Wednesday, October 7, 2015

Madonna Sacerdoti 1976


Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna
Scritti di Don Stefano Gobbi






ANNO 1976
DOVETE ESSERE PICCOLI




2 febbraio 1976
Presentazione di Gesù Bambino al Tempio
Segno di contraddizione.
«Non turbatevi, figli miei, se da alcuni non siete compresi; anzi venite apertamente criticati e perseguitati. Il mio Cuore permette questo per abituarvi a non riporre in nessuna creatura il vostro appoggio, ma in Me sola. Appoggiatevi sul mio Cuore Immacolato, figli prediletti.
Lasciatevi portare come il Bambino Gesù si lasciava portare sulle mie braccia alla Casa del Padre. Si presentava al Tempio per essere offerto al Signore su questo mio Cuore di Mamma.
Nel momento in cui Io lo affidavo nelle mani del Sacerdote, il vecchio profeta Simeone rivelava che la Madre era stata scelta da Dio per questa offerta: “Sarà posto come segno di contraddizione e una spada a te, o Madre, trapasserà l’anima”.
Anche voi, piccoli figli consacrati al mio Cuore Immacolato, siete chiamati oggi ad essere questo segno di contraddizione.
Per la vostra vita, che sarà solo Vangelo vissuto. Oggi sempre meno si crede al Vangelo di mio Figlio Gesù, e anche nella Chiesa alcuni tendono a interpretarlo in maniera umana e simbolica.
Voi attuerete alla lettera il Vangelo: sarete poveri, semplici, puri, piccoli e totalmente al Padre abbandonati.
Per la vostra parola, che ripeterà, sempre più forte e chiara, la Verità che mio Figlio Gesù è venuto a rivelarvi. Vedete quanti vostri fratelli Sacerdoti tradiscono la Verità, nel tentativo di adattarla alla mentalità del mondo, spinti dalla fallace illusione di essere meglio compresi, più ascoltati e più facilmente seguiti? Nessuna illusione è più pericolosa di questa.
Annunciate sempre con fedeltà e chiarezza il Vangelo che vivete.
Il vostro parlare sia: “Sì, sì; no, no”; il resto viene dal Maligno.
Per questo lasciatevi guidare e condurre con docilità dalla Chiesa.
Guardate ormai come il Papa annuncia forte questa verità e come la sua voce cade sempre più in un deserto.
Il mio Cuore di Mamma è ancora trapassato da una spada nel vedere come il Santo Padre, questo mio primo figlio prediletto, è lasciato, anche dai suoi fratelli Sacerdoti, sempre più solo.
Siate voi, Sacerdoti consacrati al mio Cuore Immacolato, la voce che diffonde in tutto il mondo quanto il Vicario di mio Figlio ancora oggi, con fermezza, annuncia per la salvezza dei miei poveri figli smarriti.
Per la vostra testimonianza, che dovrà essere luce ed esempio per tutta la Chiesa. È stato disposto dal Padre che la vostra sia una testimonianza sempre più dolorosa. Vi ripeto, figli, che la strada su cui vi conduco è quella della Croce.
Non temete se verso di voi aumenteranno le incomprensioni, le critiche e le persecuzioni. È necessario che questo avvenga per voi perché, come mio Figlio Gesù, anche voi oggi siete chiamati ad essere segno di contraddizione.
Sempre più sarete seguiti, sempre più sarete anche respinti e perseguitati.
Quando attaccano la vostra persona o il mio Movimento, rispondete con la preghiera, con il silenzio e con il perdono. Sarete presto chiamati alla battaglia aperta quando sarà attaccato mio Figlio Gesù, Me stessa, la Chiesa e il Vangelo. Solo allora, condotti per mano da Me, dovrete uscire allo scoperto per dare finalmente la vostra pubblica testimonianza. Per ora vivete ancora con semplicità, affidandovi tutti alle cure di questo mio Cuore materno».




11 febbraio 1976
Festa della Madonna di Lourdes
Il profumo della vostra purezza.
«Oggi, figli miei prediletti, accolgo con gioia il profumo della vostra purezza e lo depongo sul mio Cuore Immacolato per offrirlo a Dio in segno di riparazione.
Quanto fango sommerge questa povera umanità, da Me invitata a liberarsi dal peccato: “Venite a bere di questa mia acqua; venite a lavarvi alla fontana!”.
Vedete come, ogni giorno, molti miei figli restano contaminati da questo fango, che sempre più dilaga e che porta alla morte un numero sterminato di anime? Come possono salvarsi da questa ondata di fango anche tanti miei poveri figli Sacerdoti?
Io sono l’Immacolata: Io sono la purezza. Rifugiatevi nel mio Cuore Immacolato.
Anche se l’ambiente in cui vivete diventerà sempre più sommerso da questa impurità, voi sentirete solo il mio profumo di Cielo.
Sono discesa dal Cielo per fare di voi, figli consacrati al mio Cuore, il mio cielo quaggiù. In voi si riflette la mia Luce. Così tante anime, per mezzo vostro, saranno ancora attirate dal mio candore e diffonderanno il profumo di questa mia virtù.
Il Papa vi ha dato il segnale di questa morale riscossa. Ascoltatelo. Difendetelo. Consolatelo.
L’oltraggio che in questi giorni è stato fatto alla Sua Persona e le ingiurie che sempre più aumentano verso di Lui, tanto addolorano il mio Cuore di Mamma.
Fino ai suoi piedi è giunta questa ondata di fango. Ma voi fate argine ai piedi del Pastore angelico, del dolce Cristo in terra.
Per mio speciale intervento e per mezzo di voi questa ondata diabolica di ribellione e di fango, scatenata contro il Papa, ai suoi piedi si fermerà. E a tutti apparirà intatta la grandezza della sua candida Persona».




7 marzo 1976
1° Domenica di Quaresima
I perfetti consolatori.
«Siate, figli miei, i perfetti consolatori di mio Figlio Gesù. Mai come in questi tempi si ripete il suo divino lamento: “Ho cercato consolatori e non ne ho trovati!”. Perché mio Figlio domanda se c’è chi possa consolare il suo Cuore?
Gesù è Dio, ma è anche uomo. È uomo perfetto. Il suo Cuore palpita di amore divino e umano: in Lui è ogni pienezza d’amore. Il Suo è il Cuore che più ha amato, che più ha sofferto, che è stato sensibile alle delicatezze e alle manifestazioni d’affetto, come agli oltraggi ed alle offese.
Ora il Cuore di mio Figlio è come sommerso dal grande mare della ingratitudine umana.
Quanto ancora vi ama! Continua a palpitare d’amore per voi e riceve solo offese e peccati.
Vi ha svelato il segreto del Padre e vi ha ricondotti a Lui. Ora l’umanità si è ribellata con il rifiuto stesso di Dio. L’ateismo dilagante è la spina che oggi fa continuamente sanguinare il Cuore di mio Figlio Gesù.
E voi, Sacerdoti, siete tutti i miei figli prediletti perché siete il frutto più doloroso e amoroso della predilezione del mio Figlio Gesù.
Voi siete chiamati, per divino disegno, ad essere i suoi ministri, i suoi apostoli, i suoi consolatori.
Perché ancora oggi molti di voi tradiscono?
Perché ancora oggi molti di voi fuggono e lasciano Gesù e la Chiesa nell’abbandono?
Perché ancora oggi molti di voi dormono? È sonno spesso anche il lavoro da cui vi lasciate prendere e sopraffare.
È sonno anche il modo con cui cercate di adattarvi al mondo, di riuscire simpatici, accolti e compresi da questo mondo. È sonno tutto ciò che di umano vi appesantisce.
Dove sono i miei figli che ancora oggi vogliono vegliare? Nella preghiera: “Vegliate e pregate per non cedere alla tentazione!”. Nella sofferenza di questa nuova ora di agonia per la mia Chiesa: “Lo spirito è pronto, ma la carne è debole!”.
Vi sto chiamando, figli miei prediletti; vi sto radunando da ogni parte del mondo, come fa la chioccia con i suoi pulcini. Vi sto raccogliendo tutti nel mio Cuore Immacolato.
Può la Mamma restare indifferente al grande abbandono e al grande dolore di suo Figlio?
Allora capite che mio è soprattutto il compito di consolarlo. Per questo vi voglio tutti consacrati al mio Cuore: per fare di tutti voi i perfetti consolatori del Cuore di mio Figlio Gesù».




