conoscere finalmente una nuova era di pace, di amore, di santità e di gioia.
Per questo Io vi invito ad usare sempre l’arma potente della fiducia, del filiale abbandono, di una carità grande e senza confini, di una piena disponibilità a tutte le necessità spirituali e materiali del prossimo, di una materna ed illimitata misericordia.
- La seconda è quella di essere riuscito a mettere in stato di grave difficoltà la Chiesa, scuotendola dalle fondamenta, con il vento della contestazione, della divisione, della infedeltà e della apostasia.
Molti si perdono di coraggio, nel vedere come numerosi sono oggi i Pastori che si lasciano ingannare dalla sua azione subdola e pericolosa.
Il mezzo, che dovete usare, per controbattere questa sua insidia è quello della vostra consacrazione al mio Cuore Immacolato, perché la Chiesa, anche se oggi appare lacerata, oscurata e sconfitta, è stata da Gesù affidata alla custodia amorevole della vostra Mamma Celeste.
Io la voglio aiutare, consolare e guarire attraverso di voi, figli consacrati al mio Cuore e docili strumenti del mio materno Volere.
Per mezzo di voi, verso balsamo sulle sue dolorose ferite, conforto le ore della sua desolata passione, preparo il momento del suo più grande rinnovamento.
Lo faccio, in questi tempi, in maniera particolarissima, per mezzo del mio Papa Giovanni Paolo secondo, che ovunque porta il segno della mia presenza materna.
Lui vi dà il segnale del combattimento; Lui vi guida nella lotta; Lui vi insegna il coraggio e la fiducia; Lui già vi annuncia la mia sicura vittoria.
Seguitelo sulla strada che vi traccia, se volete preparare, con Me, una nuova e radiosa Pentecoste per tutta la Chiesa.
- La terza è quella di riuscire a diffondere ovunque, attraverso tutti i mezzi di comunicazione sociale, le sue opere cattive di distruzione e di morte.
Così le divisioni si moltiplicano; l’impurità viene esaltata; la corruzione è estesa; la violenza viene sempre più diffusa; l’odio dilaga e le guerre si estendono minacciose.
Per combattere e vincere tutto questo male, che tenta di sommergere l’intera umanità, voi dovete ricorrere alla potente arma della preghiera.
Infatti la nuova era potrà giungere a voi solo come dono dello Spirito del Signore, non come frutto dell’opera dell’uomo.
Allora occorre invocare questo dono con una preghiera continua, incessante e fiduciosa.
Pregate con Me. Tutta la Chiesa deve entrare nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato, per invocare, con la Mamma Celeste, una particolarissima effusione dello Spirito Santo, che la condurrà a vivere l’esperienza di una seconda e radiosa Pentecoste.
Pregate soprattutto con la preghiera del santo Rosario. Il Rosario sia, per tutti, l’arma potente da usare in questi tempi.
Il Rosario vi porta alla pace.
Con questa preghiera voi potete ottenere dal Signore la grande grazia del mutamento dei cuori, della conversione delle anime, del ritorno di tutta l’umanità a Dio, sulla strada del pentimento, dell’amore, della grazia divina e della santità.
Allora non dite mai più: “ma, sempre e ovunque, ogni cosa resta come prima. Mai nulla cambia!” - Non è vero, figli miei prediletti.
Ogni giorno, nel silenzio e nel nascondimento, la Mamma Celeste combatte la sua battaglia contro l’Avversario ed opera, per mezzo di segni e di manifestazioni così straordinarie, per cambiare il cuore del mondo».




Sant’Omero (Teramo), 27 ottobre 1986
Giornata mondiale di preghiera per la pace
Il compito affidato alla Chiesa.
«Oggi invocate la pace con una giornata, che raccoglie i Rappresentanti di tutte le religioni, in una comunione di preghiera e di digiuno.
Questa è la via che Io vi ho indicato.
La pace può giungere a voi come dono di Dio.
