Wednesday, October 7, 2015

Madonna Sacerdoti 1981


Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna
Scritti di Don Stefano Gobbi






ANNO 1981
LUCE E GLORIA DEL SIGNORE




1° gennaio 1981
Festa della Maternità divina di Maria SS.
L’unica possibilità di salvezza.
«Iniziate questo nuovo anno nella luce della mia divina maternità. Io sono la strada su cui verrà a voi la pace.
La incapacità di costruire la pace, per gli uomini di oggi, dipende dalla loro ostinata negazione di Dio. Finché l’umanità continua a percorrere la strada del rifiuto di Dio e della ribellione alla sua legge, non vi sarà la pace. Anzi l’egoismo e la violenza aumenteranno e si succederanno guerre sempre più crudeli e sanguinose.
Si potrà giungere alla, molte volte prevista, possibilità di una terza guerra mondiale, che avrà la terribile capacità di distruggere grande parte dell’umanità, se gli uomini non si propongono seriamente di ritornare a Dio.
Il Signore è pronto a riversare anche sulla vostra smarrita e così minacciata generazione il fiume della sua misericordia, solo alla condizione che questa generazione ritorni pentita fra le braccia del suo Padre Celeste.
Io stessa ho cantato la sua divina misericordia, che si estende a tutte le generazioni degli uomini che temono il Signore, e in questo ritorno all’amore e al timore di Dio è per voi l’unica possibilità di salvezza.
Nel primo giorno del nuovo anno, in cui venerate il mistero gioioso della mia divina Maternità, rivolgo su voi, miei poveri figli, i miei occhi misericordiosi. Con animo accorato e con voce angosciata, vi imploro di ritornare a Dio, che vi attende con quell’amore con cui il padre, ogni giorno, attendeva il ritorno del figliol prodigo. (...).
Vi invito ad una amorosa crociata di preghiera riparatrice e ad opere di penitenza. Insieme con Me implorate da Dio la grazia del ritorno di tanti miei figli lontani.
Moltiplicate ovunque i Cenacoli di preghiera per forzare la misericordia di Dio a scendere, come rugiada, sull’immenso deserto di questo mondo. E preparatevi a vedere ciò che occhi umani non hanno mai visto.
Io sono la via della Pace. Attraverso di Me, tutta l’umanità è chiamata a tornare a Dio, poiché solo in questo suo completo ritorno può trionfare il mio Cuore di Mamma (...)».




2 febbraio 1981
Festa della Presentazione di Gesù Bambino
Luce e gloria del Signore.
«Affidatevi a Me, figli prediletti, con estremo abbandono e con la più grande fiducia nella vostra Mamma Immacolata. Come il mio Bambino Gesù, anche voi accolgo oggi fra le braccia, per presentarvi ogni giorno al Tempio del Signore.
Sull’altare del mio Cuore Immacolato siete da Me offerti a Dio:
- Per essere la sua luce, che deve risplendere sempre di più in mezzo alla tenebra che ha nuovamente ricoperto la terra.
La luce risplende, anche se ancora le tenebre non vogliono accoglierla. Questa luce deve risplendere attraverso di voi, miei figli prediletti, perché questo fa parte della vostra missione sacerdotale.
Diffondete attorno a voi la luce della verità, contenuta nel Vangelo, che è la stessa luce di mio Figlio Gesù.
Mio compito materno è quello di far vivere Gesù in ciascuno di voi, fino alla sua pienezza. Mai come in questi difficili momenti è necessario che tutti i Sacerdoti siano solo Gesù vissuto e vivente, per essere ancora luce a tutte le nazioni.
I suoi occhi misericordiosi nei vostri occhi; il suo Cuore divino nel vostro cuore; la sua anima nella vostra anima; il suo amore nel vostro amore, per diffondere ovunque nella Chiesa la pienezza di questa luce.
- Per essere la sua gloria, che, attraverso di voi, si deve riflettere in ogni parte del mondo.
Nello stesso momento, infatti, in cui l’umanità conosce il più grande rifiuto di Dio di tutta la storia, voi siete immolati sull’altare segreto del mio Cuore Immacolato, per cantare oggi la gloria del Padre, la misericordia del Figlio e l’amore dello Spirito Santo.
Gloria del nuovo popolo di Israele, chiamato a preparare l’umanità al ritorno di Gesù.
Gloria della Chiesa rinnovata, che conoscerà la sua nuova Pentecoste di fuoco, di grazia e di luce.
Gloria della nuova umanità purificata dalla grande tribolazione, ormai pronta a vivere l’ineffabile momento del suo completo ritorno al Signore.
L’ora è grave, miei figli prediletti. Per questo vivete ogni giorno, con amore e fedeltà, la consacrazione che avete fatto. Lasciatevi sempre portare fra le mie braccia come il mio piccolo Gesù, abbandonando ogni cosa alla vostra Mamma Celeste, perché anche su ciascuno di voi si possa compiere il disegno del Padre».




11 febbraio 1981
Festa della Madonna di Lourdes
Vi guardo con compiacenza.
«Figli prediletti, siete chiamati a svolgere oggi un grande compito, che vi è stato preparato in ogni particolare dalla vostra Mamma Immacolata.
Da anni vi ho tracciato il cammino. Vi ho preso per mano e vi ho condotto, sostenendovi e insegnandovi a fare un passo dietro l’altro, proprio come fa la mamma con i suoi bambini.
Quante volte vi ho raccolto fra le braccia, dopo ogni caduta; quante volte ho fasciato le vostre dolorose ferite e ho dato forza alla vostra grande debolezza!
Quante volte, senza che voi ve ne siate neppure accorti, sono personalmente intervenuta per sottrarvi alle pericolose insidie che ogni giorno vi tende il mio e vostro Avversario!
Ora vi guardo con compiacenza di Mamma, che si vede rispecchiata e vissuta dai suoi bambini.
La mia schiera è pronta; la mia ora è giunta; la mia battaglia sta ormai giungendo alla sua ultima fase (...) Camminate in questa luce di purezza. Dovete diffondere attorno a voi solo il profumo di mio Figlio Gesù e della vostra Mamma Celeste, che non ha mai conosciuto il peccato. Sia in voi il profumo della stessa vita di Dio: della grazia che vi riveste, della Sapienza che vi illumina, dell’amore che vi conduce, della preghiera che vi sostiene, della mortificazione che vi purifica.
Non turbatevi per gli assalti del mio Avversario, che si scatena con rabbia per rubarvi la preziosa virtù della purezza, che è mia e che comunico, come segno della completa appartenenza a Me, a quei figli che mi rispondono e si consacrano al mio Cuore Immacolato.
Nessuno vi strapperà dal mio celeste giardino in cui, con tanta cura, vi ho raccolti.
In esso ogni giorno crescete più belli e più puri, per cantare a tutti la gloria del Padre che in voi si riflette compiaciuto, del Figlio che da voi vuol essere perfettamente rivissuto, dello Spirito Santo che si dona a voi con inesauribile abbondanza.
Così, alla fonte del mio e del vostro amore immacolato, potranno accorrere a lavarsi tanti miei poveri figli, oggi così bisognosi di grazia e di purezza».