25 marzo 1976
Festa dell’Annunciazione del Signore
Mamma di Gesù e vostra.
«Sacerdoti a Me consacrati, figli miei, ecco perché avete bisogno di Me, per diventare i perfetti consolatori di mio Figlio Gesù.
Nel momento in cui, adombrata dalla Luce dello Spirito, ho detto il mio “si” alla volontà del Signore, il Verbo del Padre, la seconda Persona della Santissima Trinità è discesa nel mio purissimo seno, in attesa della mia materna collaborazione, perché avesse da Me la sua natura umana e potesse così diventare anche uomo nella divina persona del mio Figlio Gesù.
Vedete come Dio si è completamente affidato a questa sua umana creatura? Il perché è da ricercarsi nel mistero dell’Amore di Dio.
Ha mosso Dio a chinarsi su di Me il senso così profondo che Io avevo della mia piccolezza e della mia povertà, e la mia perfetta disponibilità al compimento della Volontà del Signore.
Molte altre vie poteva scegliere Dio per giungere a voi: ha voluto scegliere la mia. Perciò ora questa via diventa necessaria a voi per giungere a Dio.
La prima cosa, figli, che vi domando è il vostro “si” incondizionato: e questo voi lo dite con la consacrazione al mio Cuore Immacolato.
Poi vi domando di affidarvi a Me con la più completa fiducia e il più grande abbandono.
Il vostro “sì” e la vostra piena disponibilità consentirà alla vostra Mamma di agire.
Come con tanto amore ho formato la natura umana al Verbo, così formerò in voi, figli, l’immagine che risponda sempre più al disegno che il Padre ha su ciascuno di voi. Il disegno che Dio ha su di voi, figli miei prediletti, è quello che siate Sacerdoti secondo il Cuore di Gesù.
Madre di Dio, perché fui scelta per portare Dio agli uomini; Madre vostra perché ho il compito di portare a Dio gli uomini redenti da mio Figlio e che da Lui mi sono stati tutti affidati.
Sono perciò la vera Mamma di Gesù e la vera Mamma vostra.
In questo giorno, in cui tutto il Paradiso esulta nella contemplazione del mistero dell’Incarnazione del Verbo, gioite anche voi guardando al mistero di amore della vostra Madre.
Non a tutti è dato di comprendere questo mistero d’amore: è concesso solo ai puri di cuore, ai semplici, ai piccoli, ai poveri.
Andate avanti così, miei prediletti, e sarete da Me sempre più consolati e incoraggiati».




3 aprile 1976
1° sabato del mese
La vostra luce risplenderà.
«Figli miei prediletti, oggi accolgo con gioia l’omaggio che voi date al mio Cuore Immacolato.
Non si turbi mai il vostro cuore.
L’oscurità scende sempre più sul mondo, avvolto nel gelo della negazione di Dio, dell’odio, dell’egoismo, della ribellione a Dio, dell’empietà.
La coppa dell’iniquità è quasi colma e la Giustizia di Dio chiede di essere placata.
Ho bisogno di voi, figli miei prediletti, per formarvi vittime gradite da offrire alla divina Giustizia.
Per questo sarete chiamati sempre più a soffrire. Si avvicinano per voi le ore dell’agonia e della passione. Vedete, figli, quanto sta accadendo anche nella Chiesa? Gli errori sempre più si diffondono e hanno presa anche sui buoni; l’infedeltà sempre più dilaga fra i Ministri di Dio e le anime a Lui consacrate; la stessa Gerarchia è incrinata nel legame di carità e nella sua unità.
Soprattutto il Vicario di mio Figlio Gesù è lasciato sempre più solo. Lo si calunnia, anche in forme così volgari e blasfeme; Lo si critica, Lo si contesta e dai miei figli è lasciato sempre più solo.
Voi dovete condividere la sua sorte: è questa per Lui e per voi l’ora del Getsemani.
Vivetela con me, sul mio Cuore Immacolato.
Voi siete la corona di amore, da Me formata, da porre, quale conforto, attorno al Cuore di mio Figlio Gesù e del suo Vicario sulla terra. Per questo vi domando ancora preghiera, sofferenza, silenzio.
Ma la vostra luce risplenderà sempre più, a mano a mano che la tenebra avvolgerà ogni cosa.
E la vostra sarà la luce della mia presenza in questa durissima prova. A tutti sarà allora manifesto il mio materno e misericordioso intervento».




13 aprile 1976
Martedì Santo
Guardate a mio Figlio Crocifisso.
«Figli prediletti: guardate a mio Figlio Crocifisso. Guardate al suo volto cosparso di sangue; al suo capo coronato di spine; alle sue mani ed ai suoi piedi trafitti da chiodi; al suo corpo reso dai flagelli tutto una piaga; al suo Cuore squarciato da una lancia.
Miei prediletti, guardate a mio Figlio Crocifisso e sarete Sacerdoti fedeli.
Quanti di voi si sono fermati a considerare la sua Parola! L’hanno voluta penetrare e comprendere solo con la propria umana intelligenza e sono così inavvertitamente caduti negli errori più gravi.
Non è con la sola intelligenza umana che va letta la Parola di mio Figlio. Lui ha ringraziato il Padre di aver nascosto i misteri del suo Regno ai sapienti e ai prudenti di questo mondo per rivelarli ai piccoli.
È soprattutto con la interiore umiltà, con la piena docilità dell’anima, che la sua Parola deve essere letta e compresa. Per questo, mio Figlio ne ha affidato l’autentica interpretazione al solo Magistero della Chiesa. Ciò per abituarvi a questo difficile, eppure così necessario, atteggiamento di umiltà e di interiore docilità.
Se sarete uniti al Magistero della Chiesa; se sarete umili ed attenti a quanto Essa vi indica, resterete sempre nella verità della Parola di Gesù.
Oggi sempre più nella Chiesa si diffonde l’errore e pare ormai che non vi sia più argine adatto a contenerlo. È diffuso soprattutto da tanti teologi; è diffuso dai miei poveri figli Sacerdoti.
Come, oggi, nella Chiesa, voi potete essere certi di salvarvi dall’errore?
Guardate a mio Figlio Crocifisso e sarete fedeli.
Mio Figlio che, essendo Dio, si è fatto ubbidiente fino alla morte sulla Croce.
Guardate le sue spine, guardate il suo sangue, guardate le sue ferite: sono i fiori sbocciati sul dolore della sua ubbidienza.
Figli miei prediletti, ora che la tenebra avvolge ogni cosa, siete chiamati a testimoniare la luce della completa ubbidienza alla Chiesa: al Papa e ai Vescovi a Lui uniti.
E quanto più testimonierete questa completa ubbidienza alla Chiesa, tanto più sarete criticati, scherniti e perseguitati. Ma è necessario che la vostra sia una testimonianza sempre più dolorosa e crocifissa, per potere aiutare tanti miei poveri figli a restare, ancora oggi, nella verità e nella fedeltà».