Quanto più vorrete costruire la pace solo attraverso umane discussioni e reciproci patteggiamenti, tanto più essa da voi si allontanerà.
Per questo è necessario che l’umanità torni a Dio sulla strada della conversione e del cambiamento del cuore.
Solo Gesù Cristo vi ha indicato la via per giungere al Padre nel suo Spirito di Amore.
Occorre che tutti gli uomini giungano alla conoscenza della Verità e ad accogliere e seguire il Vangelo di Gesù. Questo è il compito affidato alla Chiesa.
Questo è ciò che oggi devono fare i suoi ministri, i consacrati, tutti i fedeli: con il coraggio dei martiri e con la fortezza dei confessori della fede, bisogna annunciare a tutto il mondo la buona novella che solo Gesù Cristo è il vostro Salvatore ed il Vostro Redentore.
Solamente Gesù Cristo vi può portare alla pace. Occorre predicarlo a tutti, senza paura e senza compromessi, attuando il suo divino mandato: “Andate in tutto il mondo ed annunciate il mio Vangelo a tutte le creature: chi crederà e sarà battezzato sarà salvo”.
Il tentativo di raccogliere tutte le religioni, anche quelle che adorano dèi falsi e bugiardi, nella prospettiva di una unione religiosa mondiale per la difesa dei valori umani, è vano, pericoloso e non conforme al desiderio del mio Cuore Immacolato. Esso può, anzi, condurre all’aumento della confusione, alla indifferenza religiosa ed a rendere persino più difficile il conseguimento della vera pace.
Per questo oggi vi dico: annunciate a tutti Cristo; siate fedeli solo a Cristo ed al Suo Vangelo e diventerete veri costruttori di Pace».




Dongo (Como), 1 novembre 1986
Festa di tutti i Santi
Il vostro posto in Paradiso.
«Oggi guardate a coloro che già vi hanno preceduto nella gloria.
Attorno al mio Cuore Immacolato essi formano una luminosa corona di amore, di gioia e di gloria.
Questo è anche il vostro posto in Paradiso.
Esso è preparato per tutti voi che ascoltate la mia voce, vi consacrate al mio Cuore Immacolato, vivete in una filiale dipendenza da Me e vi offrite completamente alla perfetta attuazione del mio disegno.
Siete quaggiù i miei bambini tanto amati.
Siete i miei apostoli, chiamati a diffondere ovunque la luce della mia presenza materna e ad indicare a tutti la via che bisogna percorrere per giungere a Cristo, da cui soltanto potrà venire la nuova era di santità, di giustizia e di pace.
Per questo, ogni giorno, sentite accanto a voi i Santi ed i Beati del Cielo; invocatene l’aiuto e la protezione. Sentite accanto a voi anche le anime dei giusti, che ancora soffrono e pregano nel Purgatorio, attendendo il momento della loro piena beatitudine nella perfetta contemplazione del Signore.
Con voi essi formano una sola schiera ai miei ordini. Di tutti io sono la Madre e la Regina.
Tutti hanno una parte insostituibile nel mio disegno vittorioso.
In questi tempi Io voglio rendere più profonda, più sentita e più straordinaria la vostra comunione con chi vi ha preceduto nella vita terrena e gode ormai della eterna salvezza.
Come dono materno del mio Cuore Immacolato Io offro a voi, per aiuto prezioso, le anime dei Santi in Paradiso e dei giusti in Purgatorio.
Voi siete esposti a gravi pericoli ed essi vi possono aiutare a superarli.
Voi siete vittime delle subdole insidie del mio Avversario e loro vi possono dare luce perché possiate vederle e forza per potere ad esse sfuggire.
Voi siete fragili e deboli e spesso vi capita di cadere ancora nei peccati; essi vi possono sempre dare una mano a camminare sulla strada del bene e della santità.
Percorrete dunque insieme a loro la via che vi ho tracciato. Insieme Io vi conduco alla pace.