4 marzo 1981
Mercoledì delle Ceneri
Mortificatevi nei sensi.
«Figli prediletti, accogliete l’invito alla conversione che la Chiesa vi propone particolarmente in questo periodo di Quaresima.
In questi tempi la Mamma Celeste vi domanda opere di penitenza e di conversione. La preghiera sia sempre accompagnata anche da interiore e feconda mortificazione.
Mortificatevi nei sensi, perché possiate esercitare il dominio sopra voi stessi e sulle vostre passioni disordinate. Gli occhi siano veri specchi dell’anima: apriteli per accogliere e per donare la luce del bene e della grazia e chiudeteli a qualsiasi influsso del male e del peccato.
La lingua si sciolga per comporre parole di bontà, di amore e di verità e perciò il più profondo silenzio circondi sempre il formarsi di ogni parola.
La mente si apra solo a pensieri di pace e di misericordia, di comprensione e di salvezza e giammai venga sfiorata dal giudizio e dalla critica, tantomeno dalla cattiveria e dalla condanna.
Il cuore si chiuda con fermezza ad ogni disordinato attaccamento a voi stessi, alle creature e al mondo in cui vivete, perché possa aprirsi alla pienezza dell’amore verso Dio e verso il prossimo.
Mai, come oggi, tanti miei figli caduti hanno bisogno del vostro amore puro e soprannaturale, per essere salvati. Nel mio Cuore Immacolato tutti vi formerò alla purezza dell’amore. Questa è la penitenza che vi domando, figli prediletti; questa è la mortificazione che dovete fare, perché possiate disporvi al compito che vi attende e sfuggire alle pericolose insidie che il mio Avversario vi tende.
Nella purezza, nel silenzio e nella fedeltà seguite ogni giorno la Mamma Celeste, che vi conduce sulla stessa strada di Gesù Crocifisso.
È la strada della rinuncia e della perfetta ubbidienza, della sofferenza e della immolazione.
È la strada del Calvario che anche voi dovete percorrere, portando ogni giorno la vostra croce e seguendo Gesù verso la consumazione della Pasqua. Allora darete anche a Me una potente forza di intercessione, con la quale potrò forzare la porta d’oro del Cuore di mio Figlio ad effondere la pienezza della sua misericordia (...)».




25 marzo 1981
Festa dell’Annunciazione del Signore
«Sì, Padre».
«Figli prediletti, affidatevi a Me e vi porterò alla perfetta docilità al volere del Padre.
Come è stato per il mio Gesù, così anche sul disegno della vita di ciascuno di voi sta scritto: “Ecco, io vengo, o Signore, per compiere la tua volontà”.
La vostra Mamma Celeste oggi vuole aiutarvi a compiere solo e bene il divino volere. Questa è la volontà di Dio: la vostra santificazione.
Con la vostra santità deponete sull’altare del Signore una potente forza di implorazione e di riparazione. Quanto male, quanti peccati ogni giorno vengono riparati da parte dei miei figli prediletti che, condotti dalla loro Mamma Celeste, percorrono il doloroso cammino della propria santificazione!
Non guardate al grande male che ancora viene compiuto e diffuso con i più raffinati mezzi di comunicazione sociale. Sotto la cenere dell’immenso deserto, a cui è ridotto oggi questo povero mondo, spuntano molti nuovi germogli di vita e di salvezza. Sono le vite sconosciute, nascoste, ma così preziose dei miei Sacerdoti e di tutti quei figli che, ogni giorno, Io conduco sulla strada della santità.
Il vostro “sì” al volere del Padre si realizzi nel quotidiano sforzo di sfuggire e di liberarvi dal peccato, per vivere nella grazia e nella pienezza dell’amore; nello sforzo di raccogliervi in intimità di preghiera e di vita con Gesù, di riflessione e di comprensione della sua divina Parola; nella interiore sofferenza di fronte al grande abbandono e alla solitudine in cui l’uomo oggi si trova.
Sì, Padre, al tuo volere, perché, come in Cielo, anche su questa nostra terra la sola tua volontà sia fatta.
Sì, Padre, perché com’è in Cielo, così sia anche sulla terra deserta e mai come oggi tanto minacciata.
Sì, Padre, al tuo amore vilipeso, alla tua presenza oltraggiata, alla tua Parola rifiutata.
Sì, Padre, al dono di immensa misericordia che rifulge nel tuo Figlio, che per il “sì” della Vergine Madre, ci hai per sempre donato: Gesù salvezza, Gesù vita, Gesù verità, Gesù fonte della divina misericordia, Gesù perfetta attuazione del divino volere.
Il vostro “sì”, figli prediletti, sia deposto nel “sì” che la Mamma Celeste perennemente ripete al suo Dio, per il vicino trionfo del mio Cuore Immacolato nel trionfo della misericordia e dell’amore, della verità e della giustizia (...)».