16 aprile 1976
Venerdì Santo
Vedete se vi è dolore più grande.
«Figli prediletti, guardate al mio dolore. Vedete se vi è dolore più grande del mio!
Mio Figlio Gesù abbandonato da tutti, flagellato, coronato di spine, sale a fatica il Calvario, portando la grossa croce sulle sue povere spalle.
Non riesce a camminare, barcolla; nessun gesto di pietà: solo odio, ostilità e indifferenza Io circondano.
È in questo momento che il Padre gli dona il conforto di sua Madre. Pensate, figli miei prediletti, al conforto e al dolore di quell’incontro.
Lo sguardo di mio Figlio in quel momento!... Nel mio Cuore si aprì una ferita, che mai più si è rimarginata. Guardate al dolore di vostra Madre, mentre vede suo Figlio crocifisso, agonizzante e ucciso.
Dolore per Lui che moriva; dolore per voi.
Ora questo mio Figlio continua la sua Passione nel suo corpo mistico che è la Chiesa.
In questo giorno ripenso al cattivo gesto compiuto da Giuda che ha tradito Gesù. Risento lo stesso dolore di fronte al tradimento, che ogni giorno compiono tanti miei figli Sacerdoti.
Sacerdoti, figli prediletti, perché ancora tradite? Perché ancora persistete nel vostro tradimento? Perché non vi pentite? Perché non ritornate?
E Pietro che per tre volte rinnega mio Figlio per paura... Quanti fra voi, per paura di non essere compresi, apprezzati e stimati, ancora rinnegano la verità del Vangelo: “Non conosco quell’Uomo!”.
E gli Apostoli che fuggono e lasciano solo Gesù per tutto questo lungo giorno di venerdì!...
Quanti di voi fuggono e abbandonano la mia Chiesa! Alcuni lasciano la Chiesa per seguire il mondo; altri restano nella Chiesa e, per piacere al mondo, l’abbandonano con l’anima e con il cuore.
La Chiesa da molti di voi non è amata. Il Vicario di mio Figlio si trova in un abbandono che diventa sempre più grande. I Vescovi uniti al Papa sentono nell’anima la spina di questa solitudine: sempre più sono criticati, contestati e abbandonati dai loro Sacerdoti.
Resta Giovanni. E resta con la Madre.
Sacerdoti del mio Movimento: restate almeno voi con la Chiesa e restate con Me, la Mamma vostra.
Guardate al mio dolore e soffrite con Me. In questa ora di Calvario per la Chiesa, voi sarete così il segno della mia presenza.
Unico conforto che il Padre le dona, in questo momento della sua passione e del suo martirio».




3 maggio 1976
Sarete capaci di amare.
«Figli prediletti, non si turbi mai il vostro cuore per gli attacchi che diventano sempre più numerosi contro il mio Movimento.
Questa è solo Opera mia e risponde ad un particolare disegno del mio Cuore Immacolato.
Difficoltà, incomprensioni e sofferenze sono da Me stessa permesse perché questa mia Opera sia più purificata: Desidero che venga purificata da ogni elemento umano, perché possa così riflettere solo la mia purissima luce.
Di questa mia purissima luce voglio ricoprire tutti i miei figli prediletti, i Sacerdoti consacrati al mio Cuore Immacolato.
Per questo vi domando il distacco completo da tutti affinché vi possa donare la vera purezza del cuore. Ogni umano attaccamento a voi stessi, alle creature e al mondo offusca la vostra interiore purezza.
Certo non posso chiedervi di non restare e di non vivere nel mondo. Secondo il volere di mio Figlio, voi dovete vivere nel mondo, senza però essere del mondo.
Dovete vivere nel mondo per essere solo di mio Figlio Gesù. Dovete essere solo di mio Figlio Gesù, per portare a Lui tutto il mondo e condurre così le anime alla salvezza.
È questa la simpatia che voi dovete avere con il mondo: la sola voluta da mio Figlio e che la Chiesa ancora oggi vi propone.
Molti miei figli sono oggi trascinati in tanti errori, e si allontanano da mio Figlio e da Me, per questo falso modo di intendere come voi dovete essere nel mondo.
Quanti miei poveri figli Sacerdoti hanno così finito di essere solo del mondo e ne sono divenuti prigionieri.
Il mio Gesù ha salvato questo mondo soprattutto quando, per essere fedele al volere del Padre, si è da tutti distaccato per essere innalzato da terra, sospeso sulla Croce.
Tornerete a riportare tante anime a mio Figlio quando, come Lui, anche voi sarete innalzati da terra. Per questo dovete abituarvi ad esserlo già nell’anima, con il distacco interiore da tutti.
Così possederete la vera purezza del cuore. E sarete veramente capaci di amare. Fino alla prova suprema.
Sempre portati dalla vostra Mamma, che sa dove e come condurvi, perché, anche su ciascuno di voi, si realizzi il disegno del volere del Padre».




13 maggio 1976
Anniversario della 1° apparizione a Fatima
Consacratevi al mio Cuore Immacolato.
«Oggi, figli miei prediletti, ricordate la mia venuta quaggiù sulla terra, nella povera Cova da Iria in Fatima. Sono venuta dal Cielo per domandarvi la consacrazione al mio Cuore Immacolato.
Per mezzo di voi, Sacerdoti del mio Movimento, quanto ho allora domandato si sta ora realizzando. Voi vi consacrate al mio Cuore Immacolato, e conducete le anime a voi affidate a questa consacrazione da Me voluta.
Da quel giorno tanto tempo è passato: ormai sono cinquantanove anni.
Vi è stata anche la seconda guerra mondiale, da Me predetta come castigo permesso da Dio per una umanità che non si è purtroppo ravveduta.
Ora vivete i momenti in cui il Dragone rosso, cioè l’ateismo marxista, si è diffuso in tutto il mondo e compie stragi sempre più grandi fra le anime.
Riesce veramente a sedurre e a precipitare un terzo delle stelle del cielo.
Queste stelle, nel firmamento della Chiesa, sono i pastori: siete voi miei poveri figli Sacerdoti.
Non vi ha forse confermato anche il Vicario di mio Figlio, che oggi sono gli amici più cari, anche i confratelli della medesima mensa, i Sacerdoti e i Religiosi che tradiscono e si mettono contro la Chiesa?
Questa è dunque l’ora di ricorrere al grande rimedio che il Padre vi offre per resistere alle seduzioni del Maligno e per opporvi alla vera apostasia, che sempre più si allarga fra i miei poveri figli.
Consacratevi al mio Cuore Immacolato.
A chi a Me si consacra Io torno a promettere la salvezza: la salvezza dall’errore in questo mondo e la salvezza eterna. La otterrete per un mio speciale intervento di Mamma. Così Io impedirò che voi possiate cadere nelle seduzioni di Satana. Sarete da Me stessa protetti e difesi; sarete da Me consolati e rafforzati.
È l’ora in cui il mio appello deve essere raccolto da ogni Sacerdote che vuole mantenersi fedele.
Ciascuno si consacri al mio Cuore Immacolato, e per mezzo di voi, Sacerdoti, molti miei figli faranno questa Consacrazione.
È come un vaccino che, da Mamma buona, vi do per preservarvi dall’epidemia dell’ateismo che contamina tanti miei figli e li conduce alla morte dello spirito.
Questi sono i tempi da Me stessa predetti; è l’ora della purificazione.
Ascoltate le richieste della vostra Mamma ed affidatevi a Me con tutta fiducia e il più completo abbandono».




28 maggio 1976
Seguitemi sulla strada di mio Figlio.
«Figli prediletti, ascoltate la voce della vostra Mamma che vi chiama dolcemente a seguirla.
Seguitemi sulla strada della preghiera.
Tanti miei figli stanno per perdersi eternamente in questi momenti decisivi, perché non c’è chi prega e si sacrifica per loro. Pregate voi per loro: aiutatemi a salvare i vostri fratelli. È questa l’ora dell’errore, che riesce a entrare dovunque e a sedurre soprattutto tanti miei figli Sacerdoti.
Non vi stupite se vedrete cadere quelli che fino a ieri sembravano ancora i più fedeli, i più sicuri.
Vedrete cadere anche quelli che si ergevano a Maestri degli altri.
Non vi stupite se in questa battaglia cadranno quelli che non hanno voluto o saputo usare dell’arma che Io stessa vi ho dato: la preghiera semplice, umile e mia del Santo Rosario.
È preghiera semplice e umile e perciò è la più efficace per combattere Satana che oggi vi seduce soprattutto con l’orgoglio e la superbia.
È preghiera mia perché fatta con Me e per mezzo di Me. Vi è stata sempre raccomandata dalla Chiesa e anche da parte del mio primo figlio prediletto, il Vicario di Gesù, con parole tali che hanno commosso il mio cuore di Mamma.
Seguitemi sulla strada della sofferenza.
Ormai siete giunti al momento della vostra immolazione, siete chiamati a soffrire sempre di più.
Datemi tutto il vostro dolore. Oggi sono le incomprensioni, gli attacchi, le calunnie di vostri fratelli. Domani saranno le persecuzioni, la prigionia, le condanne da parte degli atei e dei nemici di Dio che vedranno in voi gli ostacoli necessariamente da eliminare.
Camminate con Me e seguitemi sulla strada di mio Figlio Gesù. Sulla strada del Calvario, sulla strada della Croce. Mai come in questi momenti deve essere da voi vissuta fino in fondo quella che è la vocazione di ogni cristiano: “Chi vuole venire dietro a Me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”.
Seguitemi, figli prediletti: oggi è necessario che seguiate vostra Madre, se volete percorrere senza paura la via di mio Figlio Gesù».