La pace giungerà a voi dal mio Cuore Immacolato, quando questa vostra comunione di vita, di amore e di gioia si sarà ormai perfettamente compiuta».




Fort Lauderdale (Florida, U.S.A.), 23 novembre 1986
Festa di Cristo Re
La via che vi conduce al suo Regno.
«Oggi, nella gloria del Paradiso e nella luce purificatrice del Purgatorio, accolgo l’omaggio di tutta la Chiesa terrena e pellegrina, per offrire, insieme con tutti voi, la corona della Sua Regalità a Gesù Cristo nostro Dio, nostro Salvatore e nostro Re.
Gesù deve regnare anzitutto nei cuori e nelle anime di tutti, perché la sua è una regalità di grazia, di santità e di amore.
Quando Gesù regna nell’anima di una creatura, essa viene trasformata da una luce divina, che la rende sempre più bella, luminosa, santa e amata da Dio.
Per questo, mio compito materno è quello di allontanare dalle anime dei miei figli ogni ombra di peccato, qualsiasi insidia di egoismo, ogni predominio di passione, per condurre tutti sulla strada di una grande santità.
Allora Gesù può veramente instaurare il suo Regno nei vostri cuori e nelle vostre anime e voi diventate il prezioso dominio della Sua divina Regalità.
Gesù deve regnare nelle famiglie, che devono aprirsi, come gemme, al sole della Sua Regalità.
Per questo Io opero in questi tempi, affinché nelle famiglie crescano l’armonia e la pace, la comprensione e la concordia, l’unità e la fedeltà.
Gesù deve regnare in tutta la umanità, perché essa torni un nuovo giardino, ove la Santissima Trinità possa ricevere incanto e bellezza, amore e profumo da ogni creatura e sia così glorificata e ponga la sua abituale dimora fra voi.
Per questo Io opero fortemente oggi per condurre tutta l’umanità sulla strada del ritorno a Dio, per mezzo della conversione, della preghiera e della penitenza.
E Io stessa conduco la schiera chiamata a combattere contro l’esercito del male, così che al più presto venga sconfitta la forza di coloro che negano, bestemmiano Dio ed operano instancabilmente per costruire una civiltà senza di Lui.
Gesù deve regnare nella Chiesa, porzione privilegiata del suo divino e amoroso dominio.
La Chiesa è tutta Sua perché è nata dal suo Cuore squarciato, cresciuta nel suo Amore, lavata con il suo Sangue, sposata a Lui con inviolabile patto di eterna fedeltà.
Per questo Io opero da Mamma, in questi dolorosi momenti della sua purificazione, per ripulire la Chiesa da ogni macchia, liberarla da ogni umano compromesso, difenderla dai subdoli attacchi del suo Avversario, condurla sulla strada della perfezione, perché possa riflettere ovunque lo stesso splendore del suo divino Sposo Gesù.
La mia azione di Mamma prepara, nel vostro tempo, l’avvento del Regno glorioso di mio figlio Gesù.
Il mio Cuore Immacolato è la via che vi conduce al suo Regno. Infatti il trionfo del mio Cuore Immacolato coinciderà con il trionfo di mio figlio Gesù nel suo glorioso Regno di santità e di grazia, di amore e di giustizia, di misericordia e di pace, che si sarà instaurato in tutto il mondo.
Per questo vi invito oggi alla preghiera ed alla fiducia, vi chiamo alla pace del cuore ed alla gioia, perché il glorioso Regno del Signore Gesù è ormai alle porte».




Dallas (Texas, U.S.A.), 3 dicembre 1986
Esercizi spirituali in forma di Cenacolo, con i Sacerdoti del M.S.M. di Stati Uniti e Canada
La mia medicina per i vostri mali.
«Come sono contenta di questi giorni di un continuo Cenacolo, che fate voi, Sacerdoti del mio Movimento, venuti anche dagli Stati più lontani di questa grande Nazione, per vivere insieme nella fraternità e nella preghiera fatta con Me, vostra Mamma Celeste.