17 aprile 1981
Venerdì Santo
Oggi si ripete la sua passione.
«Figli prediletti, oggi vivete con Me la passione di mio Figlio Gesù. Ogni giorno questa dolorosa passione si ripete. Entrate, con Me, nel profondo del suo Cuore divino per assaporare tutta l’amarezza del suo Calice: l’abbandono dei suoi, il tradimento di Giuda, tutto il peccato del mondo che lo schiaccia sotto un peso impossibile e mortale. Spremuto da questo frantoio, escono le gocce di sangue, che cospargono il suo corpo e cadono ad irrorare la terra.
Come pesa, ancora oggi, sul suo Cuore la facilità con cui molti gli voltano le spalle, per volgersi a seguire le idee del mondo, o la strada di coloro che ancora lo rifiutano e lo rinnegano!
Quanti, fra i discepoli, ogni giorno dormono nel sonno dell’indifferenza, della interiore mediocrità, del dubbio, della mancanza di fede!
Si ripete lo schiaffo che il servo dà al suo volto, e quello più doloroso, che la sua anima riceve dal Sommo Sacerdote, quando lo accusa e lo condanna: “Avete sentito la bestemmia. Poiché si è proclamato Figlio di Dio, è reo di morte”.
C’è un altro sinedrio nascosto che, ogni giorno, lo giudica e lo condanna, spesso formato anche da coloro che, nel suo popolo, sono rivestiti di potere.
Continua il tentativo di riconoscerlo solo come uomo; la tendenza da parte di molti di negarne la divinità, di ridurre ad interpretazione umana le sue divine parole, di spiegare in termini naturali tutti i miracoli e persino di negare il fatto storico della sua risurrezione.
È questo processo che continua; è la stessa ignobile ed ingiusta condanna che si ripete.
Eccolo davanti a Pilato, che lo giudica ed ha l’immensa responsabilità di decidere sopra di Lui, e lo vorrebbe salvare... Ma per viltà lo sottopone a violenze crudeli: l’orrenda flagellazione, che lacera la pelle e trasforma il suo Corpo in una piaga di sangue; la corona di spine, la condanna e la impossibile salita al Calvario... Poi il patibolo della Croce, l’agonia e la sua morte accanto alla Madre, chiamata con Lui a morire nell’anima.
Figli prediletti, vivete con Me nel silenzio, nella preghiera e nella sofferenza queste ore preziose della Passione. Essa si ripete nella Chiesa, che è il suo mistico Corpo; si rinnova in tutti voi, chiamati ad essere i ministri del suo amore e del suo dolore.
Con Me sostenete il giudizio del mondo, il rifiuto, la persecuzione e la condanna da parte di una società che continua a rinnegare il suo Dio e cammina nella tenebra della perversione, dell’odio e della immoralità.
Con Me portate la vostra pesante croce ogni giorno. Versate con amore il vostro sangue. Lasciatevi deporre sull’altare del suo stesso patibolo.
Mansueti come agnelli, permettete che le vostre mani e i vostri piedi siano ancora trapassati dai chiodi: amate, perdonate, soffrite e offritevi al Padre, con amore, per la salvezza di tutti.
Lasciate poi che la vostra Mamma vi deponga nel sepolcro nuovo del suo Cuore Immacolato, nel momento in cui tutta la Chiesa è chiamata a vivere misticamente questa passione di condanna e di morte, in attesa dell’ora della risurrezione (...)».




Lomé (Togo, Africa), 13 maggio 1981
64’ anniversario della 1° apparizione di Fatima
Sono discesa dal Cielo.
«Stai percorrendo le strade di molti Stati dell’Africa, di questo grande continente così caro al mio Cuore per la povertà, la semplicità e la bontà di tanti suoi figli.
È questo il tempo in cui da tutti deve essere sentita la mia particolare presenza di Mamma.
Dona a tutti la Luce che parte dal mio Cuore Immacolato. Donala soprattutto ai miei carissimi figli missionari, che amo di tenerezza immensa.
Io, che raccolgo ogni loro lacrima, che asciugo ogni goccia del loro sudore, che misuro con gioia la loro fatica e conto, ad uno ad uno, i loro passi dolorosi, come posso non esprimere la mia materna predilezione a questi figli, che per Gesù hanno scelto di vivere qui, fra tanti loro fratelli poveri, abbandonati e ancora lontani dal Vangelo, in mezzo a grandi sacrifici e a tante rinunce?
Ormai la Luce del mio Cuore Immacolato avvolge tutte le parti del mondo e il mio disegno si delinea sempre più chiaro per la salvezza e il conforto di tutti.
Per questo a Fatima sono apparsa a tre piccoli bambini. Sono discesa dal Cielo per mettermi in cammino con voi. Sentite dunque accanto a voi la presenza della Mamma Celeste. È una presenza silenziosa e serena. Essa vuole dare forza alla vostra stanchezza, vi sostiene nel lavoro, vi difende dai molti pericoli e vi conduce ogni giorno a compiere bene quanto il Padre ha disposto per voi, perché la SS. Trinità possa essere oggi meglio glorificata.
Sono discesa dal Cielo per manifestarmi, attraverso di voi, su tutte le strade del mondo: su quelle percorse dai poveri e dai disperati, su quelle dolorose dei peccatori e dei lontani, su quelle degli ammalati, degli agonizzanti e dei moribondi.
A tutti coloro che su ogni strada incontrate, dovete donare la Luce del mio Cuore e la tenerezza del mio amore materno. Per questo voglio formarvi sempre più alla delicatezza dell’amore, all’attenzione verso gli altri, alla piena disponibilità verso ciascuno di coloro che incontrate sul vostro cammino. Sono discesa dal Cielo per rivivere in voi e giungere ad amare col vostro cuore, a sostenere con il vostro lavoro, a salvare con le vostre sofferenze tanti miei figli, che si sono smarriti e, mai come oggi, hanno bisogno di un aiuto sicuro.
Da tutte le strade venite alla Mamma Celeste. Il mio Cuore Immacolato è per tutti il rifugio che vi raccoglie da ogni parte, per portarvi al Dio della misericordia e della salvezza.
Con voi e per mezzo di voi, voglio manifestarmi, per salvare i miei figli più bisognosi. Per questo ancora discendo dal Cielo sulla povera terra che soffre».