19 giugno 1976
Dite con Me il vostro “sì”.
«Ancora una cosa vi domando, figli prediletti: la vostra vita. Questi sono i tempi in cui ad alcuni di voi, miei figli, dovrò chiedere in dono la vostra stessa esistenza.
Si prepara l’ora del martirio, e la Mamma dolcemente vi conduce al momento della vostra immolazione.
Non guardate più a questo mondo: guardate a Me, al volto della vostra Mamma del Cielo.
Io vi rifletto la luce del Paradiso che vi attende e, nell’ora della prova, sarete rafforzati e incoraggiati.
Non guardate alle creature che, sedotte e corrotte da Satana, si scaglieranno con odio e con violenza contro di voi. Eppure, figli miei prediletti, voi avete sempre amato, a tutti avete fatto del bene, tutti avete sempre cercato di aiutare. Ed ora il gelo dell’odio e della ingratitudine si diffonde attorno a voi.
Non abbiate paura. Questa è l’ora di Satana e del potere delle tenebre.
Non abbiate timore: rifugiatevi nel mio Cuore Immacolato. In questo Cuore di mamma voi sarete riscaldati e consolati. Qui è la fonte della vostra gioia e il segreto della vostra fiducia.
In questo Cuore voi siete i piccoli bimbi che Io formo alla interiore mansuetudine perché, all’invito di mio Figlio che vi associa al Suo Sacrificio, voi possiate rispondere di sì.
Ditelo con Me, figli miei prediletti, questo vostro “sì” al volere del Padre. Allora presto vedrete spuntare l’alba di un nuovo mondo, lavato e purificato dalla vostra offerta riparatrice».




Lourdes, 3 luglio 1976
1° sabato del mese
La vostra testimonianza più necessaria.
«Siate sempre più docili nelle mie mani, figli prediletti. La vostra vita sarà veramente solo mia, se in ogni momento mi offrirete la vostra interiore docilità.
Quanti sono oggi i Sacerdoti che non ubbidiscono, che si ribellano, che non osservano più alcuna disciplina!
La vostra interiore docilità vi porterà alla più completa disciplina alle norme ed alle direttive della Chiesa.
Oggi hai sofferto nel vedere, in questo luogo a Me consacrato, quante sono le profanazioni, quanti sono i dolori recati al mio Cuore di mamma. Figli che vengono a Me con vestiti così indecenti e riescono a passare persino ai piedi della mia venerata Immagine.
Partecipa al mio dolore e ripara per queste vere profanazioni che ogni giorno si compiono in questo luogo a Me consacrato.
Purtroppo i maggiori responsabili sono i Sacerdoti. Vedi come loro stessi vestono in tutte le maniere, talvolta in modi così strani da essere persino di scandalo agli stessi fedeli.
Eppure la vigente disciplina della Chiesa obbliga questi miei figli a vestire l’abito ecclesiastico. Ma chi ancora osserva questa disciplina? Pochi e questi vengono per lo più considerati dei retrogradi e dei sorpassati.
Questo dell’abito è solo un piccolo esempio, ma significativo di una triste realtà: oggi l’indisciplina, la disubbidienza, l’insofferenza verso ogni norma dilaga fra i Sacerdoti, che sono pur sempre i figli della mia materna predilezione.
Siate almeno voi, Sacerdoti consacrati al mio Cuore Immacolato, di esempio per la vostra interiore docilità e per la vostra ubbidienza alla disciplina della Chiesa.
Questa oggi è la vostra testimonianza più urgente e più necessaria.
Solo così potrete diffondere attorno a voi l’esempio e il profumo di mio Figlio Gesù. Sarete prescelti per il ritorno di tanti Sacerdoti all’obbligo di dare quel buon esempio, che è tra le più importanti esigenze del vostro stesso ministero».




16 luglio 1976
Festa della Madonna del Monte Carmelo
In spirito di filiale abbandono.
«Figlio della mia materna predilezione, non lasciarti distrarre dalle cose e dalle umane vicende: sta’ sempre sul mio Cuore in preghiera.
Ogni cosa dispongo per te come tua vera Madre: le persone che devi incontrare, le circostanze in cui ti vieni a trovare, quello che devi fare. Abituati perciò a vivere con fiducia il momento presente che il Padre ti dona e che la Mamma prepara per te.
Figli consacrati al mio Cuore Immacolato, voi tutti dovete vivere nello spirito di filiale abbandono, della più completa fiducia nell’azione della vostra Mamma.
Un Sacerdote che si consacra al mio Cuore attira su di sé questa predilezione da parte mia, che si fa più forte e manifesta, e che l’anima riesce a percepire con sempre maggiore chiarezza.
Sono Io stessa che, con voi, posso esercitare in maniera più piena la mia funzione di Mamma. Con voi posso agire così, perché, con la consacrazione al mio Cuore Immacolato, vi ponete veramente come bambini fra le mie braccia.
Così Io vi parlo e voi potete ascoltare la mia voce. Io vi conduco e voi vi lasciate docilmente guidare da Me.
Io vi rivesto delle mie stesse virtù, vi nutro del mio cibo. Siete sempre più interiormente attratti dal profumo di questa mia materna azione che vi rende piccoli, poveri, umili, semplici, puri.
Soprattutto vi attiro dolcemente davanti alla divina persona di mio Figlio Gesù presente, come in Cielo, nel Sacramento dell’Eucaristia. Voi imparate da me il gusto della preghiera. Preghiera di adorazione, preghiera di ringraziamento, preghiera di riparazione.
Quanto più il gelo dell’abbandono e il silenzio circonda mio Figlio Gesù presente fra voi nell’Eucaristia, tanto più Io stessa raccolgo le voci dei miei figli prediletti, perché, unite alla mia voce, si componga assieme, anche quaggiù, un’armonia di amore da presentare al Cuore di mio Figlio, perché sia consolato.
Questo è l’esercito che Io mi sto preparando; questa è la schiera dei miei Sacerdoti che sto radunando ormai da ogni parte del mondo. Una schiera nascosta di piccoli figli, consacrati al mio Cuore Immacolato, che rendo sempre più simili a Me, perché Gesù possa offrirli al Padre in segno di riparazione e di espiazione.
Perciò vi ripeto: non guardate a tutto il male che sempre più si diffonde e che ovunque dilaga. Non guardate neppure al tanto male che Satana riesce a spargere anche nella Chiesa.
Guardate solo a me e al grande bene che, nel silenzio, vostra Mamma sta facendo, con l’attirare al suo Cuore un numero sempre più grande di figli Sacerdoti. Chiudete gli occhi a ogni altra cosa e apriteli solo a questa meravigliosa realtà.
Per questo ancora vi domando, figli, di vivere nello spirito del filiale abbandono e della vostra più sicura fiducia nel mio Cuore Immacolato».