Il vostro amore, la vostra docilità, la vostra generosità molta gioia danno al mio Cuore Immacolato ed addolorato. Oggi voglio dare a voi la mia parola materna, che sia di conforto alla vostra sofferenza e di fiducia, in mezzo alle molte difficoltà che incontrate.
Siate i miei bimbi più piccoli; siate i miei apostoli coraggiosi; siate i raggi di luce, che partono dal mio Cuore e si diffondono ovunque, per portare la testimonianza della mia presenza materna.
Tre sono le piaghe che, in questa vostra Nazione, feriscono e fanno sanguinare il mio Cuore di Mamma.
La prima piaga è causata dall’apostasia, che si diffonde, a motivo degli errori che vengono sempre più insegnati e propagandati, anche in scuole cattoliche, e che portano un immenso numero di miei poveri figli ad allontanarsi dalla vera fede.
La responsabilità di questa grave situazione ricade soprattutto su quelli che si sono consacrati a Dio, perché, sedotti dallo spirito della superbia, continuano sulla loro strada, nonostante i miei materni richiami e le direttive indicate dal Magistero della Chiesa.
Voi, miei figli prediletti, siate la mia medicina a questo male, con il predicare sempre più le Verità che Gesù vi ha insegnato, che il Papa ed i Vescovi uniti con Lui ancora oggi propongono a tutti con chiarezza e con coraggio.
Opponetevi a chiunque insegni dottrine diverse e soprattutto dovete dire apertamente a tutti i fedeli il grave pericolo, che oggi corrono, di allontanarsi dalla vera fede in Gesù e nel Suo Vangelo.
Recitate spesso la professione di fede, composta dal mio primo figlio prediletto Papa Paolo VI, ora giunto quassù, in previsione di questi difficili momenti.
La seconda piaga è causata dalla disunità, entrata nella Chiesa che vive nei vostri Paesi.
Quanto fa soffrire il Cuore di Gesù ed il mio Cuore materno il vedere che molti Vescovi, Sacerdoti, Religiosi e fedeli non sono più uniti, anzi si oppongono apertamente, al Papa, che Gesù ha posto come fondamento per la sua Chiesa.
Questa divisione si fa ogni giorno più estesa e profonda e presto diventerà anche aperta e proclamata.
Quanto dolore Io sento nel vedere che spesso i più grandi sostenitori di questa ribellione sono coloro che si sono consacrati a Dio e si sono votati a seguire Gesù sulla strada della umiltà, della povertà, della castità e della ubbidienza.
Voi, miei figli prediletti, siate la mia medicina a questa profonda ferita con l’essere sempre più uniti al Papa, con l’aiutare i vostri Vescovi ad essere uniti a Lui per mezzo della preghiera, dell’amore, del vostro buon esempio e con il condurre tutti i fedeli a questa unità.
La terza piaga è causata dalla infedeltà, entrata nella vita di tanti figli della Chiesa, che non seguono più i Comandamenti di Dio e gli insegnamenti dati da Gesù nel suo Vangelo.
Così camminano sulla strada cattiva del male e del peccato. Il peccato non viene più riconosciuto come un male. Spesso vengono giustificati anche i più gravi peccati contro natura come l’aborto e l’omosessualità.
I peccati non sono più confessati.
A quale stato di grave malattia siete ormai giunti!
Voi, miei figli prediletti, siate la mia medicina ad un male tanto grave e così esteso, con l’aiutare i miei figli a camminare sulla strada della purezza e della santità.
Tornate ad insegnare a tutti la vera morale cattolica. Date una mano ai miei poveri figli peccatori, per condurli alla osservanza della Legge di Dio. Fate comprendere a loro la necessità della Confessione frequente, che diventa indispensabile a chi si trova in stato di peccato mortale, per fare la Comunione eucaristica.