Tananarive (Madagascar), 7 giugno 1981
Festa della Pentecoste
«Vieni, Spirito Santo!».
«Sono la Sposa dello Spirito Santo.
La mia potente funzione di mediatrice fra voi e mio Figlio Gesù si esercita soprattutto nell’ottenervi in sovrabbondanza dal Padre e dal Figlio lo Spirito di Amore.
Da questo divino fuoco deve essere rinnovata e trasformata la Chiesa. Da questo fuoco di Amore sarà fatto nuovo tutto il mondo. Sotto il suo potente alito di vita si apriranno finalmente i nuovi cieli e la nuova terra.
Nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato, disponetevi a ricevere questo divino Spirito.
Il Padre ve lo dona per associarvi intimamente alla sua stessa vita e perché in voi possa risplendere, in maniera sempre più perfetta, l’immagine del Figlio, in cui ha riposto tutta la sua compiacenza.
Gesù ve lo comunica come il frutto più prezioso della sua stessa redenzione, come Testimone della sua Persona e della sua divina missione.
Anche in questa lontana terra in cui oggi ti trovi, portato da Me, per fare cenacoli con tanti miei figli, vedi già diffuso il Vangelo, attraverso la preziosa opera dei missionari.
Ora tutto il mondo deve essere portato alla pienezza della verità, al Vangelo di Gesù, all’unica Chiesa voluta e fondata da Cristo, e questo è compito dello Spirito Santo.
La Chiesa deve aprirsi al suo divino fuoco in maniera che, completamente purificata, sia pronta a ricevere lo splendore della sua nuova Pentecoste, in preparazione alla seconda, gloriosa venuta di mio Figlio Gesù.
Oggi vi invito ad entrare tutti nel cenacolo del mio Cuore Immacolato: in attesa di ricevere in pienezza lo Spirito di Amore, che dal Padre e dal Figlio vi è dato in dono.
Il mio Cuore Immacolato è la porta d’oro attraverso cui passa questo divino Spirito per giungere a voi. Per questo vi invito a ripetere spesso: “Vieni, Spirito Santo, vieni per mezzo della potente intercessione del Cuore Immacolato di Maria, tua Sposa amatissima”».




San Marino - Valdragone, 1° luglio 1981
Festa del Preziosissimo Sangue di Gesù Cenacolo coi Responsabili del M.S.M.
È l’ora della mia vittoria.
«Figli prediletti, siete qui nella mia casa che Io vi ho preparato, e vivete questi giorni in un Cenacolo continuo di preghiera e di fraternità, assieme alla vostra Mamma Celeste.
Io sono sempre con voi. Mi associo alla vostra preghiera e la presento al Padre per mezzo di mio Figlio Gesù; vi aiuto a conoscervi, ad amarvi e vi conduco alla perfezione dell’amore. Verso balsamo sulle vostre ferite e dono forza alla vostra debolezza. Il mio Cuore ferito è consolato e il mio dolore è trasformato in gioia da voi miei piccoli bambini.
Ma perché ancora quest’anno vi ho voluto qui? Perché la lotta fra la vostra Mamma Celeste - la Donna vestita di sole - e il suo Avversario, il Dragone rosso, è entrata ormai nella sua fase conclusiva.
Quello che è avvenuto in questi mesi ha un significato profondo, nel succedersi di quanto è già stato predetto, per questo periodo di purificazione che voi state vivendo.
Nello Spirito della Sapienza sappiate perciò leggere i segni del momento presente che vivete. Per questo vi ho chiamati e portati quassù, vi ho fortificati, perché il mio grande disegno ora deve essere compiuto.
Ma io posso compierlo solo attraverso di voi.
Così attendo da voi una risposta completa al mio volere. Non più dubbi, non più perplessità, non più incertezze. Quanti fra voi il mio Avversario ha paralizzato con queste sue armi così sottili e pericolose!
Non guardate a quelli che vi circondano; non prestate attenzione alle critiche che sentite, allo scetticismo che spesso avvolge questa mia Opera. Non a tutti è dato di comprendere il mio disegno.
A voi, miei piccoli, è stato concesso dal Padre per mezzo di Gesù che, nel suo Spirito di Amore, vi ha deposto nella culla del mio Cuore Immacolato.
Solo nel mio Cuore Immacolato è la fonte della vostra sicurezza.
Qui siete da Me preparati alla grande lotta che vi attende. Qui siete da Me formati alla preghiera, perché questa è l’arma con cui dovete combattere. Pregate di più; pregate sempre; ogni vostra azione sia veramente preghiera. Vivete la vostra Messa, che con Gesù vi immola ogni giorno; pregate bene la Liturgia delle Ore, che consacra a Dio il ritmo della vostra giornata; recitate con amore e con gioia il Santo Rosario. Meditate la mia parola, che in questi anni vi ho comunicato. Essa vi porta a comprendere il Vangelo, che oggi deve essere da voi vissuto ed a tutti annunciato.
Non potete discendere da questo monte senza essere stati da Me trasformati in ostie viventi, offerte dallo Spirito Santo al Padre, per la salvezza del mondo e per il vicino avvento del Regno glorioso di Gesù.
Qui siete da Me aiutati a soffrire. Ormai il mio Cuore Immacolato da culla diventa Altare, su cui ogni giorno vi immolo, per placare la divina Giustizia e perché la misericordia di Dio scenda come pioggia a rinnovare il mondo. Per questo siete chiamati a grandi sofferenze, seguendo il mio primo figlio prediletto, il Papa, che percorre ormai il cammino, bagnato dal suo stesso sangue, verso il Calvario, su cui, assieme a Lui, la vostra Mamma Celeste vi conduce. Qui siete, soprattutto, da Me formati alla perfezione dell’amore. Con voi sono spiritualmente vicini tutti i vostri fratelli del Movimento e, in questi giorni, grazie straordinarie sono scese nei cuori dei miei figli prediletti sparsi in ogni parte della terra.
È giunto il tempo in cui voglio vivere in voi e manifestarmi attraverso di voi a tutti.
Voglio amare con il vostro cuore, guardare coi vostri occhi, consolare e incoraggiare con le vostre labbra, aiutare con le vostre mani, camminare con i vostri piedi, seguire le vostre orme insanguinate e soffrire col vostro corpo crocifisso.
È l’ora della battaglia conclusiva; dunque è anche l’ora della mia vittoria. Per questo ancora una volta vi ho chiamati e voi avete risposto, e siete venuti in questo Cenacolo, dove insieme preghiamo, amiamo e invochiamo lo Spirito Santo, che il Padre per mezzo del Figlio vi donerà in sovrabbondanza, perché possiate vedere presto i nuovi cieli e la nuova terra».