26 luglio 1976
San Gioacchino e Sant’Anna
Il mio tempo.
«Il mio tempo, figli prediletti, non si misura a giorni. Il mio tempo è scandito solo dal battito del mio Cuore di Mamma. Ogni battito di questo Cuore segna un nuovo giorno di salvezza e di misericordia per voi, miei poveri figli.
Per questo vi invito a vivere solo di fiducia.
Il vostro tempo deve essere misurato dalla fiducia nell’amore misericordioso del Padre e nell’azione della vostra Mamma del Cielo.
Di questa fiducia sono vissuti i miei genitori Anna e Gioacchino, che oggi la Chiesa ricorda e che vi propone come esempio.
Di questa fiducia sono vissuti tutti i Santi, tutti gli amici di Dio. Di questa sola fiducia si è servito sempre l’Onnipotente per realizzare in ogni epoca il Suo disegno.
Spesso Io ha realizzato anche contro l’attesa di tutti, nel momento in cui nessuno avrebbe creduto. Così avvenne nel grande disegno che Dio compì attraverso queste sue due umili e povere creature, che Egli chiamò per preparare la nascita della vostra Mamma celeste.
Vostra Mamma fu chiamata a sperare contro la stessa apparenza delle cose, per affidarsi solo alla fiducia completa nella Parola di Dio. Diventò così la Madre del Verbo e vi donò suo Figlio Gesù.
Ora vi ho annunciato il trionfo del mio Cuore Immacolato e la necessaria e dolorosa purificazione che lo deve precedere. Vi ho anche detto che questo è il tempo della purificazione e che questi sono gli anni del mio trionfo. Ma non cercate il momento scrutando il futuro e contando anni, mesi e giorni. Così verreste presi dall’ansia e dal turbamento e sciupereste veramente il vostro tempo, che è tanto prezioso.
Non così, figli miei prediletti, va misurato il mio tempo, ma solo dalla vostra fiducia in Me, che vi preparo ad essere strumenti da Me scelti e formati per realizzare in questo tempo il trionfo del mio Cuore Immacolato».




31 luglio 1976
Festa di Sant’Ignazio di Loyola
Le vostre difficoltà.
«Seguitemi, figli prediletti, con tutta la vostra fiducia e non lasciatevi turbare dalle difficoltà che incontrate sul vostro cammino.
Queste difficoltà sono permesse da Dio, perché vi aiutano a crescere nella vostra vita di perfetta consacrazione al mio Cuore Immacolato.
Vi distaccano dal vostro modo di vedere e di sentire, dai vostri gusti, dai vostri attaccamenti e piano piano vi portano a vedere e a sentire solo secondo il Cuore di mio Figlio Gesù.
Dopo ogni difficoltà Io vedo in voi crescere la vita di Gesù: ed è questo che tanto conforta il mio Cuore di Mamma. Non vi accorgete, figli, come sotto il mio personale influsso, la vostra vita stia veramente cambiando?
Le difficoltà interiori dell’anima sono quelle che più vi addolorano.
Siete miei e vi sentite ancora attratti dal mondo; siete rivestiti della mia stessa purezza e ancora avvertite il dolore della tentazione della carne. Alcuni di voi gemono e vorrebbero essere liberati.
Eppure quanto vi fa crescere nel distacco da voi stessi questa interiore difficoltà che provate, figli miei prediletti! Non guardatevi mai. Sarete sempre più belli per Me e per mio Figlio Gesù, quanto meno apparirete belli a voi stessi. È il mio manto che vi ricopre. È la mia stessa purezza che vi illumina.
Poi vi sono le difficoltà esteriori: sono quelle dell’ambiente in cui vi trovate: incomprensioni, critiche. Talvolta permetto persino il disprezzo e la calunnia.
Di questa, soprattutto, il mio Avversario se ne fa strumento preferito per colpirvi e per scoraggiarvi.
Voi come dovete rispondere? Come Gesù: col silenzio, con la preghiera, col vivere in intima unione col Padre.
Nella luce del Padre ogni cosa non vera, non buona, ogni inganno, ogni calunnia si dissolve da sola come nebbia al sole. Poiché voi siete nel mio Cuore Immacolato, nulla vi può toccare.
Chi appositamente vorrà farvi del male, non riuscirà a colpirvi; chi agirà in buona fede avrà la luce prima ancora che il male vi raggiunga. E voi camminerete nella pace, pur fra la tempesta del momento presente.
Vi sono anche le difficoltà del vostro tempo.
Figli prediletti, quanto da Me stessa voi siete stati formati e preparati per il vostro tempo!
Anche queste difficoltà sono da Me permesse perché vi rendano strumenti sempre più docili nelle mie mani, per il mio disegno che Io sto attuando in questo tempo.
L’ateismo che dilaga nel mondo, la crisi che sempre più si estende nella Chiesa, l’errore che ovunque si diffonde, sono le onde di una grande tempesta.
Voi siete chiamati ad essere la mia Pace in questa tempesta. Perciò camminate sereni, camminate tranquilli, camminate fiduciosi.
Così quanto più scenderà l’oscurità, tanto più voi sarete la mia Luce, e se ogni giorno aumenterà la tempesta, voi sarete sempre più la mia Pace. Darete a ciascuno, in ogni momento, il segno della mia materna presenza fra voi».




7 agosto 1976
1° sabato del mese
Solo col Papa.
«Oggi da ogni parte del mondo giunge gradito al mio Cuore Immacolato l’omaggio dei Sacerdoti a Me consacrati, di voi figli della mia materna predilezione.
Lasciatevi condurre da Me, e non sentirete il peso delle vostre difficoltà quotidiane.
Vi voglio fra le mie braccia, tutti abbandonati al mio Cuore Immacolato, perché così potete camminare verso la meta che ho fissato per ciascuno di voi.
Vi ho già indicato quale è questa meta: fare di voi dei Sacerdoti secondo il Cuore di Gesù.
Dovete veramente essere Gesù oggi, per gli uomini del vostro tempo.
Gesù che parla; direte solo la Verità. La Verità contenuta nel Vangelo e garantita dal Magistero della Chiesa. Oggi, mentre l’oscurità scende sopra ogni cosa e l’errore sempre più si diffonde nella Chiesa, voi dovete orientare tutti alla fonte da cui Gesù fa sgorgare le sue parole di verità: il Vangelo affidato alla Chiesa gerarchica, cioè al Papa e ai Vescovi uniti con lui.
Non ai singoli Sacerdoti, non ai singoli Vescovi; ma solo ai Sacerdoti e ai Vescovi uniti con il Papa.
Oggi tanto ferisce e addolora il mio Cuore di Madre della Chiesa lo scandalo anche di Vescovi che non ubbidiscono al Vicario di mio Figlio e trascinano un grande numero di miei poveri figli sulla strada dell’errore.
Per questo oggi voi dovete con la vostra parola proclamare a tutti che Gesù solo Pietro ha costituito quale fondamento della sua Chiesa e custode infallibile della Verità.
Oggi chi non è col Papa non riuscirà più a restare nella Verità. Le seduzioni del Maligno sono diventate così insidiose e pericolose che riescono a ingannare chiunque.
Vi possono cadere anche i buoni.
Vi possono cadere anche i maestri e i sapienti. Vi possono cadere i Sacerdoti e anche i Vescovi. Non cadranno mai quelli che sono sempre col Papa. Ecco perché Io voglio fare di voi una schiera ordinata e attenta, ubbidiente e docile persino ai desideri di questo mio primo figlio prediletto, del Vicario del mio Gesù.
Gesù che opera: dovete soprattutto rivivere Gesù nella vostra vita ed essere Vangelo vissuto.
Per questo vi rendo sempre più poveri, sempre più umili, sempre più puri, sempre più piccoli.
Non temete di affidarvi completamente a Me. Sono la Mamma sua e vostra e altro non so fare verso di voi che aiutarvi a nascere e a crescere come altri piccoli Gesù per la salvezza di tutti i miei figli.
Quando questa schiera di Sacerdoti sarà pronta, allora sarà il momento in cui schiaccerò la testa al mio Avversario e il mondo rinnovato godrà la gioia del trionfo del mio Cuore».