Qui la Chiesa è tutta piagata, a causa delle Comunioni sacrileghe che si fanno.
Se voi accogliete questo mio invito materno, allora siete il dono di amore che il mio Cuore Immacolato oggi offre alla Chiesa ed alla umanità che vive in questa vostra grande Nazione.
Diventate così la mia medicina per i vostri mali. Siete gli strumenti della mia Pace.
Con tutti i membri del mio Movimento, vi benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».




Santiago (Repubblica Dominicana), 8 dicembre 1986
Festa della Immacolata Concezione
Il Mio candore di cielo.
«Il mio candore di grazia e di luce, di santità e di purezza vuole ricoprire, come di un manto, tutta la terra.
Per questo, mio piccolo bambino, oggi ti ho portato qui, in questa isola, da cui è iniziata la evangelizzazione di tutto il grande continente di America, per condurre al più presto i miei prediletti e tutti i miei figli nel sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato.
Io sono l’alba che precede il grande giorno del Signore. Io sono la nube luminosa ed attesa, che fa scendere sul deserto del mondo, consumato dal male e dal peccato, la celeste rugiada della grazia e della santità.
Unitevi nella mia schiera vittoriosa tutti voi che volete combattere la grande battaglia per il trionfo del bene e dell’amore. Dove giunge il raggio della mia Luce scompare la tenebra del male, dell’egoismo, dell’odio, del peccato e della impurità. Portate ovunque il mio materno annuncio.
Diffondete in ogni parte del mondo il mio candore di cielo. Sono questi i tempi in cui devo riunirvi tutti sotto il mio manto immacolato, agli ordini della vostra Celeste Condottiera.
Attraverso di voi, che mi avete risposto, la mia Luce si farà di giorno in giorno più forte, perché è ormai vicino il momento del glorioso trionfo di mio figlio Gesù.
Da questa terra oggi ti benedico con tutti coloro che hanno accolto il mio invito, mi ascoltano e mi seguono».




Dongo (Como), 24 dicembre 1986
Notte Santa
La culla al Suo glorioso ritorno
«Accogliete il mio materno invito a pregare, a meditare la mia parola, a custodirla nel cuore, a vegliare vigilando nell’attesa.
È la Notte Santa.
Passatela con Me, figli prediletti; vivetela nel profondo del mio Cuore Immacolato.
Allora potete penetrare il mistero della vostra salvezza, che si svela ai poveri, ai piccoli, ai semplici, ai puri di cuore. La mia anima è sommersa da una Luce divina e la mia persona viene avvolta da un profondo senso di pace e di beatitudine, mentre il mio grembo verginale si apre al dono divino del Figlio.
Attorno a noi è notte profonda: le porte chiuse alla nostra domanda di ospitalità; i cuori degli uomini resi duri dall’egoismo e dall’odio; le menti accecate dall’errore e tanto gelo sul mondo diventato incapace di amare!
Ma, nella povera Grotta, una piccola luce si accende, nel segno dell’attesa e della speranza; due cuori umani palpitano di amore, per preparare la culla ove deporre il Bambino appena nato; il mio castissimo sposo Giuseppe si appresta a rendere più ospitale lo squallore del luogo, mentre la Mamma Celeste è assorta in una profonda ed intensa preghiera con il Padre.
È in questo momento che il Cielo si sposa alla terra, fiorisce il Germoglio atteso da secoli, nasce il Dio con noi, il Salvatore entra nel suo regale dominio, il Redentore incomincia a pagare il prezzo del nostro riscatto.
E Pace discende dal Cielo con il canto degli Angeli, la terra si schiude a ricevere la rugiada della divina misericordia, mentre i cuori semplici dei Pastori si aprono alle Voci che annunciano il mirabile evento: - Oggi è nato per voi un Salvatore che è Cristo Signore. -
Ancora ogni cosa si ripete per il suo secondo Natale. Come allora è il suo ritorno nella Gloria.