15 agosto 1981
Festa di Maria SS. Assunta in Cielo
Rifugio dei peccatori.
In questo giorno il Paradiso gioisce nel contemplare il corpo glorioso della vostra Mamma Celeste, in cui si riflette lo splendore della Santissima Trinità.
Guardate a Me anche voi, e Io vi illuminerò.
Nei momenti della tentazione, della lotta e dello scoraggiamento, guardate a Me e sarete incoraggiati ed aiutati. Quando vi capita di cadere o di sentire il peso della sconfitta, quando vi trovate sommersi dal male e dal peccato, venite a Me e Io vi darò sostegno.
Oggi, guardando con occhi misericordiosi ai miei figli peccatori, dico: sono la vostra Mamma Celeste, e vi invito a raccogliervi tutti sotto il mio manto immacolato, per essere protetti e condotti a Gesù, il vostro Salvatore.
Sono il rifugio dei peccatori. Nel momento in cui la furia del mio Avversario si scatena, e tanti riesce a travolgere con la forza del male che trionfa, Io invito voi, miei figli prediletti, a immolarvi ed a pregare per la conversione e la salvezza di tutti i peccatori. Siate voi stessi, con Me, il rifugio dei peccatori, dei poveri, degli ammalati, dei disperati, dei piccoli, degli abbandonati.
Dal mio Corpo glorioso rifletto la mia Luce sul vostro corpo mortale; dal mio Cuore Immacolato comunico il mio amore al vostro cuore ammalato; dalla mia Anima beata faccio discendere la mia pienezza di grazia nelle vostre anime ferite. Così oggi vi trasformo, perché voglio essere, anche attraverso di voi, rifugio a tutti i miei poveri figli peccatori.
Venite dunque a Me e vi consolerò e vi condurrò sulla strada sicura che vi conduce quassù in Paradiso, ove, nella luce e nella gioia di Dio, raggiungerete il fine di tutta la vostra terrena esistenza».




S. Paolo del Brasile, 4 settembre 1981
1° sabato del mese
Madre della Misericordia.
«Eccoti ancora giunto nella grande Nazione di questo così vasto continente, per fare i Cenacoli con i figli prediletti e con tutti coloro che hanno accolto il mio invito e si sono consacrati al mio Cuore.
La Chiesa avvertirà sempre più il potente aiuto che le dona l’amore misericordioso del mio Cuore Immacolato.
Sono la Madre della Misericordia.
E la mia presenza oggi vuole essere più forte, là dove l’Avversario ha portato maggiore danno e più grande devastazione. Entro nel recinto della Chiesa tanto desolata e ne raccolgo i fiori spezzati per aggiustarli, quelli appassiti per rinvigorirli, quelli piegati per raddrizzarli; cerco di far ritornare bello questo giardino, che deve sbocciare e profumare solo per l’amore e la gloria di Gesù.
Anche qui, dove l’Avversario ha tanto violato la Chiesa, voglio esercitare in maniera grande la misericordia.
E mi servo di te, povero bambino, che ho posto come segno del mio amore misericordioso, perché sei chiamato a portare a tutti la confidenza del mio Cuore materno.
Incoraggia, consola, conferma i tuoi fratelli Sacerdoti. Vedi come soffrono. Sono abbandonati e quanto si scoraggiano, quasi come un gregge senza pastore, essi che sono chiamati ad essere i Pastori del gregge.
Io voglio essere, con Gesù, la loro amorevole e comprensiva Pastora.
Mi seguano nel sicuro rifugio che per essi ho preparato: il mio Cuore Immacolato.
Porta luce e forza ai miei poveri figli, smarriti nella confusione che state vivendo.
Confermali nella fede, nella totale obbedienza al Papa e alla Gerarchia a Lui unita, rafforzali nella verità; affidali tutti a Me, con la consacrazione sincera e generosa di se stessi al mio Cuore Immacolato.
Ho fretta. Mai come ora avete bisogno della vostra Mamma Celeste
Per questo voglio manifestarmi attraverso di voi.
Il tempo che vi resta è breve. Per essere difesi e protetti, accorrete tutti sotto il manto della Madre della Misericordia».




Brasilia (Brasile), 8 settembre 1981
Natività della Beata Vergine Maria
Dalla potenza dei piccoli.
«Guardate oggi alla vostra Mamma Bambina.
Imparate ad essere piccoli. Se non vi convertite e diventate come bambini, non potete comprendere il mio disegno. La sua forza si trova nella debolezza e la sua attuazione prosegue, ogni giorno, nel silenzio e nel nascondimento.
Con la forza dello Spirito Santo, che tutto brucia e rinnova, il Regno di Dio verrà a voi attraverso la via della piccolezza e dell’umiltà. Se il vostro cuore è candido, si può aprire allo Spirito Santo, che viene a testimoniare nella gloria il trionfo di mio Figlio Gesù. Se la vostra mente è docile, allora potete comprendere e assecondare questo invito.
Dalla potenza dei piccoli sarà sconfitto il mio orgoglioso Avversario; sarà rinnovato tutto il mondo. Per questo oggi raccoglietevi tutti attorno alla culla della vostra Mamma Bambina e con Me ripetete al Signore: “Perché piccola sono piaciuta all’Altissimo. Dio ha guardato alla piccolezza della sua serva e così ha operato in Me cose grandi Lui che è il Potente, e Santo è il suo nome”».