15 agosto 1976
Festa di Maria SS. Assunta in Cielo
Vivete in Paradiso con Me.
«Vivete, figli miei prediletti, dove Io sono: in Paradiso, assunta in anima e corpo per essere pienamente partecipe della gloria di mio Figlio Gesù.
Sempre associata a Lui, per la mia funzione di Madre, su questa terra, ora in Paradiso sono associata nella gloria al Figlio, che vuole accanto a Sé la madre, dopo che le ha dato un corpo glorioso uguale al Suo.
Ecco il motivo di questo mio straordinario privilegio. Come con il mio “sì” ho dato al Verbo di Dio la possibilità di assumere nel mio seno verginale la sua natura umana, così con il mio “sì” mi sono affidata all’azione di mio Figlio Gesù, che ha assunto la vostra Mamma alla gloria del Cielo in anima e corpo.
Il mio è un corpo trasfigurato e glorioso, ma vero corpo, figli prediletti. Madre e Figlio insieme ormai per sempre in Paradiso.
Ma sono anche vera Madre vostra; così vi posso amare non solo con l’anima, ma anche con il mio corpo glorioso. Vi amo con questo mio Cuore di Mamma che mai ha cessato di battere di amore per voi.
Figli prediletti, vivete anche voi dove Io sono: vivete in Paradiso con Me.
È vero, voi siete ancora su questa terra di dolore e spesso ne sentite tutto il peso e la sofferenza.
Ma perché, pur vivendo sulla terra di esilio, anche voi non vivete dove ormai si trova vostra Madre? Vivete in Paradiso con Me e non lasciatevi attrarre dal mondo, non lasciatevi imprigionare da questa terra.
Oggi vi è una tendenza che è così falsa e pericolosa. Si guarda solo a questa terra. Si ha quasi paura che, se si guarda al Paradiso, ci si sottrae agli impegni del vivere quotidiano. Vivete in Paradiso con Me, e allora vivrete bene anche su questa terra.
Realizzate quaggiù il disegno del Padre celeste e costruirete attorno a voi la vera felicità.
Quanto più guardate al Padre e vivete con Me, tanto più opererete sulla terra per il vostro bene e per il bene di tutti.
Il Paradiso, quello vero, non potrà mai trovarsi sulla terra. Quanto vi inganna e seduce il mio Avversario che si scatena per impedirvi di giungere quassù con mio Figlio e con Me! Il Paradiso è solo nella luce della Trinità Santissima, con mio Figlio Gesù e con Me.
Di questa luce sono illuminati e godono gli Angeli e i Santi. Di questa luce risplende tutto il Paradiso.
Vivete allora cercando, amando, guardando il Paradiso che vi attende, figli miei prediletti.
E quaggiù vivete nel paradiso del mio Cuore Immacolato. Allora sarete sereni e intimamente beati.
Sarete sempre più piccoli e abbandonati, più poveri e puri. Quanto più vi farete piccoli, poveri e puri, tanto più potrete entrare nel paradiso del mio Cuore Immacolato, dove il tempo è ormai segnato dal battito di un cuore che non conosce arresto».




22 agosto 1976
Festa di Maria Regina
Vostra Regina e Condottiera.
«Sono la vostra Regina.
La Potenza del Padre, la Sapienza del Figlio e l’Amore dello Spirito Santo, nella Luce della Trinità Santissima, mi hanno confermata per sempre in questa mia funzione di materna regalità.
Questa è la mia incoronazione nella gloria.
È la mia universale regalità: Madre del Figlio, Regina col Figlio.
Sono la vostra Condottiera.
Vi chiamo, figli miei prediletti, per radunarvi tutti nella mia schiera, di cui Io stessa sono la Regina e la Condottiera.
Perciò non vi deve essere un capo fra voi: voi siete tutti fratelli, riuniti nell’amore che deve crescere sempre più.
Se qualcuno vuole essere il più grande diventi veramente il più piccolo.
Solo chi ama di più, chi serve di più, chi mi ascolta di più, chi diventa sempre più piccolo fino a scomparire nel mio Cuore Immacolato, costui Io stessa renderò sempre più grande.
Sono la vostra Condottiera.
Voi, miei prediletti, dovete perciò ascoltare la mia Voce, rendervi docili ai miei ammaestramenti, soprattutto dovete essere pronti e ubbidienti ai miei ordini.
Voglio fare di voi dei figli che vogliono, che sanno sempre ubbidire. L’ubbidienza e la docilità: ecco la divisa di cui vi voglio rivestire.
I miei ordini li darò attraverso la voce di chi mio Figlio ha posto a reggere la Sua Chiesa: il Papa con la Gerarchia a Lui unita.
Oggi quanto viene ferito e addolorato il mio Cuore di Mamma nel vedere che dei Sacerdoti e persino dei Vescovi non ubbidiscono più agli ordini del Vicario di mio Figlio Gesù!
Ogni regno in sé diviso è destinato alla sconfitta e alla rovina. Questi miei poveri figli che non ubbidiscono, che si ribellano sono già vittime della forma più sottile e insidiosa della superbia e camminano verso la morte.
Quanto Satana, il mio avversario dal principio, oggi riesce ad ingannarvi e a sedurvi!
Vi fa sentire custodi della tradizione e difensori della fede, mentre voi per primi fa naufragare nella fede e vi porta inavvertitamente nell’errore.
Vi prospetta che il Papa tradisce la Verità e così Satana demolisce il fondamento su cui la Chiesa si regge e per cui la Verità si mantiene integra nei secoli.
Vi fa perfino pensare che Io stessa non condivida il suo operato. Così, in mio nome, vengono diffuse critiche acerbe verso la persona e l’opera del Santo Padre.
Sacerdoti, figli della mia materna predilezione: siate prudenti, siate attenti, siate illuminati, poiché la tenebra sta invadendo ogni cosa.
Come può la Mamma pubblicamente criticare le decisioni del Papa, quando Lui solo ha la grazia speciale per l’esercizio di questo eccelso ministero?
Fui silenzio alla Voce di mio Figlio; fui silenzio alla Voce degli Apostoli. Sono ora amoroso silenzio alla Voce del Papa: perché si diffonda sempre di più, perché venga da tutti ascoltata, perché sia accolta dalle anime.
Per questo sono vicina alla persona di questo mio primo figlio prediletto, del Vicario di mio Figlio Gesù.
Col mio silenzio lo aiuto a parlare.
Col mio silenzio do forza alla sua stessa parola. Tornate, tornate, figli miei Sacerdoti, all’amore, all’ubbidienza, alla comunione col Papa!
Solo così potrete appartenere alla mia schiera, di cui sono Regina e Condottiera. Solo così potrete ascoltare i miei ordini, che Io darò con la stessa voce del Papa. Solo così voi potrete combattere con Me per la sicura vittoria; altrimenti siete già incamminati verso la sconfitta.
Se voi, figli prediletti, vi consacrate al mio Cuore Immacolato e vi affidate a Me completamente, Io vi ricoprirò della mia stessa luce e sarete sempre illuminati.
Vi rivestirò della mia interiore docilità e sarete sempre ubbidienti; vi renderò così strumenti adatti per questa mia battaglia e vedrete alla fine la mia regale vittoria».




8 settembre 1976
Natività della Beata Vergine Maria
Dovete essere piccoli.
«Guardate, o figli, a questa vostra Madre bambina. Perché piccola piacqui all’Altissimo.
L’esenzione da qualsiasi macchia di peccato che Io, per privilegio, ebbi fin dal primo istante del mio concepimento, mi ha dato la vera misura della mia piccolezza.
Piccola, perché creatura di Dio e prescelta per essere la Madre del Verbo.
Piccola, perché tutto ho avuto da Dio.
Piccola, perché sono stata adombrata dalla Potenza divina che mi ha ricoperto della sua grandezza.
La mia ricchezza è perciò solo quella dei piccoli, dei poveri: l’umiltà, la fiducia, l’abbandono, la speranza.
Oggi la Chiesa vi invita a guardare alla vostra Madre Celeste nel momento della sua nascita.
Guardate, miei prediletti, a questa vostra Mamma bambina e imparerete a essere piccoli.
Dovete essere piccoli, perché siete miei figli, e perciò voi dovete vivere la mia stessa vita.
Dovete essere piccoli per diventare docili strumenti per il mio disegno e per attrarre su di voi la compiacenza di mio Figlio Gesù.
Quanto vi ama Gesù, figli miei prediletti! Vi ama proprio perché volete essere piccoli, poveri, semplici, umili. Dovete essere piccoli per fronteggiare Satana che riesce a sedurre con l’orgoglio e la superbia.
Non capite che mai riuscirà a sedurvi e a ingannarvi, se voi resterete umili?
Dovete essere sempre più piccoli, perché la Mamma vostra vi vuole tutti per Sé: vi vuole nutrire, vi vuole vestire, vi vuole portare sulle sue braccia.
Dovete essere piccoli, perché così direte sempre di “sì” al volere del Padre.
Dite con Me il vostro “sì”. Così in voi si ripeterà il “sì” della mia perfetta docilità al volere di Dio.
Piccoli, infine, per formare questo umile calcagno che Satana tenterà di mordere, ma con cui Io gli schiaccerò la testa.
Dovete perciò essere sempre più piccoli se volete preparare il più grande trionfo del mio Cuore Immacolato».