La notte della negazione di Dio è scesa sul mondo; il gelo della ribellione alla sua legge di amore ha reso l’umanità un immenso deserto; l’errore ha chiuso le menti alla comprensione del più grande Mistero di Amore; i cuori sono induriti dall’egoismo e dall’odio, che dilagano in tutte le parti.
Le porte sono ancora ostinatamente chiuse al Signore che viene.
Voi, prediletti, spalancate i cuori alla beatitudine ed alla speranza e, ad imitazione della vostra Mamma Celeste e del suo castissimo sposo Giuseppe, datevi da fare premurosi per preparare le strade a Cristo che torna nella gloria.
È ormai alle porte il suo secondo Natale.
Allora aprite le vostre menti alle Voci celesti che, in tanti modi e con tanti segni, vi dicono che è vicino il suo ritorno. Come l’amore del mio Cuore materno è stato la culla più preziosa per il suo primo Natale, così il trionfo del mio Cuore Immacolato sarà la culla al suo glorioso ritorno.
In questa Notte santa vi raccolgo tutti a vegliare con Me, accanto al piccolo Bambino, che ha tanto bisogno di amore. In questa Notte santa vi invito ad aprire i cuori e le menti per ricevere il lieto annuncio che è vicino il suo secondo Natale».




Dongo (Como), 31 dicembre 1986
Ultima notte dell’anno
E verrà a voi la Pace.
«In queste ultime ore dell’anno, figli prediletti, vi voglio tutti raccolti accanto a Me in una preghiera incessante. Pregate per ringraziare il Padre Celeste, che guida le vicende umane verso la realizzazione del suo grande disegno di amore e di gloria.
Pregate per consolare il Cuore divino del Figlio, ferito da tanti peccati e circondato da un mare immenso di umana ingratitudine.
Gesù vi ama. Il suo Cuore è una fornace di ardentissimo amore verso di voi. Ma questo cuore viene continuamente trafitto dalle offese e dai peccati.
Siate voi i consolatori del Cuore di Gesù. Miei prediletti, Io vi domando di colmare, col vostro amore sacerdotale, tutto il vuoto, la trascuratezza, la indifferenza di cui viene circondato.
Pregate per invocare lo Spirito Santo, perché possa compiere al più presto il prodigio di una seconda Pentecoste di santità e di grazia, che possa veramente cambiare la faccia della terra.
Pregate e fate penitenza.
Recitate il Santo Rosario con amore e con fiducia. Con questa preghiera, da voi fatta con Me, potete influire su tutte le vicende umane, anche sugli avvenimenti futuri che vi attendono.
Con questa preghiera potete avere la grazia del cambiamento dei cuori e potete ottenere il tanto desiderato dono della Pace.
La Pace verrà, dopo la grande sofferenza a cui la Chiesa e tutta la umanità sono ormai chiamate, per una loro interiore e sanguinosa purificazione.
La Pace verrà, dopo l’evento del terribile castigo, che Io vi ho già preannunciato agli albori di questo vostro secolo. La Pace verrà, come dono dell’Amore misericordioso di Gesù, che sta per effondere sul mondo torrenti di fuoco e di grazia, che faranno nuove tutte le cose.
La Pace verrà, come frutto di una particolare effusione dello Spirito Santo, che dal Padre e dal Figlio sarà donato, per trasformare il mondo nella Gerusalemme Celeste e per condurre la Chiesa al vertice della sua santità e del suo divino splendore.
E verrà a voi la Pace dal trionfo del mio Cuore Immacolato, mentre sta per finire lo spazio di tempo, dal Signore concesso all’umanità, per il pentimento e per la sua conversione.
Ormai i grandi avvenimenti sono giunti e tutto si compirà con un ritmo di tempo più veloce, perché al più presto possa apparire sul mondo il nuovo Arcobaleno di Pace, che, a Fatima, da tanti anni, Io vi ho già preannunciato».




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