Ponta Grossa (Stato del Paranà, Brasile), 15 settembre 1981
Festa dell’Addolorata
Mamma di tutti i dolori.
«Sono la vostra Madre Addolorata. Miei sono tutti i vostri dolori.
In questi momenti aumentano anche per voi sofferenze ed afflizioni, perché vivete in un periodo di tempo in cui i cuori degli uomini sono diventati freddi, chiusi da un grande egoismo.
L’umanità continua a correre sulla strada del suo ostinato rifiuto di Dio, nonostante tutti i miei materni richiami e i segni che la Misericordia del Signore continua a inviarle.
Così si diffonde maggiormente il gelo del peccato, dell’odio e della violenza, e le vittime più facili sono i miei figli più indifesi, i più bisognosi di protezione.
Quanti sono oggi i poveri, i diseredati, coloro che vivono in condizioni di disumana miseria, senza un lavoro sicuro, senza mezzi per vivere, e come numerosi sono quelli che ogni giorno si allontanano da Dio e dalla sua Legge di Amore, travolti dalla potente schiera di coloro che insegnano l’ateismo!
L’umanità vive in un deserto arido e freddo, e mai come ora viene tanto minacciata.
Il dolore dell’umanità è racchiuso nel mio Cuore Immacolato. Oggi, più che mai, sono la Mamma di tutti i dolori, e lacrime scendono dai miei occhi misericordiosi.
Ascoltatemi e non sottraetevi all’amore della vostra Madre Addolorata, che vuole condurvi tutti alla salvezza.
Figli prediletti, in questo tempo voi diventate segno del mio immenso dolore. Nel cuore portate con Me la sofferenza del mondo e della Chiesa, in questa sua nuova ora di agonia e di passione redentrice. Sarà solo da questo nostro dolore che potrà nascere per tutti una nuova era di pace».




Montevideo (Uruguay), 29 settembre 1981
Festa di San Michele, Gabriele e Raffaele
Regina degli Angeli.
«Nella lotta a cui vi chiamo, figli prediletti, siete particolarmente assistiti e difesi dagli Angeli di Luce.
Sono la Regina degli Angeli.
Ai miei ordini essi stanno riunendo, da ogni parte del mondo, coloro che Io chiamo nella mia grande schiera vittoriosa. Nella lotta fra la Donna vestita di sole ed il Dragone rosso, gli Angeli hanno la parte più importante da svolgere. Per questo voi dovete lasciarvi guidare docilmente da loro.
Gli Angeli, gli Arcangeli e tutte le schiere celesti sono uniti con voi nel terribile combattimento contro il Dragone ed i suoi seguaci. Essi vi difendono dalle insidie di Satana e dei molti Demoni, che ora si sono scatenati, con furia rabbiosa e demolitrice, in ogni parte del mondo.
Questa è l’ora di Satana e del potere degli Spiriti delle tenebre.
È la loro ora, che corrisponde al momento della loro apparente azione vittoriosa.
È la loro ora, ma il tempo che hanno a disposizione è breve, i giorni del loro trionfo sono contati.
Perciò vi tendono insidie pericolose e terribili e voi non potreste sfuggire ad esse, senza uno speciale aiuto dei vostri Angeli Custodi.
Quante volte al giorno questi intervengono per sottrarvi a tutte le subdole manovre che vi tende, con astuzia, il mio Avversario!
Per questo vi invito ad affidarvi sempre più agli Angeli del Signore.
Abbiate con loro affettuosa intimità, perché vi sono più vicini degli amici e delle persone care.
Camminate alla luce della loro invisibile, ma sicura e preziosa presenza. Essi pregano per voi, camminano accanto a voi, vi sostengono nella fatica, vi consolano nel dolore, vegliano sul vostro riposo, vi prendono per mano e vi attirano dolcemente sulla strada che ho tracciato per voi.
Pregate i vostri Angeli Custodi e vivete con fiducia e con serenità le dolorose ore della purificazione.
In questi momenti, infatti, il Cielo e la terra si uniscono in una straordinaria comunione di preghiera, di amore e di azione, agli ordini della vostra Celeste Condottiera».




Buenos Ayres (Argentina), 13 ottobre 1981
Anniversario dell’ultima apparizione di Fatima
Una interiore ferita.
«Ti trovi oggi a Lujan, nel più celebre Santuario di questa grande Nazione, ove sono tanto amata e venerata.
Con un Cenacolo ricordi l’anniversario della mia ultima apparizione, avvenuta a Fatima nel 1917, in questo stesso giorno.
Tutto il disegno, che ora sto compiendo, allora vi era stato svelato.
Entrate nel periodo di tempo più difficile e decisivo. Vivete gli ultimi anni di questo secolo, in cui si è già svolta grande parte della battaglia fra la vostra Celeste Condottiera e il suo Avversario.
Ora state vivendo la sua fase conclusiva. Per questo vi preparo ogni giorno, nella fiducia e nella preghiera, a vivere le ore più dolorose.
Con l’ansia e la preoccupazione di una Madre, che vede quanto grande sia il pericolo che correte, vi invito ancora a ritornare a Dio che tutti vi attende per donarvi il suo perdono e il suo amore di Padre.
Guardate con quanti segni accompagno questa mia domanda angosciata... Con i messaggi e le apparizioni, che compio in molte parti del mondo, con le mie numerose lacrimazioni, anche di sangue, voglio farvi comprendere che l’ora è grave, che la coppa della giustizia divina è ormai colma.
Una interiore ferita viene recata al mio Cuore di Mamma nel vedere che questi segni straordinari non vengono né creduti, né accolti.
Che cosa ancora posso fare per voi, miei poveri figli, così minacciati ed esposti al pericolo?
In un estremo tentativo di salvezza vi dono il sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato. Da ogni parte del mondo vi chiamo, con questa mia Opera, ad entrare in questo rifugio con la vostra consacrazione.
E tu, mio piccolo, condotto e portato da Me, vai in ogni parte del mondo per portare a tutti il mio materno richiamo. La mia ora è giunta. (...)
Elevate al Padre un forte grido di implorazione e di riparazione.
Dal Cuore divino del Figlio possano scendere fiumi di misericordia sul mondo, che, dalla potente azione dello Spirito Santo, sarà interamente rinnovato, perché in esso possa risplendere la gloria di Dio Padre».