25 settembre 1976
Per questo vi parlo.
«Se siete piccoli voi ascolterete sempre la mia Voce. Figli miei prediletti, non lasciatevi sedurre dalle tante voci che oggi si sentono. Il mio Avversario vi inganna con le idee e vi confonde con le parole.
Siete come sommersi da un mare di parole, che sempre più aumenta e che ricopre ogni cosa. Si ripete il fatto descritto nella Bibbia con la torre di Babele. Oggi voi vivete ancora il dramma della confusione delle lingue.
Le vostre stesse parole vi confondono. Le vostre stesse voci vi impediscono di capirvi.
È più che mai necessario oggi ascoltare la mia Voce.
Per questo vi parlo.
Vi parlo per aiutarvi ad uscire dalla confusione oggi creata dalle vostre stesse parole. E così da Mamma vi conduco dolcemente ad ascoltare la sola Parola del Padre. Questa Parola si è fatta carne e vita nel mio purissimo seno. Il mio Cuore si aprì ad accoglierla e la custodì come tesoro prezioso.
Vi parlo, perché oggi è necessario ascoltare la Sua parola. È necessario accoglierla e custodirla gelosamente.
È solo la parola di mio Figlio che Io vi voglio fare ascoltare. Oggi la sua Voce viene come oscurata: è il Verbo del Padre, è il mio Figlio Gesù che non è più ascoltato.
La sua Parola, così chiaramente contenuta nel Vangelo, è come sommersa da tante altre voci umane. Avete composto un vostro vangelo con le vostre parole. Voi, figli miei prediletti, dovete ascoltare e annunciare la sola Parola di mio Figlio così come è detta nel suo Vangelo.
Vi parla la Chiesa. Ma su quanto Essa vi dice ciascuno vuole dire la sua parola e così si diffonde l’insicurezza e la confusione. La Chiesa è più che mai lacerata da questa vera confusione delle lingue.
Vi parlo per dirvi quale è la parola che voi oggi dovete ascoltare nella Chiesa: quella del Papa, quella dei Vescovi uniti con Lui.
Scende sempre più la tenebra e vi parlo per essere la vostra luce. Si diffonde l’errore e vi parlo, figli miei prediletti, perché siete chiamati a restare nella Verità.
Voi ministri della Parola, voi annunciatori della Verità. Il domani si presenta angoscioso e vi parlo per invitarvi alla fiducia, al completo abbandono nel mio Cuore di Mamma. Un frastuono assordante di voci confonde sempre più ogni cosa.
Vi parlo per chiedervi il silenzio, la sofferenza, la preghiera. Vi parlo per domandarvi oggi le cose che sono per Me le più preziose: ogni giorno raccolgo la vostra preghiera e la vostra sofferenza e sono da Me stessa deposte nel calice del mio Cuore Immacolato e sono offerte alla giustizia di Dio che chiede di essere placata.
Così oggi ogni cosa può ancora essere salvata: per questo vi parlo.
Figli prediletti, non chiudete il vostro cuore a queste mie parole.
All’essere ascoltate o respinte le mie parole, il disegno del Padre ha legato molto di ciò che vi attende.
Ancora la purificazione può essere allontanata e abbreviata. Ancora molto dolore vi può essere risparmiato. Ascoltatemi, figli, con semplicità. Se siete piccoli allora mi udirete e mi ascolterete. I bimbi capiscono così bene la voce della Mamma.
Beati quelli che ancora mi ascoltano. Essi riceveranno oggi la luce della Verità e otterranno dal Signore il dono della salvezza».




8 novembre 1976
Guarda la tua Mamma.
«Guarda, figlio, la tua Mamma celeste. Vedi quanto è bella!
È la bellezza capolavoro del Padre. È la culla del Figlio. È il ricamo dello Spirito Santo. È il giardino fiorito e racchiuso, ove si coltiva da sempre la delizia della Trinità Santissima.
Guarda solo a tua Mamma. Così la mia bellezza ti ricoprirà. Ti voglio rivestire del mio manto di cielo; ti voglio ricoprire della mia purezza; ti voglio fasciare della mia stessa Luce.
Ti senti piccolo, ed è vero. Ti senti povero, e ti vedi pieno di difetti; ti pare di non avere nulla da potermi dare. Oh, il tuo amore mi basta! Non voglio altro da te. Tu non puoi capire adesso: ma in Paradiso contemplerai, in te, la gloria di tua Mamma e il vertice di amore a cui Gesù, con Lei, ti ha portato.
Ti pare che Gesù quasi si nasconda per mettere la Mamma davanti a Lui. Ma è perché vuole che sia Lei ad amarlo in te. A te pare di avere sempre davanti la Mamma. Io vedo che è Gesù stesso che ti conduce a Me, perché così tu doni quella gioia al Suo Cuore che altri non possono dargli.
Non parlare; fa sempre più silenzio con tutti. Non scoraggiarti mai per i tuoi difetti. Ti amo tanto, figlio; guardo al tuo cuore, non al tuo carattere. E quando per impulso sbagli, come è grande la gioia che mi dai se subito ti umilii e domandi perdono. Offrimi le tue ferite. Dimmi sempre di “sì” e non pensare più nulla di te. Sono Io che voglio pensare a tutto».




20 novembre 1976
Il tempo della purificazione.
«Voi ascoltate la mia voce e vi lasciate condurre da Me, figli prediletti. Così in voi cresce- la mia stessa vita e attorno a voi diffondete la mia luce.
Oggi diventa sempre più necessario e urgente diffondere nel mondo il dolce invito di vostra Madre.
Questo mondo si allontana sempre più da Dio e non presta più ascolto alla parola di mio Figlio Gesù. Così cade nelle tenebre della negazione di Dio, nell’ingannevole miraggio di poter fare senza di Lui.
Siete persino quasi riusciti a costruire una civiltà solo umana, chiusa ostinatamente a qualsiasi influsso divino. Iddio, nella sua infinita Maestà, non può che irridere a questa umanità che si è radunata per mettersi contro di Lui. Così il gelo dell’egoismo e della superbia sempre più si diffonde. L’odio prende il sopravvento sull’amore e ogni giorno fa le sue innumerevoli vittime... Vittime conosciute e nascoste, violenze a creature inermi e innocenti che, ogni istante, gridano terribile vendetta presso il trono di Dio.
E il peccato pervade sempre più ogni cosa.
Dov’è oggi un luogo senza peccato? Anche le case consacrate al culto di Dio sono profanate dai peccati che vi si compiono. Sono le persone consacrate, sono gli stessi Sacerdoti e Religiosi che perdono persino il senso del peccato. Alcuni di loro, nel pensiero, nelle parole e nella vita sacrilegamente si lasciano condurre da Satana.
Mai come oggi il Demonio riesce a sedurvi.
Vi seduce con l’orgoglio e così vi fa anche giustificare e legittimare il disordine morale. E dopo le cadute riesce a spegnere in voi le voci del rimorso, che sono un vero dono dello Spirito, che vi sollecita alla conversione. Quanto numerosi diventano ormai i miei poveri figli che da anni non si confessano più!
Sono imputriditi nel peccato e consumati dalla impurità, dall’attaccamento esasperato al denaro, dall’orgoglio. Satana ora ha posto le sue tende anche fra i Ministri del Santuario ed ha fatto entrare l’abominio della desolazione nel Tempio santo di Dio.
È dunque necessario che la Mamma vi parli e vi conduca per mano. Compito suo è soprattutto quello di guidarvi nella lotta contro il Dragone infernale.
Per questo vi dico: sono i tempi della purificazione, sono i tempi in cui la giustizia di Dio castigherà questo mondo, ribelle e pervertito, per la sua salvezza.
La purificazione è già iniziata nella Chiesa: pervasa dall’errore, oscurata da Satana, ricoperta dal peccato, tradita e violata da alcuni dei suoi stessi Pastori.
Satana vi vaglia come si fa col grano: quanta pula presto sarà dispersa al vento della persecuzione!
D’allora in poi la mia presenza fra voi si farà più continua e più chiara.
Voi stessi la esperimenterete sempre meglio, mentre da ogni parte del mondo già vi chiamo e vi raduno nella schiera dei miei Sacerdoti, per essere tutti da Me guidati nella battaglia che è già incominciata».




4 dicembre 1976
1° sabato del mese
Di che cosa avete paura?
«Figli miei prediletti, siate sempre docili e lasciatevi condurre da Me con tutta la vostra fiducia.
Nella tenebra di questa ora di prova per la Chiesa, voi siete chiamati da Me a camminare nella luce.
La luce parte dal mio Cuore Immacolato e giunge sino a voi per ricoprirvi ed illuminare il vostro cammino.
Siate fermi, non dubitate mai più! Il vostro cammino è sicuro, perché è a voi tracciato dalla vostra Mamma celeste. Il dubbio e la sfiducia che sempre più fanno presa nell’anima di tanti miei figli Sacerdoti, quanto addolorano il mio Cuore materno! Perché dubitate? Di che cosa avete paura? Gesù vi ha redenti dal Maligno nella stessa ora del suo trionfo: “Questa è l’ora di Satana e del potere delle Tenebre”. Mio Figlio Gesù vi ha donato per sempre la vita nella stessa ora in cui veniva ucciso sulla Croce.
Nell’istante in cui Lui moriva, liberava dalla morte voi tutti. La mia Chiesa, di cui sono Madre, rivive la vita di Cristo ed è chiamata oggi a ripercorrere il suo stesso cammino. Di che cosa allora avete paura?
Di un mondo che si è scagliato, con odio, tutto contro di voi? O di Satana che è riuscito ad introdursi all’interno della Chiesa e a mietere le sue vittime fra i suoi stessi Pastori? O dell’errore che la minaccia, del peccato che sempre più l’oscura, della infedeltà che dilaga?
Questa, figli miei prediletti, è per la mia Chiesa ancora l’ora di Satana e del potere delle Tenebre. Sarà anch’essa immolata come Cristo sulla Croce e sarà chiamata a morire per la salvezza e il rinnovamento del mondo.
Poiché questa per voi è l’ora della purificazione è soprattutto per voi l’ora della sofferenza.
Di questa forse avete paura?
Ma se per questa ora il Padre dall’eternità uno per uno vi ha chiamati? Ma se per questa ora la vostra Mamma del Cielo da tanto vi ha scelti e vi ha preparati?
Vivete dunque nella serenità del vostro spirito e senza paura, pur fra le inquietudini e le minacce del vostro tempo. Per questo vi ripeto: non guardate sempre al futuro cercando cosa avverrà. Vivete solo l’attimo presente con tutta la vostra fiducia e il vostro abbandono in questo mio Cuore».




24 dicembre 1976
Notte Santa
Vi chiede il vostro dono di amore.
«Vivi con Me, figlio prediletto del mio Cuore Immacolato, queste ore di vigilia: nella preghiera, nel silenzio, nell’ascolto della tua Mamma celeste.
Oggi, come allora, è la nascita di mio Figlio Gesù; oggi come allora, figli miei prediletti, dovete prepararvi alla sua venuta.
Col mio sposo Giuseppe, giusto e casto, umile e forte, scelto dal Padre per essere di aiuto prezioso soprattutto in questi momenti, facevo l’ultimo tratto di un cammino molto faticoso.
Sentivo la fatica del viaggio, il rigore del freddo, l’incertezza dell’arrivo, l’insicurezza di ciò che ci avrebbe atteso. Eppure vivevo come lontana dal mondo e dalle cose, tutta assorta in una continua estasi col mio Bambino Gesù che stavo ormai per donarvi.
Mi portava la sola fiducia nel Padre; mi cullava la dolce attesa del Figlio; nello Spirito mi riempiva solo pienezza d’amore.
Da Mamma pensavo a una casa e il Padre ci preparava un rifugio; sognavo per il mio Bimbo una culla e già era pronta la mangiatoia; il Paradiso in quella notte era tutto racchiuso in una grotta.
E quando stanchezza ci prese e il continuo rifiuto di accoglierci quasi fiaccò la nostra umana resistenza, fu pronta quella grotta alla Luce. E nella luce di un Cielo che si apriva ad accogliere la grande preghiera della Madre, il mio verginale germoglio si schiuse al dono divino del Figlio.
Con Me, figli miei prediletti, date al suo Cuore il primo bacio. Sentite con Me il primo suo battito. Guardate per primi i suoi occhi.
Ascoltate il suo primo vagito: di pianto, di gioia, d’amore. Vuole solo il vostro conforto.
Vi chiede il vostro dono di amore.
Fasciate con amore le sue piccole membra: ha tanto bisogno di caldo! Lo circonda tutto il gelo del mondo. Lo conforta il solo caldo d’amore.
Da allora, ogni anno la Chiesa rinnova questo mistero. Da allora mio Figlio rinasce per sempre nei cuori.
Anche oggi c’è un mondo che lo rifiuta e gran parte gli chiude le porte. Come allora i grandi lo ignorano.
Ma si apre il cuore dei piccoli. Si placa l’attesa dei semplici. S’illumina la vita dei puri.
In questa notte santa, figli miei prediletti, vi voglio affidare il mio Bambino.
Lo depongo nella culla del vostro cuore. Il vostro amore si accresca di gran fuoco. Devo accendere con esso tutto l’amore del mondo».




31 dicembre 1976
Ultima notte dell’anno
La vera povertà dello spirito.
«Passa le ultime ore di questo anno, che il Cuore Immacolato della Mamma celeste ha reso per te straordinario di grazie e di doni, in preghiera e nel raccoglimento interiore. Io stessa ti ho voluto e ti ho portato in questa casa che da tempo ti ho preparato. Sei qui nel silenzio e nella preghiera: mi ascolti, mi parli, invochi il Padre con Me. Hai accanto questo tuo fratello che tanto ti ama e che, nel mio Cuore, tanto bene ti vuole.
La tua Mamma celeste guarda con occhi diversi dai vostri: è uno sguardo di luce e di amore. Per Me è grande chi agli occhi degli uomini è considerato un nulla e di nessun valore.
Questa casa sconosciuta e sperduta, che non attira l’attenzione di nessuno, è ora il luogo della mia presenza e qui, e non altrove, ti ho voluto per passare con Me questi giorni di festa.
Abituati a guardare ogni cosa con gli stessi occhi di tua Mamma. Guarda sempre con compiacenza e con particolarissimo amore quelli che il mondo ignora e disprezza.
Siano al tuo cuore più grandi quelli che gli uomini stimano un nulla e di nessun valore: i poveri, i piccoli, gli umili, i sofferenti, gli sconosciuti.
Anche fra i tuoi fratelli Sacerdoti ti devi sentire più vicino a quelli che sono trascurati e considerati da nulla.
Oh, sapessi quali tesori preziosi sono per il mio Cuore di Mamma tutti questi miei figli prediletti che nessuno considera!
Dammeli in questa ultima notte dell’anno: offrimeli ad uno ad uno. Quanto il loro amore conforta il mio Cuore Immacolato! Come la loro bellezza nascosta ripara il dolore recato al mio Cuore da chi si sente grande, stimato e vive cercando ogni umana considerazione!
La vera povertà dello spirito è il dono che Io faccio a chi chiamo. È il vuoto che attira il mio amore. È l’onda su cui si può ascoltare e capire la mia Voce.
Sii sempre povero così, per vedere ogni nuovo giorno con i miei occhi e per donarmi a chi da tanto, nella povertà, mi attende».




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