Santiago del Cile, 22 ottobre 1981
Verrà a voi la pace.
«Anche in questa Nazione, che Io amo tanto, sei andato in ogni parte a fare i Cenacoli coi miei Sacerdoti e con tanti altri miei figli.
Quanto amore e quanta devozione verso di Me trovi su tutte le strade del mondo!
La risposta più generosa al mio materno invito viene data dai poveri, dai piccoli, dagli umili, dai sofferenti, dai peccatori. Le spine del mio dolore vengono così trasformate in fiori e le lacrime in sorriso.
Ogni giorno vi vedo crescere in numero e in generosità e da tutte le parti mi giunge, sempre più gradita, la voce della vostra preghiera.
Quanto prediligo il Rosario, che così di frequente voi recitate, assecondando il pressante invito della vostra Mamma Celeste!
Come accolgo con gioia la vostra risposta al mio addolorato appello a consacrarvi al mio Cuore Immacolato, fra la grande indifferenza della maggior parte dei miei poveri figli!
Insieme stiamo combattendo e, ogni giorno, voi aggiungete nuove forze alla mia schiera, per la già annunciata vittoria. Dal mio Cuore Immacolato verrà a voi la Pace.
Nel momento in cui tutto sembrerà perduto, allora vedrete lo straordinario prodigio della Donna vestita di sole, che si manifesterà in tutta la sua potenza.
Le tenebre saranno vinte da una Luce che ricoprirà tutto il mondo; il gelo dell’odio, dal fuoco dell’amore; la grande ribellione a Dio, da un universale ritorno al suo misericordioso amore di Padre.
Sì, miei figli prediletti, avrete anche da soffrire e alcuni di voi, nel mio Cuore Immacolato, saranno immolati; ma per la vostra generosa risposta i tempi della grande prova saranno abbreviati.
Più presto di quanto voi stessi possiate pensare, verrà a voi il Regno d’amore e di pace di mio Figlio Gesù, cui solo è dovuto l’onore, la potenza e la gloria nei secoli dei secoli».




Quito (Ecuador), 1° novembre 1981
Festa di Tutti i Santi
La Comunione dei Santi.
«Sono la Regina di tutti i Santi.
Oggi siete invitati a guardare quassù in Paradiso, dove tanti vostri fratelli vi hanno preceduto. Essi pregano per voi e vi aiutano, affinché venga presto anche sulla terra quel Regno di Gesù, che in Cielo forma il motivo della nostra gioia e della nostra gloria.
Diventi sempre più intensa questa comunione di vita con i vostri fratelli, che già sono giunti in Paradiso.
In questi tempi deve essere ancor più vissuta la Comunione dei Santi, perché una sola è la Chiesa in cui mio Figlio Gesù vive, regna ed è glorificato dai suoi fratelli, che ancora lottano, o soffrono, o godono della beatitudine eterna.
Nel tuo cammino per portare ovunque il mio invito e per radunare i miei figli nella mia schiera, quanto sei aiutato, protetto e difeso dai tuoi fratelli, che sono già arrivati Quassù!
Essi formano una corona di luce attorno al mio Cuore Immacolato. Ognuna di queste luci si riflette su ciascuno di voi, vi illumina e vi guida nel vostro cammino.
La Mamma Celeste vuol rendere più forti i vostri legami di amore con il Cielo, affinché possiate ogni giorno godere della Comunione dei Santi, e procedere uniti».




Puebla, 12 novembre 1981
Cenacolo di sei giorni coi Responsabili del M.S.M. del Messico
La grande prova.
«Siete qui raccolti per una settimana di Cenacolo continuo, e i miei figli prediletti sono giunti dalle parti più lontane del Messico, questa terra che tanto mi ama e che Io proteggo, con particolare premura e che difendo dai molti mali che oggi la minacciano.
Sono la vostra Madre, dolce e misericordiosa.
Tanti anni fa, ho impresso la mia Immagine sul mantello del mio piccolo Juan Diego, cui sono apparsa; oggi voglio imprimere la mia Immagine nel cuore e nella vita di ciascuno di voi.
Siete così segnati dal mio sigillo di amore, che vi distingue da coloro che si sono lasciati sedurre dalla Bestia e ne portano scritto il numero blasfemo.
Il Dragone e la Bestia nulla possono contro coloro che sono segnati col mio sigillo.
La stella dell’Abisso perseguiterà tutti coloro che sono stati segnati col mio sigillo, ma nulla potrà nuocere all’anima sulla quale Io stessa ho impresso la mia Immagine.
Col sangue, che molti di loro dovranno versare, sarà placata la Giustizia divina e si affretterà il tempo della mia vittoria. (...)
Con la vostra preghiera, la vostra sofferenza e la vostra personale immolazione, porterò a compimento il mio disegno. Affretterò il momento del trionfo del mio Cuore Immacolato nel regno di Gesù, che giungerà a voi nella gloria. Così incomincerà una nuova era di pace e vedrete finalmente cieli nuovi e nuova terra. (...)
Ho un grande disegno su di voi: rispondete tutti con generosità.
In questo straordinario Cenacolo, ho ottenuto per voi dal Padre, per mezzo di Gesù, il dono dello Spirito Santo. Vi trasformerà negli “apostoli di questi ultimi tempi”. (...)
Datemi la vostra preghiera, la vostra sofferenza, la vostra fiducia.
Non temete se il mio Avversario vi attacca con terribili insidie, per portarvi allo scoraggiamento.
Siete i miei bambini più piccoli, i miei figli prediletti, i miei apostoli. La vostra luce aumenterà giorno per giorno, e voi sarete di guida e di salvezza nei momenti della grande tribolazione.
Pregate, figli amatissimi, perché per la vostra Patria, come per tutto il mondo, la grande prova è giunta».




New York (USA), 8 dicembre 1981
Festa dell’Immacolata Concezione
Sulla strada dell’amore perfetto.
«Ti trovi qui, oggi, festa della mia Immacolata Concezione, a concludere con un grande Cenacolo questo lungo e straordinario viaggio, che è stato cosparso di veri miracoli di grazia del mio Cuore Immacolato.
Sono la Immacolata Concezione. Sono la vostra Mamma tutta bella. Sono la Donna vestita di sole.
Perché senza ombra di peccato, neanche di quello originale da cui fui preservata per singolare privilegio, Io ho potuto riflettere integro il disegno che il Padre ha avuto nella creazione dell’universo. Così ho potuto donare al Signore, in maniera perfetta, la più grande gloria.
Perché tutta bella e piena di grazia, il Verbo del Padre mi ha scelta come sua dimora e, chinandosi sulla mia estrema piccolezza, con divino prodigio di amore, è sceso nel mio seno verginale; ha assunto la sua natura umana ed è diventato mio figlio. Così sono diventata vera Madre di Gesù e vera Madre vostra.
Perché sono vera vostra Madre, da Gesù mi è stato affidato il compito di generarvi continuamente a Lui, conducendovi sulla strada dell’amore, della grazia divina, della preghiera, della penitenza, della vostra interiore conversione.
In questa lotta quotidiana contro Satana e contro il peccato, il mio posto è quello di Condottiera vincitrice. Sono oggi la Donna vestita di sole, che combatte contro il Dragone rosso e il suo potente esercito.
Lo Spirito Santo dona forza e vigore alla grande schiera dei miei piccoli figli.
Gesù attende il momento di instaurare, per mezzo di voi, il suo Regno di amore, per attuare il Volere del Padre in maniera perfetta. Ricondurrà così tutta la creazione alla sua originaria glorificazione di Dio. (...)
Camminate nella più grande fiducia. Camminate dietro la Luce della vostra Mamma Immacolata.
Io vi ricopro del mio stesso splendore, vi rivesto delle mie virtù, vi segno col mio sigillo, vi svelo i segreti della divina Sapienza, vi conduco ogni giorno sulla strada dell’amore perfetto. Attraverso la bocca di voi, piccoli, la SS. Trinità possa ricevere oggi la lode e la gloria.
Siete la gioia più profonda del mio Cuore Immacolato: voi siete già parte della mia vittoria.
Tutti oggi vi illumino, vi proteggo, vi consolo e vi benedico».




24 dicembre 1981
Notte Santa
Nella Culla della sofferenza.
«Figli prediletti, vegliate con Me nella preghiera e nell’attesa.
È la Notte Santa.
Nel momento in cui il più grande silenzio avvolge ogni cosa, si schiude sul mondo la grande preghiera della Madre, che penetra il Cielo e lo apre a far discendere su di voi il suo Germoglio divino.
Guardo i suoi occhi, sento battere il suo piccolo cuore, accarezzo, con le mie mani materne, le sue piccole mani. E lo depongo nella Culla, formata da una povera mangiatoia, fra il freddo pungente della notte e il gelo che chiude il cuore di tutti.
La Culla in cui depongo il mio Celeste Bambino, in questa Notte Santa, è formata dalla sofferenza e dal patire di tutti.
Anche per questo Natale si fa più intensa la preghiera della vostra Mamma Celeste.
Essa raggiunge il dolore di tutti e la disperazione di molti miei figli.
Guardo al patire del popolo polacco, che mi è stato consacrato e che, in questi ultimi giorni, dal “mio” Papa, mi è stato ripetutamente affidato.
Esso sta vivendo le ore drammatiche del suo Calvario e porta la Croce di una sofferenza mortale.
Guardo, con materna apprensione, ai suoi bambini, che soffrono il freddo e la fame; ai suoi giovani imprigionati e deportati; alle sue famiglie divise; ai suoi uomini che sostengono una lotta impari, per difendere i loro diritti umani; alle loro donne che versano ancora tante lacrime amare.
In questo Natale il popolo della Polonia, da me prediletto, diventa segno di richiamo per tutti e simbolo di ciò che ormai attende la povera umanità.
Nella Culla di questa immensa sofferenza depongo oggi il mio Celeste Bambino.
Pregate, perché a Lui si aprano i cuori di tutti. Spalancate le porte a Gesù Cristo che viene.
Nel momento della vostra più grande tribolazione, dal suo Natale sgorgherà tanta luce per una nuova nascita di tutta l’umanità».




31 dicembre 1981
Ultima notte dell’anno
Voce soave e triste.
«Passate con Me le ultime ore dell’anno, che sta per finire, nella preghiera e nel profondo silenzio. Allora sentirete, nel vostro cuore, la voce soave e triste del mio materno lamento. E vedrete lacrime copiose scendere dai miei occhi misericordiosi. E avvertirete il battito del mio Cuore Immacolato farsi più preoccupato e sofferto.
Perché, nel mio Cuore di Mamma, sentirete battere il cuore di tutta la Chiesa, mai così violata dal suo Avversario e tradita da tanti suoi figli; della vostra Patria, mai così minacciata nella vita e nella libertà; di tutta la povera umanità, ormai giunta a vivere i dolorosi momenti della sua terribile prova.
Siete alla soglia di avvenimenti gravi e dolorosi.
Nel mio Cuore si riflette ora la preoccupazione, l’ansia e lo smarrimento vostro.
Guardate, in questa notte, alla vostra Mamma Immacolata. Nel mio Cuore materno, le vostre preghiere e le vostre sofferenze, in ogni istante, sono da Me offerte alla giustizia di Dio, in segno di riparazione e di implorazione per tutti.
Così, dalla Misericordia del Padre, viene preparato per voi ogni nuovo giorno e ogni nuovo anno.
Che il nuovo anno, che ormai sta per nascere, apra su questo mondo smarrito la strada del vostro ritorno al Dio della salvezza.
Sta per aprirsi sul mondo la grande ora della giustizia e della misericordia. Per questo vi invito, figli prediletti, a passare in ginocchio, pregando e riparando, le ore così preziose di questa ultima notte dell’anno».




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